Sea Watch, riunione in Capitaneria per sbarco minori. Procura: per ora restano a bordo

Sea Watch, riunione in Capitaneria per sbarco minori. Procura: per ora restano a bordo
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Sabato 26 Gennaio 2019, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 17:45

Per il momento i minori non accompagnati che si trovano sulla nave Sea Watch 3, al largo di Siracusa, non sbarcheranno sulla terraferma. Lo conferma all'Adnkronos la garante per l'infanzia Carla Trommino, che ha partecipato alla riunione che si è tenuta alla Capitaneria di porto di Siracusa. Nonostante ieri la Procura dei minori di Catania abbia chiesto «lo sbarco immediato» ai ministri di Interno e Infrastrutture dei minori non accompagnati, per ora resteranno sulla nave. Anche il Comune è pronto all'accoglienza, ma per ora è tutto bloccato. «Si aspettano ordini dalle autorità», si limita a dire Carla Trommino. Che ricorda che sono «tredici i minori non accompagnati sulla nave, tra cui anche quattordicenni». E che «devono scendere al più presto dalla nave, così come prevede la legge».

«I bambini devono scendere subito da queste navi, non possono essere ostaggi in mare della nostra indifferenza, ostaggi dei governi europei che non riescono a mettersi d'accordo». Lo dice all'Adnkronos Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, in merito alla situazione dei migranti che si trovano a bordo della nave Sea Watch, tra cui ci sono anche molti minori non accompagnati. 

«Non è nemmeno più un problema di governi - spiega Iacomini - Juncker nell'ultimo incontro alla Commissione non ha fatto nessun riferimento a questo problema. I minori sono bambini da 0 a 18 anni perché tutti i paesi hanno ratificato la convenzione del 1989 dei Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, la convezione più ratificata al mondo e allo stesso tempo più violata». «Questi bambini hanno un diritto alla protezione che viene violato da tutti, da Salvini a Juncker - dice ancora il portavoce dell'Unicef - Questo per noi è inaccettabile, come è inaccettabile che vengano rimandati in Libia, un paese dove c'è un problema di diritti umani violati, abusi su donne e bambini in centri disumani». 

 

 

Il sindaco di Siracusa. «La città di Siracusa è pronta ad accogliere i migranti, continuo a ricevere messaggi e chiamate di persone che intendono sostenere queste persone». Lo ha detto il sindaco Francesco Italia presente alla manifestazione alla rada di Santa Panagia a sostegno dei migranti sulla Sea Watch. «Non si può tenere la Sea Watch in questa condizione a 15 minuti dalla costa - aggiunge - Non conosco le ragioni per cui é stato impedito alla nave di entrare nel porto di Siracusa. Nella sede della Capitaneria di porto è presente il difensore dei diritti dei bambini del comune di Siracusa l'avvocato Carla Trommino per verificare la documentazione relativa ai minori a bordo della Sea watch che potrebbero sbarcare».
 

L'appello delle organizzazioni umanitarie. «È urgente garantire lo sbarco in un porto sicuro ai 47 migranti e rifugiati da 7 giorni a bordo della 'SeaWatch3'». L'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), l'Alto Commissariato della Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e l'UNICEF esprimono «grave preoccupazione per la situazione dei 47 migranti e rifugiati soccorsi lo scorso sabato dalla Sea Watch». «La situazione a bordo è critica - aggiungono - in quanto, non essendoci abbastanza posto all'interno dell'imbarcazione, alcune delle persone sono obbligate a restare all'esterno, sul ponte. Questa situazione non può essere protratta a lungo, soprattutto in un periodo difficile come quello invernale, con basse temperature e mare mosso. Preoccupa in particolare la situazione dei minori non accompagnati, in tutto 13, che si trovano sulla nave e per i quali è d'obbligo attivare quanto prima misure di protezione e tutela adeguate, in linea con le convenzioni internazionali».

Dalla Sea Watch. «Siamo grati alla città di Siracusa e ai suoi cittadini per questo grande segno di solidarietà. Ringraziamo anche Palermo, Napoli, Barcellona, Berlino e tutte le altre città che si sono dichiarate porti aperti. Questa è l'Europa in cui vogliamo vivere, un'Europa solidale». Lo dice John Bayer, presidente di Sea Watch, commentando la manifestazione di oggi alla rada di Santa Panagia (Siracusa) a sostegno dei migranti sulla nave umanitaria. La ong che gestisce la nave ferma a circa un miglio dalla costa siciliana chiede «la fine di questa odissea, in cui soffrono le 47 persone a bordo. Persone le cui condizioni fisiche e psicologiche sono in gioco e che hanno bisogno di aiuto immediato. Pertanto, sollecitiamo l'immediato sbarco di tutti i naufraghi».

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