Sarri, il profeta del bel calcio che divide critica e tifosi

Sarri, il profeta del bel calcio che divide critica e tifosi
di Massimo Caputi
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Lunedì 11 Febbraio 2019, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 14:04
L’umiliante 6-0 subìto contro il City, pone di nuovo Sarri al centro del dibattito calcistico. Mentre a Napoli in molti lo rimpiangono e lo mettono a confronto con Ancelotti, in Inghilterra e in Italia sono in tanti a metterne in discussione idee e comportamenti. È il destino di Sarri dividere critica e tifosi che poi, in fondo, è anche un merito. Il suo calcio affascina e illude, esalta e delude. Attraverso Sarri si confrontano modi completamente diversi di vedere il calcio: è più importante vincere o giocare bene? Si è disposti a sacrificare lo spettacolo pur di conquistare la vittoria o il bel gioco deve essere la base perché attraverso esso si può arrivare al successo? La storia del calcio ci insegna che da sempre a vincere sono le squadre che dispongono dei migliori calciatori e allenati da tecnici che ne sappiano sfruttare al meglio le qualità; il resto è pura filosofia.
Il calcio riesce sempre e comunque ad appassionarci, come conferma il nostro campionato. A uno scudetto che sembra già archiviato, fa da contraltare un appassionante lotta Champions. Da giovedì a ieri sera tutte le pretendenti hanno vinto e ora, a rendere più intricata la situazione, tornano le emozioni e le fatiche delle coppe europee. Conterà, allora, giocare bene o ottenere un risultato positivo?
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