Lazio, in coppa con il mito. Col Novara nel segno di Piola

Lazio, in coppa con il mito. Col Novara nel segno di Piola
di Emiliano Bernardini
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Venerdì 11 Gennaio 2019, 07:30
Un filo biancoceleste a cucire pagine di storia, quella con la esse maiuscola. Già, proprio come l’iniziale di quel Silvio che di cognome fa Piola e che fa rima con mito. Ecco perché Lazio-Novara di domani non sarà solo un ottavo di Coppa Italia. Sarà una sfida per la storia, è una partita nel nome del mito. Leggenda per entrambe le società e in assoluto per la Serie A. Nell’aria c’è già l’odore del gol, forse perché s’affrontano le due squadre che hanno lanciato e consacrato l’attaccante di tutti i record: 274 reti in Serie A (290 contando le 16 reti in Divisione Nazionale 1945-1946). La figlia di Piola, Paola, è la prima a sentire l’emozione di un match nel ricordo del più grande bomber: «Per me sarà un derby del cuore perché sono affezionata a entrambe le squadre. Mio padre ha trascorso alla Lazio nove anni fantastici, ma anche con il Novara ha fatto grandi cose». Peccato che ora il club piemontese non abbia certo lo stesso splendore: «Dopo la retrocessione in C speravano di risalire subito, invece stanno incontrando più difficoltà del previsto. A differenza della Lazio che, nonostante un andamento altalenante in questa stagione, viene dal campionato fantastico dello scorso anno». Insomma, il pronostico appare scontato, anche se la signora Piola non si sbilancia sul risultato: «Vincerà il migliore con lealtà ed entusiasmo. Mi auguro che vinca lo sport. Perché, se guardiamo agli episodi di Inter-Napoli, vediamo come il calcio rifletta ormai gli aspetti peggiori della nostra società. Servirà tornare ai valori di una volta, altrimenti i bambini giocheranno sempre di meno a pallone. Ad ogni modo per me è difficile fare un pronostico, non ho una preferita. Io seguo il calcio perché mio padre mi ha dato tante occasioni di conoscere e sperimentare l’amicizia e l’amore che ha seminato nelle sue squadre». Chi arriva meglio? «La Lazio viene da un campionato entusiasmante l’anno scorso, in questa stagione è un po’ discontinua. Il Novara è in crisi. Dopo la retrocessione in C sperava di risalire subito, invece sta incontrando più difficoltà del previsto». Un consiglio per le società? «Spero che capiscano l’importanza di investire su valori che adesso stanno sparendo per favorire l’aspetto economico. Anche il campionato italiano non sarà bello come prima fino a che non si tornerà ad allenare e allevare i propri talenti, non solo comprare i giocatori forti cresciuti da altri all’estero». Si aspetta un’iniziativa per suo padre?Si aspetta un’iniziativa per suo padre? «Mi piacerebbe che i tifosi di Lazio e Novara potessero unirsi in un’azione comune per ricordare mio papà. Sarebbe la cornice perfetta per iniziare una gara del genere».
FRANCESCO DA RECORD
Un campione coccolato nel mondo biancoceleste. La scorsa primavera gli è stata dedicata anche una canzone: “Il cacciatore di gol”. La Lazio sta già ideando un ricordo del bomber che vestì la maglia con l’aquila sul petto dal 1934 al 1943 collezionando 227 presenze e realizzando 143 reti. Immagini che scorreranno sul tabellone dell’Olimpico prima del macth. I suoi gol e le sue esultanze. E nel segno di Piola la Lazio cercherà di passare gli ottavi di Coppa Italia. Prima partita del 2019. Anno nuovo nomi vecchi, in attesa del mercato che verrà. A guidare la difesa ci sarà sempre Francesco Acerbi. Un altro in odore di guadagnarsi gli allori di giocatore più presente. Sabato farà 148 di fila in serie A. Non vuole smettere di correre. Per Inzaghi è il punto di riferimento e non lo toglie mai dallo scacchiere. Unica novità è che nelle prove di ieri si è mosso sul centrosinistra, lasciando a Luiz Felipe la posizione centrale, come successo in Europa League contro Apollon Limassol ed Eintracht Francoforte. La terza maglia, quella sul centrodestra, se la contendono Wallace e Caceres. L’uruguaiano saltato il trasferimento al Parma potrebbe essere un rinforzo per gennaio. Bastos si bloccato durante il torello a causa di un fastidio alla coscia destra. Recuperati a pieno invece Durmisi e Berisha.
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