Quel ciclone di Deborah de Luca e un sogno diventato realtà: sabato sbarco all'Eur

Deborah De Luca ospite di Spazio 900
di Marco Pasqua
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Giovedì 17 Gennaio 2019, 09:00 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 02:32
Dalle Vele di Scampia alle consolle di mezzo mondo. E’ una via costellata di sacrifici, quella percorsa da Deborah De Luca: ex cameriera, ex ballerina, ex cubista, con la musica nel cuore. Guai a chiamarla “sexy”: «E’ un termine sessista. E se non sapessi mixare due tracce, non suonerei in tutto il mondo», dice a chi l’accusa di essersi fatta strada grazie al suo look da modella. Classe 1980, nata nel cuore di quella che per molti è la più grande piazza di spaccio d’Europa, ha rincorso il suo sogno e l’ha realizzato: «La mia storia – ha detto – può servire a chi pensa che da Scampia non puoi uscire, che chi ci nasce non ha nessuna possibilità di diventare qualcuno». «Essere una donna mi ha penalizzata – ha sottolineato – Se sei bella, non puoi essere brava, almeno questo è quello che pensa la gente». E, oggi, quella che alcuni hanno definito la risposta italiana alla siberiana Nina Kraviz, ha una sua etichetta, un esercito di fan, due cani che ama alla follia e i club di mezzo mondo che la invitano a suonare: a Roma torna all’Eur, ospite di Neon, sabato 19.

Di origini greche ma con cittadinanza francese, Dimitri Yerasmos From Paris, deve a Parigi la scoperta del djing e, ovviamente, della moda. E da quest’ultimo ambiente avrà i primi incarichi più interessanti: gli stilisti più famosi, in poco tempo, si faranno commissionare le colonne sonore delle loro sfilate. Mixmag si accorge presto di lui e farà entrare il suo album “Sacrebleu” nella top ten dei migliori lavori. Sempre in bilico tra house e lounge, sbarca giovedì 17 gennaio, nel cuore della Capitale, allo Sheket, con il suo djset.

(Per segnalare djset, su Roma, scrivete a marco.pasqua@ilmessaggero.it)
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