La Cei solo da pochissimo ha avviato l'iter per una Commissione nazionale presieduta dal vescovo di Ravenna-Cervia Lorenzo Ghizzoni, e creato un Servizio nazionale per la tutela dei minori. Alla vigilia dell'incontro mondiale in Vaticano di fine febbraio, tra tutte le conferenze episcopali, è stato finalmente reso noto il testo del regolamento che servirà da base per per contrastare il fenomeno e dare uniformità a tutto il territorio nazionale. L'organismo dovrà «consigliare e supportare la Cei, i vescovi e i superiori maggiori nella promozione della tutela dei minori e degli adulti vulnerabili». Inoltre dovrà «studiare e proporre contenuti informativi e formativi, oltre che strumenti operativi, per consolidare nelle comunità ecclesiali una cultura della tutela dei minori, per rafforzare la sicurezza dei luoghi ecclesiali frequentati dai minori, sensibilizzare tutti gli operatori pastorali e prevenire ogni forma di abuso». Non avrà alcun peso decisionale. Inoltre non fa esplicitamente riferimento all'apporto che le vittime potrebbero fornire.
Sul tema all'interno dei vescovi si registrano spaccature. Recentemente il presidente dei vescovi calabresi, monsignor Vincenzo Bertolone ha chiesto di «rifuggire le strade che portano all'omertà».
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