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di Laura Bogliolo

Un caffè per chiedere scusa nella Roma in emergenza

Un caffè per chiedere scusa nella Roma in emergenza
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Martedì 8 Gennaio 2019, 12:57 - Ultimo aggiornamento: 13:07
Ci si scontra, pesantemente, anche per una ciclabile. Succede nella Roma soffocata dai sacchetti dell'immondizia, quella dove si inciampa o addirittura si muore su una buca e dove il verde, soprattutto quello dei parchetti di periferia, viene curato dagli abitanti. 

Tempo fa gli operai che stanno lavorando alla nuova ciclabile su via Tuscolana sono stati minacciati e la ditta che cura l'appalto per il Campidoglio ha presentato denuncia ai carabinieri. Per chi non è di Roma: la Tuscolana è la strada che porta agli studi cinematografici di Federico Fellini, una delle vie dello shopping liberata recentemente dall'assedio delle bancarelle, una decisione che ha scatenato proteste tra i commercianti ambulanti. Sempre al Tuscolano, nel 2018 c'è stato il record di cassonetti incendiati. 

Tutto è difficile a Roma, tutto diventa sempre più terreno di litigi. In una zona più centrale (viale Libia) commercianti e residenti hanno protestato per le protezioni messe alle corsie preferenziali per i bus dell'Atac (quelli che si incendiano e che sono sempre in ritardo). I commercianti si sono calmati (i residenti no) quando il Comune ha deciso di avviare la sperimentazione del parcheggio a pagamento a rotazione per consentire ai clienti di fermarsi e fare shopping.

Tra liti, proteste, esposti che fioccano contro l'Ama, Roma sopravvive e ogni tanto c'è un po' di armonia. 
L'altro giorno l'associazione Salvaiciclisti ha offerto il caffè agli operai che continuano a lavorare alla ciclabile (lunga 2,2 km, costo oltre 417mila euro), c'era anche Monica Lozzi, il minisindaco del VII Municipio (un territorio che va da San Giovanni a Vermicino).

Un gesto per chiedere scusa a nome del quartiere, della città. E il video condiviso su Facebook ha raggiunto oltre 6mila visualizzazioni, chiaro segnale di una gran voglia di armonia tra i romani nonostante la città in emergenza. 

 
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