Questa pratica è sostenuta dall'associazione animalista Peta, che la definisce una “soluzione migliore” rispetto alla carne avvolta “ordinatamente” nella plastica nel supermercato. “Mangiare cibo” proveniente dalla strada è una pratica "più salutare per il consumatore rispetto alla carne piena di antibiotici, ormoni e stimolanti della crescita, come la maggior parte delle carni oggi”. “È anche più umano - spiegano - in quanto gli animali uccisi sulla strada non sono stati castrati, scornati o sbeccati senza anestesia" e "non hanno sofferto il trauma e la sofferenza del trasporto in un camion affollato in condizioni atmosferiche estreme".
«È importante notare che la gente mangia questi animali a proprio rischio e pericolo – spiega Michelle Dennehy, portavoce del Dipartimento dell’Oregon di Pesca e Fauna selvatica, sulla versione on line di Usa Today - Spetta a ciascuna persona decidere se la carne sia appropriata da mangiare».
Se volete fare un pasto derivato da un animale vittima di un incidente stradale, il Dipartimento ha pubblicato alcune regole.
Si possono mangiare così solo cervi ed alci, non altri animali. Il rischio derivato da un consumo di quel genere di carne è personale (lo Stato, infatti, non esegue ispezioni di carne di selvaggina). Ne è proibita la vendita e le corna e le teste degli animali devono essere consegnati ad un ufficio del dipartimento entro 5 giorni lavorativi dalla presa in consegna della carcassa.
Nei casi in cui un cervo o un'alce fossero vittima di un incidente stradale, e poi uccisi per alleviare la loro sofferenza, solo il conducente del veicolo che ha colpito l'animale può prendere la carcassa.
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