Il ritorno del Tesoro in Alitalia (ne era uscito nel 2009 con la privatizzazione) sembra seguire il modello Air France, con lo Stato azionista diretto e alcuni partner industriali per adottare insieme le decisioni strategiche. Le modalità dell'intervento pubblico sono ancora da definire, ma tra le ipotesi c'è la possibilità di una conversione di una parte del prestito ponte da 900 milioni che deve essere rimborsato allo Stato entro giugno. In ogni caso, sia con un investimento diretto del Tesoro sia convertendo il prestito-ponte sarà necessario il via libera dell'Unione Europea, che esigerà un intervento a condizioni di mercato.
Maggiori dettagli potrebbero arrivare, oggi, nell'atteso incontro tra il vicepremier Luigi Di Maio e i sindacati.
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