Galassia nana scoperta "per caso" a 30 milioni di anni luce dalla Terra, si chiamerà Bedin Video

Galassia nana scoperta "per caso" a 30 milioni di anni luce dalla Terra, si chiamerà Bedin
di Enzo Vitale
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Giovedì 31 Gennaio 2019, 18:32 - Ultimo aggiornamento: 21:56
E' la galassia nana sferoidale più isolata mai osservata prima e, a sentire gli astronomi, sembra essere anziana quasi quanto l’universo stesso. L'ha scovata il telescopio spaziale Hubble all'interno dell’ammasso globulare Ngc 6752, un oggetto che si trova a 30 milioni di anni luce dalla Terra e a circa 2 milioni di anni luce dalla galassia più vicina, la Ngc 6744 (Ngc sta per New general catalogue, ndr).
Mentre gli astronomi del team guidato dall'astrofisico Inaf Luigi Bedin studiavano l'ammasso di stelle della Via Lattea si sono accorti, grazie a Hubble, che dietro c'era proprio questa antichissima mini galassia.
«L’obiettivo del team di ricerca -hanno spiegato i ricercatori dell'Istituto nazionale di astrofisica- era quello di osservare le proprietà delle nane bianche, stelle estremamente deboli ed antiche che costituiscono i nuclei di astri simili al nostro Sole nella fase finale della loro evoluzione e grazie ad esse misurare poi l’età dell’ammasso globulare stesso».


(Le immagini riprese da Hubble)

IL “CACCIATORE” DI STELLE ITALIANO
«A dire la verità si è trattato di una scoperta davvero fortuita -è stato proprio il commento di Bedin-, poiché poche immagini di Hubble sono così profonde e coprono una così piccola area del cielo. Siamo rimasti davvero sorpresi di scoprire che quel gruppo di stelle era in realtà una galassia piccola ed estremamente antica: praticamente uno dei più antichi fossili dell’universo mai osservati».  Va anche detto che le galassie nane non sono poi oggetti così rari, ma quello scoperto in questi giorni ha tutte le caratteristiche per esserlo visto che lisolamento e il non essersi scontrato con altre galassie per milioni o forse miliardi di anni «starebbe a indicare -ha precisato un altro componente del team di ricercatori, Antonio Meloni dell'Inaf di Padova- che Bedin 1 e le sue stelle sono dei veri e propri reperti fossili che affondano la loro origine all’alba dell’Universo».



QUATTRO LE GALASSIE CON NOMI DI ITALIANI
Con Bedin 1 il nome di italiani associati ad una galassia sale a tre. Il primo in ordine di tempo è stato il progfessor Paolo Maffei, l'astronomo scomparso nel 2009 e primo divulgatore scientifico in Italia, antesignano di Piero Angela. Nel 1971 gli era stato dedicato il Gruppo di galassie Maffei 1 (conosciuto anche come gruppo IC 342). Quarantasei anni dopo, a salire alla ribalta della cronaca scientifica è stato l'astrofilo brindisino GIuseppe Donatiello. Nelle immensità dell’Universo, infatti, risuona anche il suo nome. E' l'indiscusso  “possessore” di Donatiello 1, la galassia nana composta da quasi un miliardo di stelle localizzata all’interno del cosiddetto Gruppo Locale, di cui fa parte anche la nostra Via Lattea.

(Il professor Paolo Maffei scomparso nel 2009)


(Giuseppe Donatiello, l'astrofilo brindisino a cui è stata intitolata la galassia nana che porta il suo nome)

(In "viaggio" verso Bedin 1)

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