Oltre ai criteri anagrafici, nel dossier vengono evidenziate altre problematiche. Per come è scritta ora la norma rischia, infatti, di impedire ai «soggetti che superino o abbiano superato il quarantacinquesimo anno di età» di «presentare la domanda di riscatto dei corsi di studio universitario, relativamente a periodi da valutare con il sistema contributivo».
Infine, gli esperti del Parlamento sottolineano come le novità introdotte con il decreto facciano «riferimento alle sole aliquote delle prestazioni pensionistiche dell'assicurazione generale obbligatoria per i lavoratori dipendenti». In poche parole, anche se l'ordinamento prevede la possibilità di riscatto della laurea anche per lavoratori diversi da quelli subordinati, l'attuale misura limiterebbe le agevolazioni ai lavoratori dipendenti.
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