Concerti a Roma: dai salentini Boomdabash al psychobilly dei Demented Are Go

Boomdabash
di Fabrizio Zampa
24 Minuti di Lettura
Lunedì 14 Gennaio 2019, 14:02

LUNEDI’ 14 GENNAIO
 
 
Cantautori/Per chi suona all’Arciliuto

Il lunedì al club romano c’è “Per chi suona la campana”, appuntamento con cantautori di tutta Italia come ai tempi del vecchio e storico Folkstudio di via Garibaldi, e stasera propone Marco Iachini, Lael, Clea Scala e Alfredo Tagliavia.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 

 
 

Musica/Tutto George Gershwin con la Big Fat Band

Torna il concerto nel quale la Big Fat Band diretta dal trombonista e bassotubista Massimo Pirone rende omaggio alle composizioni di George Gershwin. I musicisti della band sono in tanti: tre trombe (Mario Caporilli, Matteo Gentile, Paolo Federici), due tromboni (Palmiro Delbrocco e Loredana Martone), cinque sassofoni (Gabriele Colarossi, Giorgio Guarini, Stefano Angeloni, Matteo Vumbaca, Adriano Piva), il pianoforte di Eleonora Laprova, la chitarra di Francesco Sacchetti, la batteria di Armin Siros, il contrabbasso di Marco Piersanti, le voci di Vicky Pellegrino, Linda Longo, Milena Cordeschi, Loredana Marcone e Francesco Sofia. La seconda parte del concerto è dedicata a una jam session con la Big Band sempre sul tema Gershwin.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Cantautori/Pierdavide Carone & Dear Jack a Na Cosetta

Sta per uscire il nuovo album del cantautore bolognese Pierdavide Carone, appena escluso dall’edizione 2019 di Sanremo, dove insieme ai Dear Jack aveva presentato la canzone “Caramelle”, che parla di abusi sessuali, di due ragazzini di dieci e quindici anni troppo giovani per capire che le attenzioni che ricevono sono frutto di una perversione da combattere e denunciare. On the road dal 2009, ha anche cantato al festival del 2012 insieme a Lucio Dalla (scomparso pochi giorni dopo) e insieme ai suoi hit offre in anteprima con la band alcuni brani dell’album in arrivo.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 22
 
 
Jazz/Open Swing Lab a Na Cosetta

E’ una tradizione del lunedì l’Open Swing Lab del club del Pigneto, un laboratorio musicale dedicato agli stili del jazz e della cultura swing ideato dal sassofonista e bandleader Giorgio Cùscito (nel 2014 l’hanno consacrato “ambasciatore dello swing a Roma”), dal chitarrista Gino Cardamone e dal contrabbassista Giuseppe Talone. Dopo il primo set, il trio diventa un vero Open Swing Lab con tanti musicisti ospiti e con uno stuolo di ballerini di lindy hop pronti a scatenarsi
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 22
 
 
MARTEDI’ 15 GENNAIO
 
 
Jazz/Dave Blenkhorn, dall’Australia al Salone Margherita

L’Australia è un continente dove ogni tanto spuntano chitarristi di prim’ordine, vedi il geniale Tommy Emmanuel, e un altro che ci sa fare e da una quindicina d’anni viene a suonare in Europa è Dave Blenkhorn. Fin da giovanissimo si è imposto sulla scena jazz della sua terra, dove si è esibito e ha registrato con Graeme Bell, Bob Barnard e James Morrison, poi nel 2005 si è trasferito in Inghilterra, ha collaborato con Martin Taylor, Ray Gelato, Enrico Tomasso, Tina May, James Evans e Dave Kelbie, negli Usa ha suonato con Evan Christopher, Leroy Jones, Rebecca Kilgore, Duke Heitger, Dan Barrett. La sua ispirazione ha radici nel jazz classico degli anni '30 e '40, nelle composizioni di Ellington, Gershwin, Porter, Carmicheal, Kern e Berlin e nelle sonorità di Django Reinhardt, Charlie Christian, Louis Armstrong, Fats Waller, Count Basie e Nat King Cole.
E’ uno dei musicisti più richiesti sulla scena europea e internazionale  e ha suonato con John Faddis, James Morrison, Scott Hamilton, Harry Allen, Evan Christopher e Cecile McLorin Salvant. Insomma è uno bravo sul serio, e stasera, per l'appuntamento proposto dal Gregory,  è in quartetto con la vocalist e pianista Francesca Tandoi, Francesco Puglisi al contrabbasso e il connazionale Adam Pache alla batteria.
Salone Margherita, via dei Due Macelli 75, ore 21
 
 
Blues/Arriva quello di Chicago con Simone Nobile Band

La Blues Band dell’armonicista e vocalist Simone Nobile offre un viaggio nel blues di Chicago e della West Coast degli anni Cinquanta e Sessanta, nel rhythm & blues e nello swing, passando tra i classici di miti come Little Walter, Sonny Boy Williamson, Muddy Waters, Jimmie Rogers, William Clarke e via di questo passo. Accanto a Nobile suonano il chitarrista Alex Orelli, il pianista Simone Scifoni, il bassista Ivano Sebastianelli e il batterista Luciano Micheli.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Blues/Andy’s Corner, Andrea Angelini al Charity

Il vocalist, chitarrista e armonicista Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, replica il suo progetto solista acustico: una sintesi di varii generi e influenze, un viaggio nella migliore musica anglo-americana, in particolare degli anni ’60 e ’70, a partire dal buon vecchio blues.
Charity Cafè, via Panisperna 68 ore 22
 
 
Jazz/Francesca Biagi, Frances’ Follies al Vinile

Prima una lezione gratuita di ballo swing, poi il live della vocalist Francesca Biagi, anche all’ukulele, in quartetto con il tenorsassofonista Ferdinando Coppola, il chitarrista Gino Cardamone e la contrabbassista Flavia Ostini. Lo show di Francesca fa riviere le carriere di star d’annata come Judy Garland, Fred Astaire, Fanny Brice e Ruth Etting, la cui fama crebbe sui palcoscenici di Broadway, delle Zigfield Follies e del vaudeville degli anni Venti e Trenta. I loro brani, firmati da autori cone Irving Berlin, George Gershwin, Bert Kalmar & Harry Ruby e da altri storici compositori, sono recuperati e riletti con arrangiamenti per i quali Biagi ha attinto a una rara selezione di ballad con accompagnamento per ukulele, come le atmosfere esotiche e hawaiane di Annette Hanshaw e Cliff Edwards, tipiche di quella storica epoca.
Vinile, via Giuseppe Libetta 19, ore 21
 
 
MERCOLEDI’ 16 GENNAIO
 
 
Folk/Le canzoni del Risorgimento

Il Circolo Gianni Bosio presenta “Nostra patria è il mondo intero”, canti e racconti sul Risorgimento, sotto il titolo “E se l'Italia dorme, presto se svejerà”, con Gabriele Modigliani, Sara Modigliani, Stefano Pogelli,
Gavina Saba, Livia Tedeschini Lalli, Laura Zanacchi
e il cantastorie Mauro Geraci: è parte del progetto “Calendario civile”, che ricostruisce il ciclo laico e democratico della nostra memoria come bene comune. Il gruppo L’Albero della Libertà prende il nome dall’inno "Or che innalzato è l’albero", canto dell’età napoleonica che celebrava la fine della tirannia e dell’aristocrazia: si è costituito tre anni fa in occasione delle celebrazioni per la Repubblica Romana per l’allestimento di uno spettacolo di canti rivoluzionari e garibaldini, e il repertorio si è poi allargato, sempre nell’ambito del canto sociale e politico, al periodo della Prima Guerra Mondiale e della Resistenza.
Teatro Torlonia, via Nomentana 70, ore 20
 
 
Jazz/Memories con Jimmy Polosa & Friends

Da un bel po’ di tempo il pianista Jimmy Polosa, che insieme a Carlo Loffredo e Francesco Forti fu negli anni Ottanta uno dei protagonisti nelle prime sagioni di vita del club, non suonava all’Alexanderplatz: già con la Seconda Roman New Orleans Jazz Band, con il Middle Jazz Quartet e negli anni Sessanta con  la band The Flippers, è un cultore del jazz tradizionale, si muove assai bene fra swing, ragtime, stride piano, evergreen, bebop e tanti altri stili, e torna con una band di musicisti di prim’ordine, dal trombettista Benedetto Amoroso all’altosassofonista Mauro Verrone, dal contrabbassista Giorgio Rosciglione al batterista Santi Isgrò.
La loro musica è soft, orecchiabile, sempre in sintonia con il pubblico. «Il jazz è improvvisazione e gioia di suonare insieme, una continua jam session che stavolta viene alternata ai ricordi», spiega Polosa, che ha vissuto più di mezzo secolo di jazz romano, e le cui memories riguardano una vita passata a suonare e i momenti di grande amicizia con Giampiero Rubei, fondatore del club che negli anni ha ospitato tante star, da Chet Baker a Chick Corea, da Wynton Marsalis a Ray Brown e Michel Petrucciani e a tanti dei migliori musicisti italiani, ed è scomparso nel 2015. L’Alexanderplatz oggi è guidato dal figlio Eugenio Rubei.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Musica/La chitarra di Marco Manusso al Big Mama

Un nuovo progetto acustico con qualche racconto preso in prestito dallo spettacolo “Ma lei a parte la chitarra… che lavoro fa?”: è la serata che, armato di una semplice chitarra acustica, Marco Manusso offre per anticipare una serie di brani che faranno parte del suo nuovo album in arrivo. Genovese, romano d’adozione, musicista, giornalista, cantante, chitarrista e arrangiatore, Marco ha collaborato con i più importanti artisti italiani e stranieri, da Francesco De Gregori a Lucio Dalla, Ron, Mimmo Locasciulli, Gianni Morandi, Patty Pravo, Shel Shapiro, Renato Zero, Mariella Nava, Renzo Arbore, Alex Britti, Francesco Renga, fino a  Ray Charles, Bob Brozman e Tommy Emmanuel. Insegna chitarra rock-blues al Saint Louis College of Music e nel live usa varie chitarre acustiche per raccontare il suo percorso sonoro, con il supporto di Alex Lofoco, romano e londinese d’adozione, al contrabbasso.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 21
 
 
Musica/Women in Song all’Arciliuto

Non è un concerto né una commedia ma un cabaret musicale che strizza l’occhio all’avanspettacolo, al varietà, al teatro canzone, al musical, fino al trash di certi programmi tv: ecco "Women In Song", show scritto, diretto e cantato da Barbara Begala, con la vocalist Roberta Bagnolo e la pianista Stefania Tallini. «Interpretiamo grandi artiste della musica, ci travestiamo, entriamo nel loro mondo, vi raccontiamo il loro vissuto, cantiamo le loro canzoni, non imitiamo ma suggeriamo alla vostra memoria personaggi come Aretha Franklin, Liza Minnelli, Tina Turner e tante altre donne forti e determinate il cui successo è stato proporzionale alla sofferenza vissuta: artiste che hanno fatto della musica il mezzo per restare aggrappate alla vita, in un omaggio all’universo femminile divertente ma soprattutto stravagante», spiegano.
E domani sera alle 20.30 prima di loro c’è il M.A.M.A. Duo, ovvero i chitarristi Massimo Alviti e Michele Ascolese, che si descrivono così: «caffè, due passi al sole, poi si sale a casa per abbracciare le nostre chitarre e iniziare il gioco facendo vibrare le corde, suonando la musica che amiamo. E' la nostra amicizia, è la nostra vita».
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, oggi e domani, ore 21.30
 
 
Blues/Jam session al Charity Cafè

Jam session all’insegna del blues, stasera al club romano, coordinata dalla band del vocalist e pianista Mario Donatone, con Angelo Cascarano (chitarra, basso e voce) e Roberto Ferrante alla batteria. Come sempre, tutti i musicisti ospiti del locale sono invitati a salire sul palco e partecipare.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/All’Elegance jam del mercoledì

Ogni mercoledì al club è tempo di jam session, e stasera ad aprire l’appuntamento è il trio guidato dal pianista Gabriele Mizzoni, con Dario Piccioni al contrabbasso e Federico Chiarofonte alla batteria. Come in ogni jam, sono invitati a salire sul palco tutti i musicisti ospiti del club.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
GIOVEDI’ 17 GENNAIO
 
 
Jazz/La tromba di Thomas Kirkpatrick con Biasoli all’Alexanderplatz

“Mestieri d’oltremare e favole di jazz”: è il titolo del progetto e dell’album del contrabbassista abruzzese Luigi Biasoli, che lo propone con il pianista Cristian Caprarese, il batterista Giacomo Parone e uno special guest decisamente speciale, il trombettista Thomas Kirkpatrick, che ha una storia a dir poco interessante. Nato nel 1954 a Springfield, Ohio, si è diplomato alla Juillard School, ha cominciato a suonare e poi a insegnare all’università dell’Illinois finchè dopo aver conosciuto Chet Baker si è trasferito a New York, più precisamente a Brooklin, in cerca di una più ampia carriera.
E’ un musicista bebop di prim’ordine, ha collaborato con il sassofonista Lou Donaldson, con Walter Bishop (era il pianista di Charlie Parker e ha fatto entrare Kirkpatrick nella Charlie Parker Memorial Band) e con diverse altre formazioni, ha girato gli Usa, tanti altri paesi e poi l’Europa, finché una dozzina di anni fa è sbarcato in Italia, si è sposato, si è stabilito a Ferrara e adesso continua a fare avanti e indietro fra Italia e Stati Uniti. Quella di Thomas è, a conti fatti, una delle tante favole di jazz che Biasoli (anche lui ha girato mezzo mondo) racconta nel suo interessante lavoro.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Jazz & Brasile/Susanna Stivali, omaggio a Chico Buarque

“Caro Chico” è l'ultimo progetto discografico della vocalist Susanna Stivali, che ha registrato l’album fra Italia e Brasile e vede fra i partecipanti anzitutto l’autore di brani, il cantautore Chico Buarque De Hollanda, nonché diverse star, dai compositori Francis Hime e Jaques Morelenbaum alla pianista Rita Marcotulli e altri musicisti doc italiani e brasiliani, tra i quali quelli che accompagnano Susanna nei concerti in Italia, ovvero il pianista Alessandro Gwis, il contrabbassista Marco Siniscalco e il batterista Marco Rovinelli. Il disco è cantato tutto in italiano, i componenti la band hanno in comune una passione per la musica e la poetica di Chico, e la forza del progetto è nell'incontro tra due culture musicali e due lingue diverse che si sono spesso incontrate nella musica di Buarque, che conosce bene e ama la lingua italiana: una lingua incontra l'altra, l'una si adagia sull'altra e viceversa in una ricerca di una sonorità nuova.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Jazz/Marco Colonna, “En Solo” alla Casa

Si chiama "En Solo" la performance solista del clarinettista Marco Colonna, che per l’occasione mescola il suo strumento all’elettronica, ed è lui stesso a spiegare il progetto. «Sono nato clarinettista, ho cominciato a sette anni, fino ai quattordici non sono stato uno studente modello, poi dai sedici ho fatto della musica la mia vita, o la musica mi ha salvato la vita. Fra i miei maestri cito Gaetano Zocconali, figura controversa e non famosa ma che molti dei musicisti formati a Roma negli ultimi trent’anni conoscono bene, Harry Sparnaay, l’inventore del clarinetto basso contemporaneo, cui devo moltissimo in termini di conoscenza, atteggiamento e crescita personale, e Lawrence Butch Morris che mi ha formato nell’approccio alla didattica, alla risolutezza del gesto, all’amore per il momento. Con il sassofono sono un autodidatta: ho suonato molto e nei più vari àmbiti e ho imparato sbagliando spesso. Ho girato il mondo con la musica etnica, ho forzato i miei limiti con la musica contemporanea, ho manifestato il mio pensiero politico con il jazzcore, ho vissuto le esperienze più alte con l’improvvisazione, ma rimango un jazzista». Non siete curiosi di sentire dal vivo il progetto?
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Jazz/Genzo Okabe & Okabe Family all’Elegance

Torna in Italia il gruppo Okabe Family del sassofonista e compositore giapponese Genzo Okabe. Dopo il successo dell’ultimo progetto e album “Disorental”, il relativo tour in Giappone e una lunga serie di concerti in Olanda, la formazione propone un concerto totalmente nuovo, con brani inediti che saranno poi registrati a fine tour per il quarto disco in sei anni della band. Con Genzo ci sono Miguel Rodriguez al pianoforte, Steve Zwannink al contrabbasso e Francesco De Rubeis alla batteria.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Rock/Al Cotton Club con Marco Liotti negli anni ‘50

“Bevo solo rock’n’roll” è la serata diretta da Lalla Hop che il giovedì propone musica vintage all'insegna del rock.
Stasera si torna negli anni Cinquanta con il vocalist Marco Liotti e la band dei Fifty Fifty, ovvero il chitarrista Cristiano Riccardi, il pianista e vocalist Cristian Fortucci, il tenorsassofonista Fabio Mancano, il contrabbassista Massimiliano Pischedda e il batterista Tommaso Sansonetti. In scaletta le canzoni più famose di quel periodo, da “Diana” a “Put Your Head on my Shoulder“, “Oh Carol”, “The Great Pretender”, brani di Elvis Presley e colonne sonore di film come “Happy Days”, “Dirty Dancing”, “Grease” e così via.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Cantautori/Al Big Mama la Rino Gaetano Band


On the road da anni, la Rino Gaetano Band, coordinata dalla sorella Anna Gaetano, mantiene viva la memoria delle canzoni del cantautore scomparso nel lontano 1981 in un incidente stradale, all’età di 30 anni. E’ la sola cover band ufficiale di Rino, della quale fanno parte il nipote Alessandro Gaetano (voce e chitarra), il chitarrista e vocalist Ivan Almadori, il chitarrista Alberto Lombardi, il tastierista Michele Amadori, il bassista Fabio Fraschini e il batterista Marco Rovinelli. In scaletta hanno tanti brani, da "Mio fratello è figlio unico" a "Berta filava", "Nuntereggae più", "Ma il cielo è sempre più blu", "Sfiorivano le viole", "Gianna", "Aida", "Ahi Maria", "In Italia si sta male".
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Jazz/Silvia Manco Trio presenta “Night O’ Day”

Anita O’Day è stata una voce storica del jazz: nata a Chicago nel 1919 e scomparsa nel 2006, bianca,      cresciuta nelle big band di Gene Krupa, Woody Herman, Stan Kenton, Cal Tjader e Marty Paich, aveva un grande senso dello swing e dell’improvvisazione, il suo modo di cantare riprendeva il fraseggio dei riff delle sezioni fiati e affrontava le ballad con una voce piena di sfumature ed è stata un’icona del jazz, unica e originale.  Ha avuto una lunghissima carriera (il suo ultimo album “Indestructible!” lo incise un anno prima di morire, ed era bellissimo alla faccia dell’età) e tutti la ricordano per la sua performance del 1958 al Newport Jazz Festival del 1958. A lei rende omaggio la pianista e vocalist Silvia Manco con “Night O’Day”, in trio con Francesco Puglisi al contrabbasso e Matteo Bultrini alla batteria.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
VENERDI’ 18 GENNAIO
 
 
Reggae/I Boomdabash in concerto al Planet Roma

Dopo quindici anni di musica, che festeggeranno il prossimo 24 gennaio, i salentini Boomdabash (sì, sono loro la band che ha inciso il tormentone “Non ti dico no” insieme a Loredana Berté) sbarcano a Roma per un live nel quale proporranno tutti i loro hit, dagli album “Mad(e) in Italy”, “Superheroes”, “Radio Revolution” e il recente “Barracuda”, al quale hanno partecipato Rocco Hunt, Jake La Furia, Fabri Fibra, Alborosie, Bertè, Sergio Sylvestre. Sono Biggie Bash (all’anagrafe Angelo Rogoli, voce), Payà (Paolo Pagano, voce), Blazon (Angelo Cisternino, giradischi, campionatore) e Mr. Ketra (Fabio Clemente, giradischi, campionatore, unico non salentino bensì abruzzese), arrivano dal reggae ma non si sono mai confinati in un solo genere, spaziando fra «tutti i suoni che fanno ballare la gente»: si muovono fra ragamuffin, dance, hip hop e altri ingredienti, cantano un mix di patois jamaicano e dialetto del Salento e spiegano che «siamo dei ragazzi che si vogliono divertire, ma allo stesso tempo sono molto attenti a certe tematiche sociali, etiche e morali».
Dell’ultimo album dicono: «La metafora che sta dietro al concept è che il mare sia il business musicale, il music game, e gli squali siano tutti coloro che si muovono in questo mondo. Alcuni sono molto umili e leali, altri invece no, e quindi per sopravvivere in questo panorama che non è facile da gestire bisogna avere l’attitudine di un barracuda: noi siamo barracuda in un mare pieno di squali».
Planet Roma Live Club, via del Commercio 36, ore 22
 
 
Rock/Demented Are Go, i padrini del Psychobilly inglese

Era il 1982 quando a Cardiff, nel Galles, nacque la prima formazione di psychobilly britannica: i Demented Are Go sono una leggenda vivente, una cult band, e con il loro sound e i loro testi scritti per spaventare gli ascoltatori hanno colpito i, bersaglio, hanno cancellato il rockabilly classico e hanno messo in moto almeno un paio di generazioni con album come “In Sickness & Health” del 1986, “Kicked Out of Hell” del 1988 e “The Day the Earth Spat Blood” del 1989.
Guidata dalla graffiante voce di Mark “Sparky” Phillips (leader incontrastato della band e della scena psycho) la band è andata avanti cantando morti che danzano sulle tombe o perversi assassini e massacri. E non è che con il tempo le cose siano cambiate: i Demented Are Go hanno sempre come ingredienti il loro collaudato mix di horror, punk e rock'n'roll. Il vocalist Sparky, il bassista Grischa, il chitarrista Holger e il batterista Gaybeul picchiano forte, hanno un linguaggio pesante, sono sgradevoli, insomma tengono fede al loro ruolo anche se sono passati parecchi anni, ma i live funzionano e loro sono sporchi come vuole la regola. Apre la serata la band romana dei Cockroaches.
Traffic, via Prenestina 738, ore 22
 
 
Jazz/All’Elegance il Patrizio Destriere BoProject

Torna a Roma il BoProject del sassofonista Patrizio Destriere, che ha già visto il musicista perugino fianco a fianco con lo storico sassofonista newyorkese Dave Liebman. Destriere, annata 1976,  ha collaborato con Bruce Ditmas, Dick Halligan, Rosario Giuliani, Paolo Fresu, Fulvio Sigurtà, Elvio Ghigliordini, Paolo Damiani, Emanuele Urso, Carla Marcotulli, Mario Corvini e tanti altri, e stasera propone un repertorio che esplora gli standard degli anni '50 nonché composizioni originali dei membri del gruppo. Al suo fianco suonano il pianista Francesco Venerucci, il contrabbassista Giuseppe Civiletti e il batterista Francesco Bonofiglio.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Soul/Alan Soul & Alanselzer al Big Mama

Gli Alanselzer sono la band che affianca il vocalist Giulio “Alan Soul” Todrani nelle sue serate a base di soul, rhythm & blues, swing e funky, e che torna stasera al club di Trastevere. Nel suo ultimo disco, "Live @ Big Mama Vol.2", sono raccolti grandi successi di star della black music come Otis Redding, Ray Charles, Smokey Robinson, James Brown, Tom Jones e così via. Insieme a Todrani suonano Ferruccio Corsi (sax alto), Mirko Rinaldi (tromba), Alfredo Posillipo (trombone), Muzio Marcellini (piano e tastiere), Claudio Trippa (chitarra), Maurizio Meo (basso elettrico) e Stefano Parenti (batteria), tutti in gran forma.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Jazz/Francesco Saguto Union Trio al Charity


Brani originali e arrangiamenti di standard della grande tradizione del jazz, come “Epistrophy” di Thelonious Monk o “Goodbye Pork Pie Hat” di Charlie Mingus: è il repertorio del trio del chitarrista Francesco Saguto, con Giulio Scarpato al contrabbasso e Emanuele Zappia alla batteria, che stasera offre la sua “Jazz Night”.
Charity Cafè, via Panisperna 68, pre 22
 
 

Folk/La Maschera, da Napoli al Wishlist
Torna a Roma La Maschera, una delle formazioni più amate della scena indipendente partenopea: già vincitrice del Premio Parodi, reduce da un tour in Portogallo e in Canada, la band formata da Roberto Colella (voce, tastiere, chitarra), Vincenzo Capasso (tromba), Antonio Gomez Caddeo (basso), Marco Salvatore (batteria) e Alessandro Morlando (chitarra) presenta dal vivo l’album “ParcoSofia”, entrato nella cinquina delle Targhe Tenco 2018 fra i dischi in dialetto. In scaletta anche brani di “’O Vicolo ‘e l’allerìa”, il primo album del gruppo. Nel 2015 la band ha incontrato il musicista senegalese Laye Ba, ha inciso a Dakar con luiuna serie di brani mescolando la musica popolare napoletana e i ritmi senegalesi, e il nocciolo di “Parcosofia” è appunto l'incontro musicale e culturale tra Napoli e Africa.
Wishlist Club, via dei Volsci 126b, ore 22
 
 
Jazz/Swing al Cotton con il settetto di Emanuele Urso

E’ un appuntamento fisso quello del venerdì con il clarinettista e batterista Emanuele Urso: stavolta è con il suo settetto, cioè Lorenzo Soriano (tromba), Stefano Di Grigoli sax), Fabrizio Guarino (chitarra), Adriano Urso (pianoforte), Stefano Napoli (contrabbasso) e Giovanni Cicchirillo (batteria). Il repertorio è quello del jazz della Swing Era americana, periodo 1935-1945, con gli arrangiamenti originali della Fletcher Henderson Orchestra. Doppio live.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 21.30 e 0.30
 
 
Rock/I Four Vegas, anni ’50 al Fonclea

Stasera si ritorna negli anni 50 grazie alla band dei Four Vegas, ovvero Alessandro Bianchi (voce), Valerio Bulzoni (tastiere), Fabio Taddeo (chitarra), Manuel Mele (basso) e Gino Ferrara (batteria). Nel loro "Grease Party" offrono un repertorio di rock, twist, country e classici ìtaliani d’annata: brani di Elvis Presley, Beatles, Dean Martin, Jerry Lee Lewis, Chuck Berry, Beach Boys, Ray Charles, nonché Adriano Celentano, The Rockes, Mal, Gianni Morandi, Rita Pavone, Caterina Caselli.
Fonclea, via Crescenzio 82a, ore 22
 
 
SABATO 19 GENNAIO
 
 
Jazz/Pierapolo Principato, omaggio a Michel Petrucciani

Il progetto di rendere omaggio al reperorio del grande pianista Michel Petrucciani, scomparso nel 1999, parte da un’idea del pianista Pierpaolo Principato, la cui ispirazione nasce, oltre che dalla bellezza e solarità dello stile di Petrucciani, soprattutto dalle composizioni, caratterizzate da una forza comunicativa che nasce dall’alchimia tra armonie preziose e sofisticate e la cantabilità delle melodie. Principato, in trio con Marco Siniscalco al contrabbasso e Alessandro Marzi alla batteria, si muove fra lo swing di brani come “Chloe Meets Gershwin” e “Little Piece in C”, il lirismo di ballad come “Morning Sun in Blois”, le atmosfere brasiliane di “Looking Up” e “Brazilian Like” e il gospel-funk di “Cantabile”. I brani, pur se rielaborati, mantengono gran parte della fisionomia originale.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21 e ore 23.30
 
 
Jazz/Piero Angela presenta i grandi del jazz

Da Louis Armstrong a Duke Ellington, da Billie Holiday a Fats Waller e molti altri sono i protagonisti degli insoliti ritratti musicali di grandi jazzisti (ascolteremo anche alcuni dei loro migliori assoli) scritti e musicati da Mario Pogliotti, giornalista e autore televisivo, la cui figura verrà ricordata da Piero Angela, appassionato di jazz e a suo tempo pianista in diverse occasioni. E’ un mix di musica e storie nel quale i brani di quegli autori leggendari verranno eseguiti da Larry Franco, uno dei più quotati crooner italiani. Interverrà Adriano Mazzoletti.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Rock/Lino Patruno Jazz Show dedicato a Carlo Loffredo

Il banjoista e bandleader Lino Patruno torna al club di via Bellinzona insieme al suo Jazz Show (sono Gianluca Galvani alla cornetta, Carlo Ficini al trombone, Silvia Manco alla voce e al pianoforte, Giulio Scarpato al contrabbasso, Riccardo Colasante alla batteria e il vocalist Clive Riche) per dedicare la serata a Carlo Loffredo, storico contrabbassista e chitarrista del jazz romano scomparso a Roma lo scorso 8 dicembre all’età di 94 anni. Patruno, come decine e decine di musicisti, è uno dei tanti jazzisti che hanno collaborato con Loffredo, che per la sua lunghissima attività nel jazz aveva avuto addirittura la cittadinanza onoraria di New Orleans, e l’omaggio è più che doveroso.  
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Musica/Da Gabriele Coen un tributo a Leonard Bernstein

Per la rassegna Recording Studio, che permette al pubblico di assistere alla registrazione live dei dischi della Parco della Musica Records, il sassofonista e clarinettista Gabriele Coen presenta con il suo nuovo quintetto, dopo i recenti omaggi a Kurt Weill e John Zorn, un tributo a  uno dei grandi musicisti del Novecento, il compositore, pianista e direttore d’orchestra americano Leonard Bernstein nel centenario della sua nascita. Nel progetto c’è di tutto, dalle canzoni più note dell’opera “West Side Story” del 1957 (brani come “Maria”, “Tonight” e “Somewhere”) fino alla produzione meno nota di ispirazione ebraica, a “Ilana the Dreamer” a “Yigdal” e “Chichester Psalms”. Grazie anche agli arrangiamenti di Andrea Avena, il rispetto e l’ammirazione per la musica di Bernstein si coniugano con il linguaggio dell’improvvisazione e del jazz in un incontro inedito che vuole  far riscoprire l’attualità di queste immortali composizioni. Con Gabriele Coen suonano Benny Penazzi al violoncello, il pianista Alessandro Gwis, il contrabassista Danilo Gallo e il batterista Zeno De Rossi.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Soul/Sister Dynamite live al Big Mama

Sister Dynamite e i suoi Funky Bullets sono una band che mescola funk, soul e rhythm & blues e rilegge il repertorio di James Brown, Aretha Franklyn, Marvin Gaye, Ray Charles e altre star per una serata di trascinante black music. Con Sister Dynamite (la vocalist Simona Altea) ci sono Matteo Bassi (basso), Stefano Napoleoni (batteria), Lorenzo De Angelis (chitarra), Luigi Carbone (tastiere), Giorgio Pineschi (sax alto), Massimiliano Spina (sax tenore) e Claudio Starnoni (tromba). Un live tutto da ballare.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Jazz/Rita Marcotulli European Quartet all’Alex

Doppio concerto, stasera e domani, del quartetto europeo della nostra più importante pianista del jazz, cioè Rita Marcotulli, che offre un repertorio di musica originale scritta per la maggior parte da lei e dal batterista, percussionista e vocalist messicano Israel Varela, dal contrabbassista algerino Michel Benita e dal sassofonista inglese Andy Sheppard. E’ una formazione doc, che oltre ai quattro musicisti vede in scena la vocalist Elisabetta Antonini.
Alexanderplatz, via Ostia 9, stasera e domani sera, ore 22
 
 
Cantautori/Emiliano Ottaviani a Na Cosetta

Da sempre unisce musica, recitazione, scrittura, e il teatro-canzone non poteva non rivelarsi la sua naturale vocazione: in palcoscenico da quando aveva 15 anni, esordiente in una compagnia teatrale di operetta, Emiliano Ottaviani si definisce “cantattore” e stasera è in concerto con i suoi brani, «un’esuberante fusione di parole, canzoni, ironia, irriverenza e un pizzico di dissacrante romanità». Spiega che lui «centrifuga tutto con abilità recitativa e arrangiamenti inusuali, districandosi nelle canzoni tra spinosi temi sociali e relazionali in cui è facile riconoscersi». Insieme a Ottaviani (voce, chitarra e kazoo) sono sul palco Gerardo Del Monte al pianoforte e Simone Salerni al fagotto e sax soprano.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 22
 
 
Blues/The Romain Pinsolle Trio al Charity

Una serata a tutto blues, acustico e elettrico, con una scaletta ispirata ai grandi bluesmen, da Buddy Guy a Eric Clapton, e una nuova lettura del blues del 21 secolo: la offre il vocalist e chitarrista Romain Pinsolle, in trio con Andrea Di Giuseppe all’armonica e Simone Scifoni al basso e alla batteria.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
DOMENICA 20 GENNAIO
 
 
Jazz/Acquaphonica, sapori classici con Federica

"Acquaphonica" è un progetto nato otto anni fa, quando la pianista e compositrice Federica Colangelo faceva base in Olanda. Dopo gli studi a Londra si è diplomata in pianoforte jazz e in Composizione Contemporanea, e in quel periodo prese il via una nuova parentesi artistica in bilico tra jazz e classica, tra musica improvvisata e musica scritta. Il progetto nel 2012 è diventato l’album “Private Enemy” e nel 2016 il cd “Chiaroscuro”, ma nel frattempo si è evoluto “Acquaphonica”, la cui formazione è in concerto stasera con Federica al pianoforte, Simone Alessandrini al sassofono, Marco Zenini al contrabbasso e Ermanno Baron alla batteria.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Jazz/Fabio Mariani Quartet live all’Alex

Jazz, blues, ballad, hit internazionali con un sound moderno e al tempo stesso rispettoso della tradizione: è il repertorio del quartetto del chitarrista Fabio Mariani, in concerto con la voce di Tiziana De Carolis,  
Giorgio Rosciglione al contrabbasso e Gianluca Perasole alla batteria, che vi aspetta stasera al club romano.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 22
 
 
Musica/Emanuele Via, concerto per piano e archi

Dopo l’album d’esordio "Diario di bordo", nel quale ha proposto un lungo viaggio nel mare, Emanuele Via, cantautore calabrese di Acri nonché tastierista della band torinese Eugenio in Via Di Gioia, torna con un progetto per pianoforte, tre archi e un nuovo album in cantiere, e lo propone dal vivo con Matteo Mandurrino al violino, Chiara Di Benedetto al violoncello e Mariadele Falcone al contrabbasso. Via ha scritto colonne sonore per cortometraggi, spot e programmi televisivi, e fra il 2017 e il 2018 ha pubblicato sei singoli che ha presentato in diverse occasioni, accompagnato da un trio d’archi e da un’arpa, suonati da professionisti provenienti da orchestre nazionali.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 22
 
 
Rock/The Beginners, anni Sessanta al Fonclea

Una serata con il sound più genuino dei sixties, con brani resi celebri da Otis Redding, i Beatles, Van Morrison, Sam Cooke, Beach Boys, Elvis Presley e altre star dell’epoca: la propongono The Beginners, band che prende il nome da «Absolute beginners», romanzo di Colin MacInnes uscito nel 1958 e ambientato nella Londra del tempo e tra le sue rockband. Valerio Silvestre (chitarra acustica e voce), Francesco Soluri (basso e voce), Emanuele D’Ettore (chitarra solista e voce), Massimiliano De Ritis (chitarra ritmica e voce) e Fabio Speroni (batteria)  offrono un viaggio che attraversa Inghilterra e Stati Uniti con il meglio del repertorio beat e soul del decennio ’59-’69, fino al beat inglese della seconda metà dei ‘60.
Fonclea, via Crescenzio 82a, ore 22

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