Tragedia sul ghiacciaio del Rutor, trovati morti anche i due dispersi. Arrestato il pilota dell'aeroplano. Nel 2014 incidente con lo stesso aereo

Tragedia sul ghiacciaio del Rutor, trovati morti anche i due dispersi. Arrestato il pilota dell'aeroplano. Nel 2014 incidente con lo stesso aereo
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Sabato 26 Gennaio 2019, 09:24 - Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 10:54

Sono stati trovati morti anche i due dispersi dell'incidente aereo avvenuto ieri sul ghiacciaio Rutor, la Thile, Val d'Aosta, tra un aereo da turismo e un elicottero impegnato nel servizio di eliski. Le operazioni di ricerca sono concluse. Il bilancio finale è di sette morti e due feriti. Ora inizia l'inchiesta per disastro aereo colposo aggravato e omicidio colposo plurimo aggravato.
 

 

Sono le accuse che la procura di Aosta contesta a Philippe Michel, di 63 anni, istruttore di volo di Mennecy (Ile de France), che era alla guida dell'aereo da turismo (che non può essere assolutamente essere definito ultraleggero) schiantatosi venerdì pomeriggio contro un elicottero sotto il Rutor, provocando la morte di sette persone.

Nei suoi confronti è scattato il fermo di polizia giudiziaria: resterà piantonato nell'ospedale Parini, dove è ricoverato per un politrauma in Rianimazione (non è in pericolo di vita). I pm sono giunti in ospedale poco prima delle 13. L'interrogatorio è durato pochi secondi: il pilota, difeso dall'avvocato Jacques Fosson, si è avvalso della facoltà di non rispondere. «Il provvedimento è stato preso alla luce degli elementi raccolti da carabinieri e guardia di finanza in sinergia» ha detto il procuratore capo di Aosta, Paolo Fortuna. Il fascicolo è affidato al sostituto procuratore Carlo Introvigne. «Al momento il mio cliente è sotto choc e non è ancora in grado di ricostruire quanto accaduto» aggiunge l'avvocato Fosson.

Secondo la ricostruzionei, lo San Jodel D 140 a cinque posti decollato da Megéve stava facendo dei voli di esercitazione ed era in fase di atterraggio sul ghiacciaio, quando si è scontrato con l'elicottero, impegnato in un servizio di eliski, che stava riportando a valle gli sciatori. Non risultano, per ora, piani di volo comunicati dal pilota al controllo aereo, piani obbligatori quando si si intende effettuare questi atterraggi.

 


«L'urto è avvenuto in volo, probabilmente a qualche decina di metri di altezza, i resti dei velivoli erano sparsi in un area di circa 400 metri quadrati», ha spiegato Paolo Comune, responsabile del Soccorso alpino valdostano. Nessuno ha assistito alla scena. «Ci stavamo avvicinando alla zona di atterraggio, la manovra era già iniziata, all'improvviso ci siamo trovati davanti l'elicottero, non lo avevamo visto», ha riferito Philippe Michel ai sanitari.

Alla fine il bilancio è di sette morti - il pilota dell'elicottero, Maurizio Scarpelli, di 53 anni, la guida alpina Frank Henssler (49), tedesco trapiantato in Valle d'Aosta, e tre sciatori tedeschi, oltre al belga Arnaud Goffin (51) e al francese Bruno Marais (59), che erano sull'aereo. Gli ultimi due corpi sono stati trovati stamattina, sepolti sotto la neve. Due i feriti - Philippe Michel e il tedesco Martin Warner, di 34 anni - entrambi con prognosi riservata.

«Hanno riportato politraumi gestibili» spiega Luca Cavoretto, responsabile del 118. «La Valle d'Aosta si impegnerà ad attivare tutti i canali possibili, per definire iniziative ed eventuali protocolli affinchè venga regolamentato il volo aereo transfrontaliero, a tutela dei tanti professionisti della montagna che operano in quelle zone», ha dichiarato il presidente della Regione Valle d'Aosta, Antonio Fosson.


IL PRECEDENTE
Se verranno confermati i dati resi noti finora sulle caratteristiche e sulle immatricolazioni dell'aereo coinvolto nell'incidente si può allora leggere nei registri aeronautici che il monomotore francese ad ala bassa Jodel D140E Mousquetaire IV immatricolato F-PMGV risulti protagonista di un incidente anche nel 2014 e sempre in fase di atterraggio, in quell'occasione non su un ghiacciaio ma nel più agevole scalo di Megève, in Savoia: pilota e allievo uscirono illesi dall'abitacolo nonostante i gravi danni riportati dal velivolo.

A seguito dell'incidente che ha coinvolto  l'elicottero AS350 Ecureil immatricolazione I-EDIC e appunto il Jodel D.140E, l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha disposto l'apertura di un'inchiesta di sicurezza e l'invio di un team investigativo sul sito dell'incidente. Il team, spiega l'Ansv, ha svolto un sopralluogo operativo per la raccolta delle prime evidenze utili all'indagine, tesa ad appurare, con finalità di prevenzione, le cause dell'incidente.

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