Salvini vuole il quorum sul referendum, M5S insiste sul no

Salvini vuole il quorum sul referendum, M5S insiste sul no
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Domenica 6 Gennaio 2019, 19:18 - Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio, 12:54
Nuovo scontro fra Lega e Movimento 5 stelle, questa volta sulla modifica costituzonale delle regole per il referendum.

«Coinvolgere i cittadini è fondamentale, la Svizzera è un modello però un minimo di quorum bisogna metterlo altrimenti qui si alzano in dieci la mattina e decidono cosa fare», ha detto il vicepremier Matteo Salvini al Tg3, prendendo posizione sulla proposta di legge costituzionale sul referendum propositivo presentato dal Movimento 5 Stelle, che sarà all'esame della commissione Affari costituzionali della Camera la prossima settimana. 

La proposta di riforma, considerata un provvedimento-bandiera del ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, intende modificare l'articolo 71 della Costituzione, introducendo la possibilità di proporre una legge di iniziativa popolare. A chiederlo devono essere 500 mila elettori, il testo deve essere esaminato e approvato entro 18 mesi dal Parlamento, ma non è previsto un quorum per la validità del referendum.

«Sulle riforme costituzionali la centralità spetta al Parlamento e non al Governo. Saranno le Camere, non il ministro Salvini né il ministro Fraccaro, a deliberare in merito al quorum per il referendum propositivo, con la consapevolezza che le riforme richiedono quanto meno il tentativo di costruire il maggior consenso possibile e di ascoltare tutti, soprattutto le opposizioni», sottolinea il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro.

«Condivido con Salvini l'idea che la Svizzera sia un modello e che i cittadini vadano coinvolti sempre di più nei processi decisionali. A tal propositivo va ricordato che in Svizzera c'è il quorum zero e che anche il contratto di Governo prevede espressamente di cancellare il quorum, proprio per incentivare la partecipazione attiva», aggiunge Fraccaro.

Saranno 67 gli emendamenti che saranno presentati dal Pd alla proposta di legge costituzionale sul referendum propositivo. Scade domani il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti. Quelli dei Dem riguardano soprattutto la richiesta di un quorum (assente nel testo originario) e i limiti specifici ai temi su cui proporre un referendum.

Il Pd nella relazione di minoranza del deputato Stefano Ceccanti, ricorda: «La logica della democrazia è e deve restare primariamente rappresentativa, anche se può e deve avere correttivi aggiornati di democrazia diretta». Imprescindibile per i Democratici è la necessità del quorum perché «non si può eliminare del tutto l'esigenza affidandosi al solo voto dei partecipanti, lasciando la strada aperta a possibili dittature di minoranze». E servono limiti espressamente indicati sugli argomenti: quindi no a richieste di referendum sulle leggi di spesa né in materia fiscale o su temi che possano incidere sui principali articoli costituzionali sulle libertà fondamentali.

 
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