La regolarizzazione prevede la possibilità di esercitare la prostituzione anche in «forme associate», ma senza turbare «la quiete, la sicurezza, e l'ordine pubblico». Il sesso a pagamento non potrebbe mai essere esercitato in strada. In base alla proposta di legge, composta di 15 articoli, le 'lucciolè sarebbero tenute al pagamento degli oneri per sanità, previdenza e fisco, e avrebbero l'obbligo di mantenere la totale riservatezza dell'identità dei clienti. Previsto anche un certificato di idoneità sanitaria.
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