Altaroma, Morfosis in passerella elogia le imperfezioni: «È ciò che ci rende uniche»

Altaroma, Morfosis in passerella elogia le imperfezioni: «È ciò che ci rende uniche»
di Ughetta Di Carlo
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Sabato 26 Gennaio 2019, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 13:14

La morbidezza del mohair, la voluttuosità delle piume di struzzo e la matericità della pelle hanno dato vita alla collezione che Morfosis ha chiamato “Imperfezione”, pur aspirando alla perfezione. Questo il mood con cui Alessandra Cappiello ha sfilato per la prima volta nella capitale, al PratiBus District, selezionata da Altaroma. La designer romana fu tra le finaliste nel 2008 della quarta edizione di "Who's On Next?", con il marchio Morfosis che lei aveva già fondato nel 2004. Mossa dagli studi classici e influenzata dall'arte, in particolar modo dalla nonna pittrice Anna Grauso, la stilista concepisce l'abito come forma di sintesi tra ispirazione e portabilità. Tagli impeccabili, rifiniture pulite e qualità dei tessuti rendono onore ad una collezione fatta di pantaloni a vita alta e long dress, completi giacca e pantalone e maxi coat che virano verso l’oversize maschile.

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Non mancano bluse e pencil skirt, pelle plissettata o di pitone come per uno degli outfit più apprezzati nella versione giacca con la gonna. Infine il rigore del tartan e la luminosità del lurex sintetizzano nei look proposti romanticismo e femminilità. La palette cromatica è fatta di toni decisi principalmente marrone, nero e bordeaux mitigati da tinte tenui come il grigio o il rosa. Per la Cappiello una donna deve essere “consapevole e ironica e usare l’abbigliamento per segnare il proprio posto nel mondo con allegria e nonchalance, all’insegna della non omologazione”. La collezione è stata un elogio delle imperfezioni, li’ dove significa distinzione, nata in un percorso che la stilista sta compiendo e che è arrivata all’imperfezione n.4.
 

 


«L’imperfezione è la particolarità che c’è in ognuna di noi e che ci rende uniche» ci svela la stilista. E i materiali utilizzati sono di primissima scelta. «Credo che l’ecopelle, che tanto sta andando di moda, provenendo dal petrolio - ci spiega Alessandra dal suo punto di vista - abbia poco di sostenibile. Per Morfosis solo pura pelle, pura seta, mohair e pizzo francese». Da sempre la Cappiello realizza una demi-couture concettuale destinata a donne speciali, un po’ di nicchia, composta da capi dalle linee sinuose, dai dettagli ricercati e preziosi lavorazioni artigianali curate nei particolari, come il polsino rigido di una camicia in seta che è doppio strato cucito a mano. Tra le affezionate presenti al defilè, le attrici Miriam Candurro, Isabella Pellini e Francesca Valtorta. 
   

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