Galleria Alberto Sordi, in coro con Venditti per una notte magica

Galleria Alberto Sordi, in coro con Venditti per una notte magica
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Sabato 19 Gennaio 2019, 09:28 - Ultimo aggiornamento: 09:29

“Bomba o non bomba” ieri sera tutti i fan di Antonello Venditti “sono arrivati a Roma”, e più precisamente alla libreria della galleria Alberto Sordi dove il cantautore romano ha raccontato al giornalista Carlo Massarini da dove è nata l’idea di riunire la sua band storica per riproporre dal vivo uno dei suoi album più significativi “Sotto il segno dei pesci” con cui ha fatto la storia della musica italiana e che è stato recentemente ripubblicato in edizione speciale con contenuti aggiuntivi e inediti. Venditti fa salire sul palco due componenti della sua band anche se privi di strumenti. Impossibile resistere: quando la folla gli chiede di cantare Grazie Roma, la Galleria si trasforma in una romantica curva da stadio.
Anna è arrivata addirittura da Chieti per essere in prima fila. Insieme a lei ci sono Francesca, Stefania e Valentina che invece vivono nella Capitale. «La nostra è un’amicizia nata sotto il segno... di Venditti», raccontano divertite. Non si perdono un concerto e mostrano orgogliose foto con il loro beniamino. La maestra Giuseppina è in missione per conto dei bambini della scuola d’infanzia di via Fratelli Cervi ad Albano (purtroppo) laziale. I suoi alunni della sezione A, dai 3 ai 5 anni, hanno preparato dei disegni dal tema “Roma Capoccia” e una maglietta con sopra stampato il biglietto del concerto all’Arena di Verona. A lei tocca il delicato compito di consegnarli. Missione perfettamente riuscita.
Mentre si attende che l’incontro inizi, in diffusione passano le canzoni del cd. Si urlano a squarciagola i nomi di “Sara” e Giulia”. Non mancano come da tradizione magliette e sciarpe della Roma. Perché Antonello si sa è di tutti, ma dei romanisti un po’ di più. La gente continua ad arrivare, e puntuale fa il suo ingresso anche Venditti: giacchetto vintage con pelliccia, jeans e gli immancabili occhiali scuri. Il pubblico mostra il cd. Il colpo d’occhio è emozionante e Antonello quasi si commuove. «Visto l’orario pensavo di non trovare nessuno - dice ridendo - volevo intonare qualche canzone ma mi hanno detto che non si poteva mettere un pianoforte sul suolo pubblico. Non fa niente, vuol dire che lo faremo a cappella». La gente applaude entusiasta. Il cantautore risponde alle domande del pubblico e racconta aneddoti sui suoi concerti al Circo Massimo, sullo scudetto della Roma, sul suo futuro. “Sotto il segno dei pesci”, in fondo non è solo un cd, ma un tuffo nel passato pieno di ricordi. Il tempo passa in fretta, ma nessuno sembra accorgersene.

La musica continua, le parole lasciano spazio ai testi delle canzoni. La serata adesso è davvero magica.

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