Ma andiamo per ordine. Nel 2014 la società tedesca di psichiatria (DGPPN) aveva ideato la mostra documentaria “Schedati, perseguitati, annientati. Malati psichici e disabili durante il nazionalsocialismo.”
L’edizione italiana della mostra, curata dalla società italiana di psichiatria, è stata esposta a Roma, Bolzano, Trento, Collegno, Cagliari ed ora a Milano.
Per sensibilizzare i giovani sui contenuti della mostra, è stato poi ideato il progetto MAIPIU’- MEMORY AGAINST INUMANITY, cofinanziato dalla Unione Europea e dalla Direzione Cinema del MIBACT.
Nel corso del 2018 studenti liceali di quattro paesi europei – Grecia, Italia, Romania e Slovenia – hanno espresso la loro idea sulla disumanità nella forma del cortometraggio. I corti realizzati dagli studenti hanno poi partecipato ad un video contest sui social media.
È stata la attuale Quinta A del Liceo scientifico C.Jucci di Rieti che, dopo aver seguito un percorso sulla malattia mentale dello Stigma, curato dalle dottoresse reatine Sandra Santomauro e Paola Venturini, è intervenuta al Contest con due lavori, realizzati con il supporto della regista romana Floriana Pinto.
Chiara Manche e Alessandra Buzzi, in rappresentanza dei due gruppi della Quinta A, accompagnate dalla Professoressa Lucarini, coordinatrice del progetto, e dalle suddette dottoresse e regista, si sono recate il 28 gennaio a Milano per assistere in diretta alla proclamazione del video vincitore e hanno avuto la soddisfazione di vedere premiato il loro video “CIO’ CHE ERA” con il secondo premio della giuria composta da esponenti del mondo della cinematografia, della cultura e della psichiatria; grande risultato, se si tiene conto che gli altri video erano dei social.
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