Atmosfere positive nel segno della house

Atmosfere positive nel segno della house
di Marco Pasqua
2 Minuti di Lettura
Giovedì 3 Gennaio 2019, 12:59 - Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 12:57
Quando Fernando Costantini entrava in una discoteca i suoi occhi erano puntualmente rapiti da quello che faceva il dj: al di là della manualità e di quella gestualità tutte uniche, era attratto dalla sua capacità di creare la speciale atmosfera positiva che sapeva far divertire il pubblico. Belga di nascita, ma di origini inequivocabilmente italiane, è entrato in contatto con la musica fin da giovane, grazie al fratello, che, negli anni Novanta, lo aveva esposto all'elettronica. Da lì, una carriera lampo, per sua stessa ammissione: tanto che, di successo in un successo, a un certo punto non si è più sentito a suo agio con quel mondo in cui pure era riuscito a ritagliarsi uno spazio, e ha sentito l'esigenza di fermarsi.

Una crisi che, però, l'ha portato a ripartire, anche con la produzione: «Perché non mi bastava più solo suonare, ma volevo realizzare qualcosa secondo il mio gusto».
Tra una puntata e l'altra oltre i confini del suo Paese, oggi è resident ad un popolare party di Bruxelles, al Fuse. Ama la psicologia (e chissà che non se ne serva anche per stregare il popolo della notte) e non disdegna l'astrologia. Ha rimbalzato a lungo nelle notti romane e partenopee, lasciando il segno ovunque andasse: Lola Matteucci si forma con gli Angels of Love, una crew degli anni Novanta che nella house music sapeva il fatto suo. Dopo essere approdata definitivamente nella Capitale, crea un sul progetto, il Dope Show, che richiamerà il popolo degli after (e di cui affiderà la residency a Mac Scoppetta). Dopo frequenti passaggi tra Ibiza e Berlino decide di fermarsi, nel 2007, salvo poi riprendere come resident, nel 2013, per Butter. Nella Capitale è ospite di party come Rebel, Amigdala, L-Ektrica e Rashomon.
© RIPRODUZIONE RISERVATA