"Il gas naturale avrà un ruolo di primo piano nella transizione energetica verso una economia low carbon", ha affermato il numero uno di Saipem, aggiungendo che "il mercato LNG vede un forte aumento della domanda sui mercati asiatici ed europei a fronte di un'offerta insufficiente".
Cao ha anche ricordato l'importanza dell'Egitto per Saipem ed il ruolo strategico svolto nel progetto Zohr, il più grande giacimento di gas del Mediterraneo, ma anche il ruolo centrale che il Mediterraneo potrà assumere come hub del gas.
"Zohr - ha sottolineato - è un esempio di come Saipem sappia affrontare con successo sfide difficili: il progetto è stato realizzato in fast-track, impiegando meno di due anni a fronte dei 5 anni normalmente impiegati per mettere in produzione giacimenti similari. È una best practice che riduce sensibilmente il time to market e, di conseguenza, il costo dei progetti.
Il manager ha poi ricordato "di recente ci siamo aggiudicati anche un nuovo contratto per la terza fase di sviluppo di Zohr e questo rappresenta un ulteriore riconoscimento della nostra capacità di rispondere alle esigenze dei nostri clienti".
"Il filone LNG, dunque, è strategico e su di esso Saipem sta decisamente puntando per consolidare le proprie attività onshore", ha ribadito, aggiungendo "attualmente stiamo lavorando in Indonesia al progetto Tangguh, a Nong Fab in Thailandia e al progetto Artic LNG con Novatek in Russia".
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