Nazionale, Mancini: «Zaniolo titolare nella Roma è un bene per l'Italia»

Nazionale, Mancini: «Zaniolo titolare nella Roma è un bene per l'Italia»
di Mario Tenerani
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Lunedì 4 Febbraio 2019, 14:44 - Ultimo aggiornamento: 15:57


Mancini sorride e ringrazia tutti, soprattutto i club “che lo hanno aiutato affinché facessimo questo stage. E’ un momento importante che ci servirà tanto”. Molte domande, molto Zaniolo, è lui al centro dei pensieri del calcio italiano. “Se continuerà così l’Italia avrà un centrocampista come non aveva da anni”. 
Sta facendo grandi progressi…
“Lo avevamo seguito agli Europei Under 19 e ci era piaciuto insieme a Tonali. Bravissimo Di Francesco a metterlo in campo a Madrid e questo è un bene per noi. Se il ragazzo gioca così anche in Champions e senza problemi di impatto fisico, è chiaro che può giocare anche in Nazionale. Ha avuto una crescita incredibile, molto precoce. Poi per restare a quei livelli devi lavorare tanto. Ha tecnica, fisicità, se continuerà così l’Italia avrà un centrocampista come non aveva da anni”.  

Inter male, problemi atavici?
“Occupa la terza posizione e può migliorare, il campionato è ancora lungo. Non mi meraviglio, questo è il calcio. Tanti punti in palio, ha la possibilità di recuperare”. 
Contento dei giovani in generale?
“Sì perché ora giocano di più e ce ne sono tanti in giro validi. La stessa Roma oltre a Zaniolo ne ha 4-5 interessanti”. 





Balotelli?
“Mario fa parte del gruppo e dipende da lui. Se farà un gol a partita da qui a fine marzo lo chiamerò… (e scoppia ridere ndr)”.
La Juve ha risentito della mancanza dei ‘vecchietti’ in difesa. Lei che dice?
“I sono molto soddisfatto dei i miei ragazzi perché migliorando poi è chiaro che accanto devi sempre avere calciatori esperti. Chiellini e Bonucci hanno esperienza e quando mancano si sentono. Oltre a tutto i loro infortuni hanno coinciso con la fine del mercato a gennaio e Benatia era in uscita. Hanno avuto qualche problema, ma quando rientreranno la Juve si rimetterà a posto”. 
Nel 2019 vuole vincere?
“Di sicuro vogliamo vincere tutte le partite del girone perché noi siamo forti e miglioriamo di partita in partita”. 
E Quagliarella? Forse risolve lui il problema del gol azzurro… 
“Abbiamo giocatori bravi anche se abbiamo fatto pochi gol. E’ mancata anche un po’ di fortuna, credo non avremo problemi in futuro, torneremo a segnare. Quagliarella merita di stare qui per quello che ha fatto. La mia stima per lui è antica”.  
E quelli che mancano qui a Coverciano?
“Cutrone ci sarà la prossima volta, Immobile fa sempre gol, la speranza invece è che quelli che non fanno tanti gol adesso riprendano la strada. Non ho fatto convocazioni a caso”. 
Ai tempi suoi, alla Samp che avrebbe fatto Quaglierella?
“Sarebbe stato con in panchina… Come avrebbe fatto a giocare con gente come noi davanti… (E ride ancora ndr)”. 
Vialli torna in azzurro? 
“E’ una idea del presidente, gli ho dato il numero ed è chiaro mi farebbe immensamente piacere. So che il presidente ci ha parlato”. 
Ci sono differenze tra i giovani di oggi e i Vialli e Mancini di allora?
“Una sostanziale: noi avevano a quell’età già tante presenze in A sulle spalle. Loro purtroppo no. Spero che giochino sempre di più per crescere. Solo Donnarumma è l’unico che ha tante presenze in A”.  
Chiesa ora è più cattivo sotto porta, merito del suo invito di qualche tempo fa?
“Federico è un altro che non ha tante presenze e deve giocare. Ho sentito Enrico, suo padre, per gli auguri di Natale e gli ho detto: ‘Dì a tuo figlio di fare più gol’… Si vede che Enrico glielo ha detto… Certe volte arriva stanco sotto porta,  deve capire di non fare una corsa a vuoto. L’esperienza lo aiuterà a gestirsi. Per restare a quei livelli bisogna lavorare duro e ascoltate l’allenatore. Enrico lo può aiutare perché è stato un giocatore fantastico e una persona straordinaria”. 
Si parte con le qualificazioni tra poco.
“E noi dobbiamo vincere subito le prime due gare. Ma dico che con la Finlandia sarà dura perché è una squadra che non ti fa giocare. Spero di avere tutti a disposizione”. 
L’addio di Hamsik?
“Il calcio italiano perde un grande calciatore, questa è casa sua. Lo volevamo prendere ai tempi dell’Inter poi ce lo soffiò  il Napoli, mi dispiace vada via”.
Inizia Sanremo e lei ha consentito la musica negli spogliatoi di Coverciano. E’ un grande amore? 
“Io sono amante della musica italiana, sono per i nostri cantanti, tutti. Ho sempre seguito Sanremo, fa parte del nostro bagaglio, patrimonio Unesco… Il Festival è un momento storico per tutti noi. Si può dare di più o volare le mie canzoni? Beh, possiamo dare certamente di più…”.  

 

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