Dal quartier generale all’Hotel Bauer, con vista sul Bacino di San Marco al mattino si sono mossi con un motoscafo “vecchio stile” con le insegne vaticane, fino a Rialto, scortato da altre due imbarcazioni con i paparazzi - veri fotografi reclutati in città, ma con le macchine fotografiche rigorosamente “oscurate” - con cui sono stati girati i controcampo. Nel pomeriggio, sul limitare del permesso dato dal Comune, che scadeva alle 16, ecco il medesimo corteo, con Malkovich a bordo, ripartire dalla base per oltrepassare il Ponte dell’Accademia, arrivare fino a Cà Foscari e invertire la rotta, con il co-protagonista all’aperto, in piedi, a salutare e sorridere in risposta ai paparazzi. Oltre a quelle piazzate sui motoscafi, anche dal Ponte una macchina da presa ha ritratto il corteo «papale».
Pochi i curiosi ad assistere, lungo le rive o sui ponti, ai lavori del set, con vaporetti e imbarcazioni che sono state lasciate libere di transitare, turisti e residenti a camminare e fotografare la città. Del resto Venezia dimostra da sempre un certo distacco affettuoso nei confronti delle celebrità e degli eventi internazionali che ospita. Nei prossimi giorni, e fino al 24 gennaio, altre scene sono previste, principalmente a palazzo Donà delle Rose, sulle Fondamenta Nuove, e a San Giovanni e Paolo; per il 15 gennaio in particolare, la troupe di Sorrentino agirà nel cuore cittadino, tra piazza San Marco e Campo San Maurizio.
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