«Il numero di casi continua a crescere - si legge - sebbene in modo più graduale». Come sempre, i più colpiti sono i bimbi da 0 a 4 anni: in questa fascia d'età l'incidenza è pari a 11,14 casi per mille assistiti, a fronte di un'incidenza generale di 3,72 casi per mille (era di 3,38/mille nel report precedente).
Fra i bambini da 5 a 14 anni l'incidenza è di 4,37 casi per mille assistiti, dai 15 ai 64 anni è di 3,65 per mille e fra i 65enni o più di 1,81/mille. Provincia autonoma di Trento, Umbria, Abruzzo e Sicilia sono le regioni più bersagliate dai virus (sopra i 5 casi per mille assistiti), anche se «l'incidenza osservata in alcune regioni - si precisa nel rapporto - è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati».
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