La strage degli squali, stanno scomparendo dal mare

Centinaia di squali stesi sulla banchina di un porto arabo
di Remo Sabatini
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Giovedì 10 Gennaio 2019, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 20:57

Gli squali stanno scomparendo da tutti i mari e gli oceani del pianeta. E' un fatto. Dal freddo Oceano Atlantico fino al Pacifico, all'Indiano, gli squali sono vittima di una vera e propria strage, una strage infinita. Una strage che non conosce sosta e che arriva a lambire pesantemente anche le coste del nostro amato Mediterraneo.

Tanto che, in molte aree dove, fino a qualche decennio fa erano comuni, sembrano letterlamente scomparsi.
Vittime di una pesca senza quartiere che non conosce che pochi e insufficienti ostacoli legislativi che, troppo spesso, si fermano sulla carta, gli squali continuano a morire nelle maniere più svariate e crudeli.

Dal noto "spinnamento" (shark finning) che prevede la mutilazione degli animali con il taglio delle pinne quando sono ancora vivi, alle catture "accidentali", alla pesca sportiva, fino alla pesca intensiva praticata in molti Paesi extra europei, dove vengono tirati in barca a migliaia e migliaia ogni singolo giorno dell'anno.

Girato da una commossa e coraggiosa, Daniela Bacchetta istruttore sub, documenta la pesca assolutamente non sostenibile in atto sulle coste del Mar Arabico. Il filmato è stato girato in Oman, a Mirbat, qualche settimana fa e rappresenta, in tutta la sua drammaticità, quanto avviene quotidianamente, o quasi, nei porti di quella, come di altre, località.
 



"La prima volta che sono stata al porto, ricorda Daniela, e ho visto tutti quegli squali stesi sul pontile, mi sono sentita male. Quella vista e quei pescatori che sembrava non finissero mai di scaricare il loro bottino, mi rattristava".
Da quel giorno, Daniela sarebbe tornata più volte al porto con lo spettacolo che sarebbe stato sempre lo stesso, se non peggio. "Un giorno, continua il suo racconto, il mio compagno ha visto caricare tutti gli squali pescati sui camion che sono partiti subito con destinazione, dicevano, Dubai". Le barche utilizzate per la pesca agli squali, non sono molto grandi. Nei sette, otto metri di lunghezza del natante di turno, riescono a stivare decine, centinaia di esemplari.

"Un altro giorno, conclude, abbiamo contato non meno di cinquanta barche al porto. Tutte con lo stesso carico e con due celle frigorifere, una sopra e una sottocoperta. Pronte a scaricare sulla banchina dove, insieme ai pescatori, c'erano anche tanti bambini che, con il telefonino in mano, filmavano gli squali. Scene, anche quelle, di una tristezza infinita".

Ogni anno, l'uomo uccide tra i 90 e i 100 milioni di squali. Un numero assolutamente incredibile che la Natura non può sostenere. Delle oltre 400 specie di squali esistenti, oltre la metà è in pericolo di estinzione. Se non ci saranno cambiamenti importanti delle attività umane legate al mare, presto degli squali non rimarrà che qualche filmetto di dubbio gusto ed un pianeta blu in balia degli eventi.

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