Riccardo De Palo
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di Riccardo De Palo

Karin Slaughter, regina del thriller: «Così nascondiamo il nostro lato oscuro»

Karin Slaughter, regina del thriller: «Così nascondiamo il nostro lato oscuro»
di Riccardo De Palo
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Giovedì 27 Dicembre 2018, 19:10
Karin Slaughter è una scrittrice di Atlanta, rinomata per i suoi thriller che hanno venduto, nel mondo, 35 milioni di copie. Tradotta in 37 lingue, classe 1971, ha pubblicato da poco in Italia il suo ultimo romanzo, "Frammenti di lei": un noir dalla trama serrata, il disperato viaggio di una donna alla ricerca di sé. Protagonista del libro è Andrea, una giovane perdente (un po' come "La ragazza del treno") che lascia New York e torna in provincia per scoprire che sua madre, Laura, nasconde dei segreti, non è la persona che pensava di conoscere. Quando la vede uccidere un aggressore in un locale pubblico per difendersi, la sua vita cambierà per sempre.

Il romanzo si divide in due piani temporali: il passato e il presente. I fatti inconfessabili avvenuti nel 1986 e la realtà di oggi. «La protagonista - spiega l'autrice - era così disperatamente alla ricerca di qualcuno che le desse conferme, che si sarebbe data a chiunque gliele avesse fornite». Di qui, il suo amore per un terrorista, Nick, che ricorda per molti versi Charles Manson, allo stesso modo «un assassino narcisista e probabilmente psicopatico».

Lei (come il suo compagno criminale) pensa che il miglior mondo di cambiare il mondo sia distruggerlo. «Sa che dentro di lei si cela una persona che può fare cose malvagie, e tutto ciò che fa è eliminare ogni possibilità di trovarsi in tentazione». Per questo, «quando si accorge di essere innamorata del marito», opta per il divorzio: «Si accorge che donarsi a qualcuno è una possibilità che deve essere tolta di mezzo».

Molti di noi celano un'identità segreta? «Credo che ognuno di noi nasconda delle parti di sé, lo fanno soprattutto i genitori - dice l'autrice - mio padre si è comportato in maniera differente con le mie sorelle. Quando sono venuta al mondo, era già maturo, e piuttosto benestante; ma per loro, è stata molto più dura: l'obiettivo principale era procurarsi cibo, vestiti, una casa. Credo che i genitori restino degli sconosciuti, per i loro figli, che a loro volta spesso mostrano disinteresse nei loro confronti».

La storia di "Frammenti di lei" ricorda quella di Patricia Hearst, l'ereditiera che, rapita da un gruppo criminale, cominciò a sua volta a rapinare banche dopo essere stata sottoposta a un vero e proprio lavaggio del cervello da parte dei suoi aguzzini. «È una storia così avvincente - dice la scrittrice di Atlanta - e che ha avuto un certo effetto mentre scrivevo il mio romanzo; così come il caso di Manson, quello del massacro di Jonestown - tutte queste persone che hanno rinunciato alla propria autonomia per quelle che si sono rivelate della cause nefaste». L'intento dell'autrice era «cercare di capire che cosa si prova quando ci si trova sotto l'influenza di qualcuno, fino al punto di arrivare a commettere un crimine». Ci vuole «molto carisma per arrivare a manipolare così tanti esseri umani, per riuscire a possedere un simile potere».

Il personaggio di Andy e quello di Rachel de "La ragazza del treno" sono «molto diversi»; ma si tratta, allo stesso modo, di un romanzo di formazione. La trentunenne Andy si ritrova «in bilico sul precipizio dell'età adulta», incapace di compiere il balzo decisivo e priva di qualsiasi aiuto per prendere una decisione.

La musica, nel romanzo, ha un ruolo importante. "Love Me Two Times" dei Doors diventa il sottofondo di una storia d'amore; "Confortably Numb" dei Pink Floyd accompagna l'abuso di droghe di un altro personaggio. «La sfida - dice Slaughter - è riuscire a usare la musica per far partire la storia, per far andare avanti la trama».
C'è sempre qualcosa di autobiografico nei romanzi, e Frammenti di lei non fa eccezione. «Ognuno dei miei personaggi ha qualche aspetto di me. Quelle belle ragazze e La figlia modello sono storie di sorelle; e io sono la più giovane di tre. Ma anche il personaggio di Will Trent mi assomiglia per il suo amore per le auto. Sara Linton, come me, usa il Mac. Ambiento molti lavori in Georgia, dove vivo, e le mie esperienze finiscono inevitabilmente sulla carta».

L'autrice non pronuncia mai il nome di Donald Trump, ma ammette che, «se una delle grandi qualità dell'America è che chiunque può candidarsi alla presidenza e, quindi, governare il Paese», c'è anche un «lato oscuro», la possibilità che un candidato «realmente egoista, corrotto o incompetente», possa essere eletto. Sì, è vero, Frammenti di lei racconta un'America in cui anche un malvagio può andare il potere. «Ma io ho speranza - sottolinea - io credo nella Costituzione. Credo che a ogni ritirata corrisponda un'espansione, e nei prossimi anni potremo definirci in una maniera più positiva».

Il prossimo lavoro della scrittrice di Atlanta, che ama tutti i romanzi di Kate Atkinson, ma anche di Lee Child e Don Winslow, sarà «un altro libro della serie Will Trent & Sara Linton». Nessuno spoiler, ma si più anticipare che «la famiglia di Sara tornerà in pista».
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