Arbitro donna per Benetton-Glasgow, è stata n° 1 al mondo

Arbitro donna per Benetton-Glasgow, è stata n° 1 al mondo
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Venerdì 4 Gennaio 2019, 14:43 - Ultimo aggiornamento: 14:47
In un momento in cui in Italia si discute dell'opportunità di far giocare in Arabia Saudita, paese che discrimina le donne con tanto di settori separati negli stadi, arriva a Treviso, per dirigere domani Benetton-Glasgow Warriors di Pro14, l'irlandese Joy Neville, proclamata dall'ente mondiale, a fine 2017, 'miglior arbitro del mondò (colleghi maschi compresi) e paladina dei diritti del mondo 'arcobalenò. Ex capitana della nazionale irlandese donne con cui ha messo insieme 70 presenze, la 35enne Neville si è ritirata dal rugby giocato nel 2013 dopo aver vinto il 6 Nazioni femminile. Qualche tempo dopo le è arrivata la proposta di diventare arbitro: lei, inizialmente scettica («non volevo avere di nuovo tutti i fine settimana occupati»), decise per il sì dopo che «un allenatore molto importante in Irlanda al quale avevo chiesto un parere» le rispose che una donna non avrebbe mai potuto arbitrare partite del campionato maschile.

Ecco allora che lei per ripicca prese il fischietto in mano e cominciò una carriera con cui sta facendo la storia. Oltre ad aver diretto la finale dei Mondiali donne, Nuova Zelanda-Inghilterra, è stata infatti la prima donna ad arbitrare una partita delle coppe europee maschili, Bordeaux Begles-Enisej di Champions, mentre in Italia la si è vista in Eccellenza in un Petrarca Padova-Lazio. Dopo essersi messi in evidenza anche nella 'Division 1A Ulster Bank Leaguè, ovvero il campionato irlandese maschile (per le sue direzioni di gara ha ricevuto perfino le congratulazioni del Presidente della Repubblica Michael Higgins), ora per lei è la 'prima voltà nell'ex Lega Celtica con Treviso: finora con i Leoni veneti aveva fatto da guardalinee. Ma la Neville nel mondo ovale e nel suo paese è un personaggio di spicco anche per la sua lotta contro un altro tipo di discriminazione: lesbica dichiarata e sposata dal 2015 con Simona Coppola, irlandese di genitori italiani, con la quale passò la luna di miele «a Roma e in Puglia».

«Pensando a noi e ad altri paesi - ha spiegato una volta riferendosi all'Irlanda - e a quando ci consideravano arretrati sono felice che poi l'Irlanda sia stata la prima nazione ad approvare con un referendum i matrimoni fra persone dello stesso sesso».
E infatti, non a caso, si è sposata tre settimane dopo l'esito di quella consultazione. «E sono anche felice di essere riuscita in un mondo di maschi dove, fra l'altro - ha aggiunto -, nessuno mi ha mai dato della lesbica: sono fiera anche di questo perché la tua sessualità non definisce chi sei veramente nella vita e
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