Il documentario, il cui nome è ispirato dal famoso ranch della popstar in California, è in due parti per una durata totale di 233 minuti. La famiglia di Jackson ha definito il documentario «un’altra lurida produzione in un tentativo patetico e oltraggioso di sfruttare e speculare su Michael Jackson». «Wade Robson e James Safechuck (le due presunte vittime) - ha fatto sapere un portavoce della famiglia - hanno testimoniato sotto giuramento che Michael non ha mai fatto nulla di inappropriato verso di loro».
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