De Andrè, John Scofield, Robin Eubanks, VNV Station, Cloud Nothings, Di Battista, Sissoko: live per tutti i gusti

Cristiano De Andrè
di Fabrizio Zampa
24 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Febbraio 2019, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 01:16

LUNEDI’ 11 FEBBRAIO
 
 
Cantautori/Cristiano De Andrè rilegge “Storia di un impiegato”

Basta vederlo una volta per scoprire che Cristiano De Andrè ha la stessa voce, lo stesso rigore, lo stesso amore per la poesia e per la musica, lo stesso modo di affrontare il palcoscenico, lo stesso Dna: chi se non lui poteva rileggere, condendoli con la giusta dose di quel rock con il quale è cresciuto, i brani di papà Fabrizio, scomparso dieci ani fa, l’11 gennaio 1999?  Il tour “De Andrè canta De Andrè”, che stasera sbarca al Parco della Musica, è ormai un appuntamento fisso sia discografico che live con le canzoni di Faber, e Cristiano, 56 anni, rilegge lo splendido disco del 1973 “Storia di un impiegato”, geniale concept album sui pensieri di un semplice impiegato degli anni ’70 che sull’onda del sessantotto francese riflette sugli anni di piombo e sulla speranza di costruire un mondo migliore. A quei tempi l’album fu duramente criticato: «E’ un disco tremendo, il tentativo clamorosamente fallito di dare un contenuto politico a un impianto musicale, culturale e linguistico assolutamente tradizionale, privo di rinnovamento», scrissero.
 

 


Oggi, mezzo secolo dopo, Cristiano canta quei brani sulle lotte per i diritti, come “Il bombarolo”, “Verranno a chiederti del nostro amore”, “Nella mia ora di libertà”. «Dopo che avevo arrangiato l’ultimo concerto del 1998 Fabrizio mi chiese di portare avanti il suo messaggio e la sua memoria - spiega – e con questo tour voglio risvegliare le coscienze. Mio padre mi diceva che noi cantanti portiamo un messaggio, e non posso che appoggiarlo». Con lui Osvaldo Di Dio (chitarra), Riccardo Di Paola (tastiere), Davide Pezzin (basso) e Davide Devito (batteria).
Parco della Musica, Sala Santa Cecilia, ore 21
 
 
Jazz/La chitarra di John Scofield, camaleonte stilistico

E’ un musicista jazz con tutte le carte in regola ma anche un personaggio che ama sperimentazioni e sconfinamenti e si diverte a mescolare jazz, rock, soul, gospel, rhythm & blues, elettronica, suoni campionati e mille altri ingredienti: ecco il chitarrista John Scofield, 67 anni, americano di Dayton, Ohio, che nel lontano 1969, quando il jazz-rock era ancora al suo stadio iniziale, amava suonare il buon vecchio R&B per poi innamorarsi di quel jazz che col passare degli anni l’ha visto accanto a Gary Burton e Gerry Mulligan, nella band del tastierista George Duke e del batterista Billy Cobham, con il sassofonista Dave Liebman, con il bassista Steve Swallow.
Nel 1982 si unì alla Miles Davis Band, rispondendo alla richiesta di funk-jazz di quel momento, e grazie a Davis scoprì la validità del mix fra l'improvvisazione jazzistica e il groove della ritmica funk. Ma John era senza pace, si divertiva a rileggere gli stili alla James Brown e alla Earth Wind and Fire che dominavano negli anni settanta, e ha continuato per anni e anni. E’ venuto a Roma parecchio tempo fa per rendere omaggio a Ray Charles. «Quand’ero bambino - disse - sentii Ray cantare ”Hit the Road Jack”, da allora sono un suo ammiratore, e anche se non mi piacciono i tributi adoro suonare i suoi evergreen». Oltre che uno degli innovatori della chitarra jazz moderna, Scofield è un artista creativo, un camaleonte stilistico: ha inciso 50 album, ha vinto mille premi e stavolta ve lo potete godere in un concerto da solista con le sue mille invenzioni e sorprese.
Parco della Musica, Sala Sinopoli, ore 21


Rock/Lee Ranaldo, in concerto per Unplugged

Lee Ranaldo, newjorkese di Long Island, 63 anni, vocalist e chitarrista nonché fondatore della band dei Sonic Youth, è in concerto a Roma con il tour "Songs and Stories", nel quale propone brani dai suoi ultimi album e racconta le sue esperienze sia come autore, produttore e poeta che come strumentista con la band. Nel 2003 Renaldo era al 33º posto sulla rivista “Rolling Stones” nella lista dei 100 migliori chitarristi sulla scena, e ancora oggi sul palco si fa riconoscere per la sua tecnica, la sua grinta e il sapore punk del suo modo di suonare. Oltre al suo live, nel quale offrirà, sia in elettrico che in acustico, le canzoni dei suo ultimo album “Electric Trim”, risponderà alle domande del pubblico.
Chiesa Valdese, via IV Novembre 107, ore 21
 
 
Jazz/La musica di Gil Evans con l’orchestra di Bruce Ditmas

La Monday Orchestra del batterista Bruce Ditmas, americano di Atlantic City, ripropone il suo omaggio al compositore canadese Gil Evans, grande innovatore del cool jazz scomparso nel 1988 che ha lavorato con tutti, da Lee Konitz a Miles Davis, Barry Gailbraith, Danny Polo, Charlie Parker, George Russell, Gerry Mulligan, John Lewis, Jaco Pastorius, Pat Metheny, Enrico Rava, Roswell Rudd, Stan Getz. E’ una Monday Orchestra in versione italoamericana, con Angelo Olivieri alla tromba, Sandro Satta e Carlo Conti ai sax, Antonio Jasevoli e Guido Silipo alle chitarre, Daniele Pozzovio e Lewis Saccocci al piano e Marco Siniscalco al contrabbasso, che ripropone i brani con arrangiamenti conditi anche da un pizzico di elettronica.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
MARTEDI’ 12 FEBBRAIO
 
 
Jazz/Arriva il trombone del grande Robin Eubanks

Americano di Philadelphia, annata 1955, nero, il trombonista Robin Eubanks ha una famiglia di star del jazz, dai fratelli Robi (chitarrista) e Duane (trombettista) agli zii (il pianista Ray Bryant e il bassista Tommy Bryant), e lui è un vero asso del suo strumento. Ha suonato con tante star, da Slide Hampton a Sun Ra, Stevie Wonder, Art Blakey, Elvin Jones, Dave Holland e via di questo passo, ed è uno dei pionieri del movimento artistico M-Base, un concetto musicale ("macro-basic array of structured extemporization") portato avanti con musicisti come Steve Coleman e Greg Osby che non è uno stile bensì un modo di pensare sulla creazione della musica. Insomma, è un musicista che ha tutte le carte in regola e soprattutto uno che suona alla grande. Eubanks, 63 anni, arriva insieme a una giovane formazione guidata dal sassofonista Leonardo Radicchi, l’Arcadia Trio, con Ferdinando Romano al contrabbasso e Giovanni Paolo Liguri alla batteria e alle percussioni. In scaletta brani originali che narrano storie dense di tematiche attuali e riflessioni esistenziali.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Cantautori/Luigi Grechi De Gregori all’Asino che Vola

Luigi Grechi De Gregori
torna sul palco de “L’Asino” per presentare, insieme ai brani più fortunati del suo repertorio, le nuove canzoni che sta pubblicando in ascolto gratuito nel work in progress “Una canzone al mese” sul suo sito www.luigigrechi.it  come vi abbiamo già informato. Sarà l’occasione per sentirlo dal vivo, voce e chitarra acustica. Con qualche ospite a sorpresa. Tempo fa, con Francesco Pugliese, Luigi ha animato le serate del martedì con i Giovani del Folkstudio per un paio di stagioni: poi ha dovuto lasciare Roma e l’esperienza è stata interrotta, ma nel suo concerto di stasera verrà dato l’annuncio di una ripresa del martedì dei Giovani al club romano.
L’Asino che Vola, via Antonio Coppi 12, ore 22
 
 
Cantautori/The Niro a Na Cosetta

Il cantautore The Niro, all’anagrafe Davide Combusti, romano, 40 anni, presenta "Homemade vol. 1", disco uscito a ottobre nel quale raccoglie le sue canzoni dalle sfumature più malinconiche e dai colori autunnali e notturni. Davide è quasi sempre nei panni di una one man band, e infatti ha registrato tutto a casa sua, voce e chitarra. «Una delle frasi che mi è stata detta più spesso è stata: prima o poi dovrai fare un disco con i brani in versione casalinga. Chi mi conosce ha certamente ascoltato le decine di canzoni rimaste fuori dagli album ufficiali, ed è cosi che è nata l’idea di pubblicarne qualcuno nella versione più lo-fi e scarna possibile. Quando ascolto queste versioni mi sento a casa», spiega.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 22
 
 
Jazz/Luca Filastro & His Orchestra al Salone Margherita

Luca Filastro, pianista, compositore, arrangiatore e vocalist, è in concerto con la sua orchestra che si rifà alla tradizione delle big band della serie Count Basie, Duke Ellington e Fletcher Henderson. Sono quattro trombe (Francesco Lento, Stefano Monastra, Tiziano Ruggeri e  Nicola Tariello), quattro sax (Carlo Conti al contralto e flauto, Gian Piero Lo Piccolo al tenore e clarinetto, Giuseppe Ricciardo al tenore e Fabrizio D’Alisera al baritono) più Gino Cardamone alla chitarra, Vincenzo Florio al contrabbasso e Emanuele Zappia alla batteria. Il tutto per i concerti curati dal Gregory.
Salone Margherita, via dei Due Macelli 75, ore 21
 
 
Jazz/New York Memory con il sax di Paolo Recchia

Torna al club di via Ostia il sassofonista Paolo Recchia, eccellente musicista del nostro jazz che ha frequentato tanti diversi paesi, in concerto con Luca Mannutza al pianoforte, Giuseppe Romagnoli al contrabbasso e il batterista newyorkese Anthony Pinciotti, con il quale ha suonato spesso nella città statunitense: il quartetto mescola tradizione jazzistica e poliritmie e metriche dispari che danno alla band   un sound nuovo e originale.
Alexanderplatz, via Ostia 9, stasera e domani sera,  ore 21
 
 
Jazz/Guarino & Beneventano live all’Elegance
Il duo formato dal pianista Roberto Guarino e dal chitarrista Andrea Beneventano esegue in forma essenziale un repertorio che va dai brani di Pat Metheny a una serie di standard del jazz.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Blues/Andy’s Corner, Andrea Angelini al Charity

Il vocalist, chitarrista e armonicista Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, replica il suo progetto solista acustico: una sintesi di varii generi e influenze, un viaggio nella migliore musica anglo-americana, in particolare degli anni ’60 e ’70, a partire dal buon vecchio blues.
Charity Cafè, via Panisperna 68 ore 22
 
 
MERCOLEDI’ 13 FEBBRAIO
 
 
Jazz/Stefano Di Battista, live per i suoi cinquant’anni

L’abbiamo già detto mille volte: Stefano Di Battista è uno dei migliori sassofonisti del jazz italiano, tutta l’Europa ce lo invidia, suona dovunque (venticinque anni fa ha avuto il suo primo trionfo a Parigi, poi ha girato mezzo mondo e sempre con grande successo) e soprattutto riesce in un’impresa molto difficile, quella di far convivere una tecnica straordinaria (che gli permette di sciorinare con disinvoltura vere e proprie raffiche di note nonché armonizzazioni raffinate e complesse: un bel compromesso fra bravura e sentimento) con un cuore generoso e vivace, che regala alle sue performance l’intensità e la passione tipiche di chi nasce per essere un musicista e basta. Lo dimostra nei suoi concerti, e se l’avete già visto avrete notato che quando è alle prese con un qualsiasi brano (dai classici di Charlie Parker ai grandi stardard del jazz, fino alle canzoni con cui spesso ama misurarsi) si trasforma, chiude gli occhi, lo vive, lo ama e cerca con il suo sassofono di tirarne fuori l’anima.
Lo ricordiamo in tante occasioni, e frugando nella memoria uno dei live che restano vivi è un concerto del 2005 alle isole Tremiti organizzato da Lucio Dalla: con lui suonavano Max Gazzè al basso, Josè Feliciano alla chitarra, Paola Turci, Mariella Nava, Luca Carboni e tanti altri, e Lucio riprese il clarinetto per affrontare insieme a Stefano un paio di pezzi, “Over the Rainbow” e “Summertime”, che avevano una forza vitale fuori dalle regole. Insomma merita ogni applauso, e per di più ha un fratello che nel suo ristorante a Tor Cervara fa un’amatriciana da dieci e lode, una moglie, la vocalist Nicky Nicolai, che canta anche lei con il cuore, una serie di album di prima categoria e un modo di suonare decisamente affascinante.
Nato a Roma il 14 febbraio 1969, Stefano festeggia stasera, con poche ore di anticipo, i suoi cinquant’anni: è in concerto insieme al pianista Andrea Rea, al contrabbassista Daniele Sorrentino, al batterista Luigi Del Prete e a una serie di ospiti a sorpresa. Non avete voglia di fargli gli auguri?
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
World music/Padre e figlia Sissoko live al Largo

Musicista e cantante, Baba Sissoko viene da una famiglia di griot del Mali, da bravo cantastorie racconta le tradizioni del suo paese ed è riuscito a modernizzare la sua musica e i suoi strumenti (taman, ngoni, kalimba) senza modificarne le caratteristiche e le radici. Adesso anche la figlia Djana, appena maggiorenne, canta ed è al suo fianco nei concerti. Stavolta Baba presenta con una folta formazione (Matteo Pezzolet al basso elettrico, Emiliano Pari all’organo, Giovanni Agosti al piano, Max Weissefeldt alla batteria e alle percussioni, Claudio Giusti al sax tenore e al flauto baritono, Antonio Padovano alla tromba) il nuovo album “Fasiya”, che amplifica lo scambio culturale tra due generazioni a confronto, dove si proteggono le radici per modellare il futuro. Sissoko, alla continua ricerca di suoni nuovi, ha trasformato la sua ngoni (è una sorta di antenato del banjo) in uno degli strumenti più innovativi, che usa insieme al suo arsenale di percussioni rigorosamente autocostruite, e canta mescolando il bambara, l’inglese e il francese in un coraggioso esperimento cross-culturale.
Largo, via Biordo Michelotti 2, ore 21
 
 
Jazz/Giorgio Cuscito fa rivivere le big band

E’ dedicato a Glenn Miller e ai leader delle big band che hanno fatto la storia dello swing l’appuntamento di stasera con il sassofonista Giorgio Cuscito, che presenta un suo progetto intitolato appunto “Glenn Miller e i bandleader dello swing”. Considerato tra i massimi esperti italiani di jazz mainstream e tradizionale, Cuscito ha partecipato a molti festival e concerti ed è tra i più attivi musicisti della scena jazz e swing romana. Naturalmente è insieme alla sua orchestra e propone brani resi celebri dalle grandi formazioni (Miller, Duke Ellington, Count Basie, Tommy Dorsey, Charlie Barnet…) il tutto con le versioni originali degli arrangiamenti.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Blues/Jam session al Charity Cafè

Jam session all’insegna del blues, stasera al club romano, aperta dalla band formata da Luca Tozzi (voce e chitarra), Luca Pisanu (basso) e Mimmo Antonini (batteria). Ospiti e musicisti appassionati di blues sono, come sempre, invitati a intervenre.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/All’Elegance jam del mercoledì


Ogni mercoledì è tempo di jam session, e stasera ad aprire l’appuntamento è il trio formato dal chitarrista Luca Giannini, dal contrabbassista Alessandro Bintzios e dal batterista Federico Chiarofonte. Come in ogni jam, sono invitati a salire sul palco tutti i musicisti ospiti del club.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
GIOVEDI’ 14 FEBBRAIO
 
 
Folk/Unavantaluna, dalla Sicilia al Parco della Musica

“Cumpagnia di musica sixiliana”: si definisce così da sempre la band Unavantaluna, ottimo gruppo che ha suonato in mezzo mondo e che stasera torna al Parco della Musica con un nuovo progetto: l’ensemble, dopo aver elaborato a lungo la tradizione musicale popolare siciliana, incontra il suono del quintetto d'archi. Le arie siciliane più note e toccanti e il repertorio originale del gruppo, formato da Pietro Cernuto (zampogna, friscaletti, arrangiamenti), Carmelo Cacciola (lauto cretese), Luca Centamore (chitarre), Francesco Salvadore (tamburelli), e Arnaldo Vacca (varie percussioni) vengono proposte in una rielaborazione nuova con il quintetto d’archi formato da Patrizia De Carlo e Cezara Georgia Buzila ai violini, Gianmarco Piemari alla viola, Francesca Formisano al violoncello e Pierluigi Ricci al contrabbasso, special guest Alessandro D’Alessandro all’organetto e la voce di Sara Marini. Serata di qualità.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Jazz/Giovanni Tantillo, acqua nella tromba

Palermitano, 32 anni, il trombettista Giacomo Tantillo ha già fatto molte esperienze fra l’Italia e gli Stati Uniti, dove ha studiato al Berklee College of Music di Boston, e stasera presenta “Water Trumpet”, album e progetto che nasce da un curioso esperimento: il musicista, rispondendo a una sfida che gli era stata lanciata, ha versato dell'acqua nella tromba, ha improvvisato poche note e si è subito reso conto che il suono era cambiato fino a diventare torbido, strano, insolito. È così che è nato il brano che dà il titolo al disco, una serie di composizioni originali di Tantillo con un paio di omaggi al trombettista e compositore americano Woody Shaw con “Stepping Stone” e “In Case you Haven't Heard”. Lo presenta dal vivo in quartetto con Andrea Rea al pianoforte, Giovanni Villafranca al contrabbasso e Enrico Morello alla batteria.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Musica/Al Cotton Club un San Valentino stile Nat King Cole

Chi non ricorda in “Casablanca” la battuta di Humphrey Bogart “Suonala ancora, Sam”? Beh, per San Valentino il Cotton offre una serata romantica celebrando i cent’anni dalla nascita di Nat King Cole. Nathaniel Adams Coles, venuto al mondo a Montgomery, Alabama, nel 1919, fu il primo afroamericano ad avere un suo programma radiofonico e poi un suo show televisivo. Ha fatto per anni un jazz melodico, morbido e caldo, che è familiare persino a chi allora non era ancora nato, e il suo repertorio è sempre attuale. A ricordarlo pensa la band del vocalist Marco Ricciardi, con Adriano Urso al piano, Stefano Napoli al contrabbasso e Alberto Botta alla batteria.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Soul/Il Beat4tet in concerto al Big Mama

Beat4tet è il progetto della vocalist e figlia d’arte Beatrice Gatto, che con Federico Buccini (tastiere), Guglielmo Molino (basso) e Simone Lanzillotti (batteria) si muove fra soul, jazz, rhythm & blues e pop con arrangiamenti moderni e avvolgenti di brani originali e di evergreen, da  “Love for Sale” di Jamie Cullum a “Compatible” dei Drew Ofthe Drew, da hit di Esperanza Spalding, Robert Glasper, Rachelle Ferrell, Erika Badu, Michael Jackson e così via.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Cantautori/”Non è mica” a Na Cosetta

Dieci finalisti e una nuova edizione per un premio musicale ideato sulla scia di un celebre verso di Francesco De Gregori riletto così: «Non è mica da questi particolari che si giudica un cantautore». In gara canzoni su commissione che i partecipanti hanno scritto in poche settimane sulle tracce assegnate, stavolta su una traccia di Alessio Bonomo: "Uscendo dal portone di casa ho incontrato il mare". Sul palco Antonio Mantino, Cartabianca, Claudio Cirillo, Edy Paolini, Giorgia Groccia, Lorenzo Lepore, Luca Guidi, Annibale, Valeria Vil, Le Foglie.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 21
 
 
Musica/All’Elegance  la chanson française con Métromusette

Métromusette è la band romana che recupera le più importanti canzoni francesi della prima metà del ‘900, la musica di Charles Trenet, Edit Piaf, Joseph Kosma, Henry Betti, Django Reinhardt e non solo, dei tempi di grammofoni nelle case e fisarmoniche nelle piazze. La vocalist Monica Gilardi, il fisarmonicista e pianista Francesco Di Gilio, il chitarrista Stefano Nencha, il contrabbassista Guido Giacomini e il batterista Alfredo Romeo offrono uno spettacolo musicale raffinato, che rievoca le magiche notti nella Ville Lumière: brani popolari, swing, valse musette e jazz francese.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Jazz/Pierluca Buonfrate in trio al Charity

Il vocalist Pierluca Buonfrate, ottimo crooner, offre una serata con il suo trio, cioè il pianista Ettore Carucci e il contrabbassista Francesco Puglisi. In scaletta brani di Miles Davis, Wayne Shorter, Michel Petrucciani, Horace Silver, Thelonious Monk, titoli del songbook di Mark Murphy, pezzi originali. Buonfrate è tra i più conosciuti e apprezzati cantanti romani, con collaborazioni e progetti di varii stili, dal tradizionale allo swing, ma anche al post-bop e al jazz moderno.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
VENERDI’ 15 FEBBRAIO
 
 
Elettronica/VNV Station, industrial al Largo

I VNV Station sono un gruppo elettronico alternativo tedesco nato nel 1990 e dalla formazione variabile, guidato dal compositore e arrangiatore Ronan Harris, vocalist e musicista irlandese di Dublino, annata 1957, fondatore del gruppo e di base a Amburgo, che canta, scrive i brani e li produce. La band (il VNV del nome sta per "Victory Not Vengeance", vittoria e non vendetta) propone uno show nel quale si fondono l’elettronica contemporanea, indie rock, underground, dance e electro industrial degli anni ’80, con testi ricchi di tematiche e voci intense ed emotive. Il sound dei VNV Station è fatto di dark music, beat robusti, inni elettro-indie, ballate e orchestrazioni sinfoniche, i loro live sono energici e molto spettacolari e hanno ottenuto successo a livello internazionale. Hanno alle spalle una dozzina di album tutti differenti nei suoni e nelle impostazoni, com’è la regola per chi si aggiorna senza sosta: il primo è del 1995 e l’ultimo, del 2018, s’intitola “Noire” ed è alla base del repertorio di questo tour.
Largo, via Biordo Michelotti 2, ore 21 e ore 23.30

 
Rock/Indiana Supermarket al Parco della Musica

Un trio di progressive rock con influenze di musica classica e jazz-rock: ecco gli Indiana Supermarket, cioè il violoncellista Gianni Pieri, il batterista Pierluigi Calderoni e il tastierista Fabrizio Allegrini. Suonano una musica libera da schemi e da stilemi, dove il gioco si insinua creando un equilibrio/squilibrio in continuo movimento: musica strumentale in cui convivono Johann Sebastian Bach, Frank Zappa, Igor Stravinskij e una grossa dose di improvvisazione.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Rock/I Cloud Nothings, nuovo album al Monk

Gli americani Cloud Nothings, band rock indie di Cleveland, Ohio, sono in tour per presentare il nuovo album “Last Building Burning”, anticipato dal singolo “The Echo of The World”. On the road dal 2009, oggi il gruppo è formato dal vocalist e chitarrista Dylan Baldi, dal chitarrista e tastierista Chris Brown, dal bassista TJ Duke e dal batterista Jayson Gerycz e offre un variopinto mix di generi: indie rock, noise, post-rock,  post-hardcore, post-punk, emo, power pop e così via. Registrato in soli otto giorni nello studio texano Sonic Ranch con il produttore Randall Dunn, “Last Building Burning” dura poco più di trenta minuti e contiene otto brani, tutti tosti e diretti. Spiega Dylan Baldi che l’album è contrassegnato da un suono più grezzo e potente: «Ho scritto questo disco perché al momento sentivo che non c’erano molte rockband in giro a fare questo tipo di cose. Non che non ci siano delle band che suonino bene, ma mi sembra che manchino di quella “heavyness” che a me piace tanto. Al momento sono ossessionato dal concetto di “energia”. Definirei il mio cd in questi termini: sette detonazioni brevi e una lunga di intenso e controllato caos».
Monk Club, via Giuseppe Mirri 35, ore 22
 
 
Blues/Fulvio Tomaino torna al Big Mama

Il vocalist Fulvio Tomaino è uno dei migliori interpreti di black music sulla piazza: la rivista americana “Living Blues” lo ha eletto nel 2003 e nel 2004 come il miglior cantante europeo, e nella sua carriera ha collaborato con tanti artisti, dal vocalist Bobby Kimball dei Toto a Hiram Bullock, Frank McComb, Mario Biondi, Fabio Concato, Ron, José Feliciano. Ha una voce potente e raffinata e una tecnica vocale che lo ha portato a fondare l’Accademia La Voce. Offre un repertorio di black music e rock made in Usa, con brani di Steve Wonder, Huey Lewis, Michael McDonald, John Hiatt, Neville Brothers, Tower of Power, Bill Whiters, Doobie Brothers, Hall & Oates e tanti altri. Al suo fianco ci sono Carlo Maria Micheli ai sassofoni, Luca Casagrande alla chitarra, Aidan Zammit alle tastiere, Francesco Puglisi al contrabbasso, Cristiano Micalizzi alla batteria e la voce di Nicola Gargaglia. La serata sarà aperta dai migliori allievi della Accademia Spettacolo Italia, il corso di perfezionamento musicale diretto da Tomaino.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Jazz/Swing al Cotton con l’ottetto di Emanuele Urso

E’ un appuntamento fisso quello del venerdì con il clarinettista e batterista Emanuele Urso: stavolta è insieme al suo ottetto, con Lorenzo Soriano (tromba), Vittorio Cuculo (sax), Alessandro Cicchirillo (trombone), il pianista Adriano Urso, il contrabbassista Stefano Napoli, il batterista Giovanni Cicchirillo e la vocalist Clara Simonoviez. Il repertorio è come sempre quello del jazz della Swing Era americana, periodo 1935-1945, con gli arrangiamenti originali della Fletcher Henderson Orchestra.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22.30
 
 
Indie pop/Lo Straniero in concerto a Na Cosetta

Lo Straniero, gruppo nato nel 2014 e formato da Federica Addari (voce e pianoforte), Giovanni Facelli (voce, chitarre, synth), Luca Francia (synth, tastiere, percussioni), Valentina Francini (basso) e Francesco Seitone (chitarre, drum machine) presenta il suo secondo album "Quartiere Italiano". La formula della band vede due voci, una maschile e una femminile, unirsi a un’ossatura elettronica per offrire quattordici brani di un pop elegante e moderno condito da sfumature vintage.
Na Cosetta, via Ettore Giovenle 54, ore 21
 
 
Jazz/Letizia Onorati, un viaggio fra parole e note

“Notes and Words” è l’album appena uscito della vocalist Letizia Onorati, che viene da Lecce, è arrivata alla sua seconda esperienza discografica e stavolta è anche autrice o coautrice di 9 dei 12 brani del cd, tutti arrangiati dal pianista Paolo Di Sabatino. E stasera presenta il disco, inciso con un ricco elenco di musicisti, insieme al trio del pianista Paolo Di Sabatino, con Marco Siniscalco al basso elettrico e Glauco Di Sabatino alla batteria. «Questo disco – dice Letizia - sono io, e mi rappresenta totalmente. La forza propulsiva è la musica, senza la quale non ci sarebbe niente: la musica che ti fa crescere, ti fa maturare e ti fa capire giorno dopo giorno chi sei veramente. Con questo album posso viaggiare dentro me stessa ma al tempo stesso riesco a raccontare, a chi lo ascolta, ogni tappa del viaggio».
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Jazz/Il trio di Francesco Patti al Charity

Il sassofonista Francesco Patti sbarca per la prima volta al Charity con una tra le più consolidate sezioni ritmiche, cioè Francesco Puglisi al contrabbasso e Adam Pache alla batteria, per proporre una selezione di brani originali e standard del periodo swing e bebop.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/Red Pellini Quintet al Gregory’s

Il venerdì al club di via Gregoriana è in palcoscenico il sassofonista Red Pellini, stavolta con il suo quintetto e un repertorio che ripropone il dixieland e il New Orleans sound, su arrangimenti originali di Pellini. Con lui suonano Michael Supnick (tromba e voce), Alessio Magliari (pianoforte), Oscar Cherici (contrabbasso) e Carlo Battisti (batteria).
Gregory’s, via Gregoriana 54a, ore 21

 
SABATO 16 FEBBRAIO
 
 
Jazz/Bruno Biriaco & Saxes Machine alla Casa del Jazz

Una macchina dello swing che sintetizza il sound delle big band, nata quarant’anni fa e guidata dal batterista Bruno Biriaco (nel 1978 incise un bell’album intitolato “Nouami”), torna sulla scena con una formula che resiste tranquillamente al passare del tempo e mostra ancora tutta la sua energia: ecco i Saxes Machine, formazione storica del nostro jazz, che offre una sezione di cinque sassofoni (Gianni Oddi e Filiberto Palermini al sax alto, Alessandro Tomei e Massimo Filosi al sax tenore, Marco Guidolotti al sax baritono) con Ettore Carucci al pianoforte, Massimo Moriconi al contrabbasso e Biriaco alla batteria. Arrangiamenti di classe per un ottetto che trascina le platee.
Casa del Jazz, viale Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Jazz/Silvia Manco rilegge la music di Blossom Dearie

“Hip! The Blossom Dearie Songbook” è il titolo del progetto discografico nel quale Silvia Manco, voce e pianoforte, riscopre Blossom Dearie, la più europea delle pianiste/vocalist americane. Il cd, prodotto da Parco della Musica Records e Jando Music, è stato inciso da Silvia negli studi dell'Auditorium con il suo trio americano, cioè Dezron Douglas al contrabbasso e Jerome Jennings alla batteria, ospiti il trombettista Enrico Rava e il sassofonista Max Ionata. Blossom, scomparsa nel 2009 all’età di 84 anni, è un’artista di culto tutta da riscoprire, raccogliendone l’eredità e facendo suo, con un tocco di contemporaneità, un repertorio di evengreen. Stasera per la presentazione dal vivo Silvia sarà accompagnata da una sezione ritmica d’eccezione: Dezron Douglas al contrabbasso, co-produttore artistico del cd, e Roberto Gatto, batterista di fama internazionale.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Electroswing/Piji & band in concerto a Na Cosetta

Piji, il cantautore e musicista romano Pierluigi Siciliani, è ormai famoso per il suo cocktail di swing, canzone d’autore, jazz manouche e altri ingredenti e per lo stile del quale è inventore, il cosiddetto electroswing. Stasera, voce e chitarra, è in concerto con la sua band formata da Gian Piero Lo Piccolo al clarinetto, Egidio Marchitelli alla chitarra e live electronics, la vocalist e sassofonista Cristiana Polegri e Francesco Saverio Capo al contrabbasso. Se per caso ancora non lo conoscete andate a sentirlo, perché i suoi appuntamenti sono piacevoli, ben fatti e comunque mai noiosi.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 21
 
 
Rock/Riccardo Sinigallia con Ciao Cuore al Monk

Uscito lo scorso ottobre, “Ciao Cuore” è l’ultimo album del cantautore, polistrumentista e produttore Riccardo Sinigallia, che segue di quattro anni la sua precedente incisione e che il musicista sta presentando nel tour appena cominciato. Anticipato dall’omonimo singolo, che per l’autore è «un invito ad aprire le braccia, la bocca, le orecchie e i polmoni, a mettere in connessione il respiro con tutto quello che ci circonda e a vivere lealmente e pienamente il momento», l’album rinnova la musica di Sinigallia con la giusta dose di elettronica e mette al centro delle canzoni i testi. In equilibrio fra realtà e immaginazione, viene definito «un disco profondo, intenso, sanguigno, intriso di malinconia ma anche di rabbia e passionalità, perché i colori dell’esistere sono distinguibili solo razionalmente e la musica di Sinigallia non è ragione: è arte che affonda le mani nei sentimenti e li fa emergere». Buon concerto, anche se sembra che sia già tutto esaurito.
Monk Club, via Giuseppe Mirri 35, ore 22
 
 
Jazz/Il trio di Stefano Sabatini live al Cotton

Il pianista Stefano Sabatini è uno dei musicisti più raffinati del nostro jazz, ha un grande gusto per la melodia oltre che per l’improvvisazione, e stasera, in trio con Dario Rosciglione al contrabbasso e Pietro Iodice alla batteria, propone un repertorio formato prevalentemente da sue composizioni che mettono in evidenza le sue qualità di autore. Sono brani ariosi e cantabili, armonicamente brillanti.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Soul/Alan Soul & Alanselzer al Big Mama

Quella degli Alanselzer è la band che affianca il vocalist Giulio Alan Soul Todrani nelle sue serate a base di soul, rhythm & blues, swing e funky e che torna stasera al club di Trastevere. Nel loro ultimo disco, "Live @ Big Mama Vol.2", sono raccolti grandi successi di star della black music come Otis Redding, Ray Charles, Smokey Robinson, James Brown, Tom Jones e così via. Insieme a Todrani suonano Ferruccio Corsi (sax alto), Mirko Rinaldi (tromba), Alfredo Posillipo (trombone), Muzio Marcellini (piano e tastiere), Claudio Trippa (chitarra), Maurizio Meo (basso elettrico) e Stefano Parenti (batteria), tutti in gran forma. «Il soul è una missione, una fede, una regola di vita da non tradire mai, e noi rispettiamo questa legge non scritta», dicono Giulio & band.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Blues/La Ceckony Band in concerto al Charity

La Ceckony Blues Band propone un ampio repertorio che cerca di ricreare le sonorità, i colori e i sapori del blues più puro, con sfumature e influenze che spaziano dal soul al funky e con un sound elettrico che vede una formazione allargata. Sono sul palco Simone Leoni (voce e chitarra), Alessandro Ceci (pianoforte), Pietro “Ceckony” Di Giuseppe (armonica) più due special guest, Light Palone (basso) e Lorenzo Francocci (batteria).
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
DOMENICA 10 FEBBRAIO
 
 
Musica/A Na Cosetta un viaggio nelle donne di Sanremo

Da Nilla Pizzi a Arisa, da Dalida a Noemi, "Le Donne di Sanremo" è un viaggio nel tempo e nella musica in cui la vocalist e clarinettista Agnese Valle e il pianista Fabio Capriotti cantano le stelle, le meteore e le gemme passate in questi 69 anni nella città dei fiori: una maratona che ripercorre la storia del festival al femminile con aneddoti, brani più o meno noti, biografie e curiosità.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 21
 
 
Tip tap e swing/Al Cotton la Tap Jam Roma

E’ l’unico appuntamento della capitale che riunisce musica dal vivo e ballerini di tip tap e di swing: la Tap Jam Roma è un spazio dove lasciarsi andare e crescere a livello musicale e interpretativo. Ormai diffusa in tutto il mondo, è un momento di condivisione e di divertimento per tutto il mondo swing: Lindy Hoppers e Tappers insieme, con lezioni, concerto del Flying Feet Trio (la vocalist Clara Simonoviez, Adriano Urso al piano e Alberto Botta alla batteria) e Dj Set Swing per Tappers & Lindy Hoppers prima e dopo il live.
Cotton Club, via Bellinzona 22, ore 22

 

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