Nicola Piovani, Gazzè, Allevi, Mario Biondi, Dean Bowman: un Natale a tutta musica

Max Gazzè
di Fabrizio Zampa
22 Minuti di Lettura
Lunedì 24 Dicembre 2018, 01:07

LUNEDI’ 24 DICEMBRE
 
 
Christmas in jazz/Salis & Fassi live all’Alexanderplatz

E’ un bel quartetto quello che vede fianco a fianco il fisarmonicista Antonello Salis, il pianista Riccardo Fassi, il bassista Steve Cantarano e il batterista Pietro Iodice rileggere in versione jazz le più famose e celebrate canzoni di Natale, come “Silent Night”, “Jingle Bells” o “White Christmas”, che la formazione sviluppa in un modo molto originale e creativo. In scaletta anche diverse composizioni originali dei quattro musicisti.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 

 

 
MARTEDI’ 25 DICEMBRE
 
 
Black Music/Al Trastevere la World Spirit Orchestra

La World Spirit Orchesta, formazione di voci e strumenti nata alla Casa del Jazz nel 2011 e diretta dal pianista e vocalist Mario Donatone e dalla vocalist Gio' Bosco, presenta “Black History”, concerto che ripercorre tutta la storia della black music del secolo scorso, dai suoni delle orchestre di Harlem al soul che dagli anni '60 esplora l'emozione, la bellezza, la forza e l'ironia del popolo nero. E’ un racconto teatrale e musicale, una rappresentazione innovativa realizzata con la regia di Emiliano Luccisano e gli arrangiamenti di Riccardo Biseo e Mario Donatone. “Black History” è un percorso eclettico e spirituale che parte dal gospel dei Golden Gate Quartet per raggiungere le grandi orchestre di Count Basie e Duke Ellington, passando per gli Staple Singers, Bessie Smith, Billie Holiday, Nina Simone, Aretha Franklin, Ornette Coleman fino alle influenze con la musica bianca che vanno da Randy Newman fino ai Procol Harum.    
La vicenda ha come protagonisti un vecchio e storico club in decadenza, il suo pittoresco proprietario, un gruppo di avventori casuali, un prete stravagante e una grande orchestra di voci e strumenti che suonano rievocando epoche passate e scatenando emozioni attuali, e il loro folle viaggio parte dai fantasmi delle navi colonialiste per giungere alla surreale modernità di un locale sospeso nello spazio e nel tempo. I varii personaggi parlano di musica sacra e profana, mentre scorrono i quadri viventi di un coro e di un’orchestra che esprimono con voci, suoni e costumi il senso di una grande storia. La formazione guidata da Donatone vede Riccardo Biseo al pianoforte, le voci di Gio' Bosco, Sonia Cannizzo, Isabella Del Principe e Luna Whibbe, Angelo Cascarano (chitarra, basso, voce), Andrea Mercadante (tastiere, voce) e Roberto Ferrante (batteria, armonica, voce).
Teatro Trastevere, via Jacopa de' Settesoli 3, da oggi a domenica, ore 21
 
 
Gospel/Al Parco il New Direction Tennessee Choir

Dal 1997, anno in cui è stato fondato da Travis Bryan, il New Direction Tennessee State Gospel Choir ha fatto tanta strada: può considerarsi uno dei primi cori nel suo genere riconosciuto a livello internazionale, e oggi sbarca al Roma Gospel Festival. Diretto da Justin Butler e composto da giovani musicisti laureati presso la Tennessee State University e da solisti di altissimo livello che vengono da altri ambienti musicali, schiera un totale di 35 artisti che si muovono fra gospel contemporaneo e tradizionale, canti di Chiesa, spiritual e inni in stile classico.
Parco della Musica, Sala Sinopoli, ore 18
 
 
Musica/Al Fonclea Natale soul con Gina e Daniele

Un Natale con gli Heart & Soul, quartetto vocale nato nel 1996 a Roma e formato da Gina Fabiani e Simona Spadaccia (voci) e Daniele Bazzani e Stefano Ciuffi (chitarre e voci). Il principale prodotto del gruppo sono gli arrangiamenti originali di classici che vanno dal soul al gospel e a brani di Beatles, Beach Boys, Manhattan Transfer, Rockapella e molti altri.
Fonclea, via Crescenzio 82a, ore 21
 
 
MERCOLEDI’ 26 DICEMBRE
 
 
Concerti/Con Nicola Piovani tutti i pericoli della musica

«La musica è pericolosa, è pericolosa come lo sono le cose belle quando hanno a che fare con l'indicibile, come quel senso di spaesamento che ti coglie negli amori adolescenziali»: è la frase che tanti anni fa Federico Fellini disse a Nicola Piovani, quell’allora giovane compositore (adesso ha 72 anni) che ha scritto per i suoi film e per quelli di tanti altri registi, da Nanni Moretti a Luigi Magni, dai Taviani a Mario Monicelli, Giuseppe Tornatore, Roberto Benigni. E “La musica è pericolosa” è il titolo del viaggio in note che Nicola ha già proposto in tante performance la cui ultima versione va in scena da stasera a domenica al Parco della Musica. E’ un appuntamento nel quale il musicista racconta al pubblico il senso dei frastagliati percorsi che l’hanno portato a fiancheggiare il lavoro di artisti come quelli appena citati ma anche Fabrizio De Andrè, Fiorella Mannoia, Giusy Ferreri, Gigi Proietti, Noa, Giorgia, Gianni Morandi, Tosca, Jovanotti, Francesco De Gregori. Dite un artista, e nella sua carriera c’è qualche pezzo firmato da Piovani.
Inutile ricordare che il concerto che vi aspetta per tutte le feste propone brani che sono nella memoria di tutti, che gli hanno fruttato un Oscar per “La vita è bella”, una dozzina di David di Donatello e tanti altri riconoscimenti. Li ascolterete uno dopo l’altro, in un andirivieni di composizioni teatralmente inedite e nuove versioni di musiche più note, opportunamente riarrangiate per l’occasione. Con lui, come sempre al pianoforte, c’è una ricca formazione: Marina Cesari (al sax e al clarinetto), Pasquale Filastò (violoncello e chitarra), Ivan Gambini (batteria e percussioni), Marco Loddo (contrabbasso) e Rossano Baldini (tastiere e fisarmonica).
Parco della Musica, Sala Petrassi, oggi ore 18, da domani a sabato ore 21, domenica ore 11 e ore 18
 
 
Musica/Giovanni Allevi, al Parco con “Equilibrium”

«Ho sempre cercato l’equilibrio, ma il meglio di me l’ho dato quando l’ho perso»: con queste parole Giovanni Allevi, marchigiano di Ascoli, 49 anni, pianista, direttore d’orchestra e compositore che ha dato un nuovo ruolo al pianoforte mescolando in modo creativo e intelligente classica, pop, rock e jazz, spiega la nascita del suo ultimo e  doppio album ”Equilibrium”, che ha scritto «su un’isola dell’Atlantico, dove sono andato in esilio per ritrovare proprio il mio equilibrio dopo un periodo di grande stress», e che mercoledì propone con 13 archi dell’Orchestra Sinfonica Italiana. Nei suoi album e nelle sue performance live rielabora la tradizione classica europea aprendo alle nuove tendenze pop e contemporanee, ed è un abilissimo solista e autore che mescola ogni stile e ogni tendenza con una naturale disinvoltura.
Nella musica di Allevi, che lui definisce ”classica contemporanea”, si incontrano e scontrano ancora una volta le sue due anime, quella accademica e quella rock.
Dopo essersi laureato con lode in filosofia e diplomato al Conservatorio Morlacchi di Perugia, Allevi si è fatto le ossa suonando il piano durante il servizio militare con la Banda Musicale dell’Esercito (fece nel 1991 un tour nel quale suonava la “Rapsodia in blu” di George Gershwin e il “Concerto di Varsavia” di Richard Addinsell), è andato avanti proponendo le sue composizioni e brani di Chopin, Ravel, Bach e Beethoven, ha frequentato corsi di bio-musica e musicoterapia, nel ’96 ha musicato la tragedia “Le Troiane” di Euripide (gli ha fruttato un premio al festival del Dramma Antico di Siracusa) e un anno dopo ha vinto le selezioni internazionali per giovani concertisti al teatro San Filippo di Torino. Insomma ne ha fatte di tutti i colori, e ha anche trovato il tempo di sposarsi con Nada Bernardo e avere due figli, Leonardo e Giorgio. Con successi in mezzo globo e tre quarti di milione di dischi venduti, Allevi sostiene che «attraverso la musica vedo il mondo con gli occhi di un bambino, la cosa mi rende felice e sembra che faccia lo stesso effetto al pubblico». Anche se già lo conoscete sarà emozionante sentirlo, perché lui è davvero un musicista speciale, soprattutto dal vivo.
Parco della Musica, sala Santa Cecilia, ore 18
 
 
Jazz/Luca Velotti, il sax di Conte in quartetto

Sassofonista, clarinettista e compositore, Luca Velotti fa parte da qualcosa come un quarto di secolo della band di Paolo Conte, ma si diverte a proporre il suo jazz classico, da quello delle pigre atmosfere di New Orleans a quello delle notti newyorkesi, dal blues di Chicago alle suggestioni caraibiche e sudamericane di choro ed habanera, dalle grandi melodie americane al groove di brani di varie provenienze, ed è anche bravissimo a farlo. E’ in quartetto con Michele Ariodante (chitarra a 7 corde e voce), Gerardo Bartoccini al contrabbasso e Carlo Battisti alla batteria.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 18
 
 
Blues/Just One Night al Big Mama

La band dei Just One Night, che prende il nome dallo storico album di Eric Clapton pubblicato nel 1980, torna al club di Trastevere per riproporre il materiale di quel doppio e indimenticabile cd, con brani come “Tulsa Time”, “After Midnight”, “Setting Me Up”, “Cocaine”, “Wonderful Tonight”, “Rambling On My Mind” e così via. Il tipico english sound del gruppo viene soprattutto dal bassista Mick Brill e dal chitarrista George Sims, due musicisti britannici ormai romani d’adozione (dopo quasi mezzo secolo passato nella nostra città), al cui fianco suonano il chitarrista Marco Pollicino Magnani, il tastierista Marco Quagliozzi e il batterista Piero Pierantozzi.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Gospel/Laura Wilson & Nù Movement al Parco

Arriva per la prima volta in Italia la vocalist Laura Wilson con il suo  Nù Movement, ospite del Roma Gospel Festival: toni robusti e ritmi sonori più marcatamente soul made in Usa sono gli ingredienti che fanno emergere tutta la personalità di Laura (che ha doti vocali assai notevoli) e del suoi compagni di palco. Il coro è meno devoto alle regole del gospel romantico e più incline alla moderna spiritualità, che si manifesta con ritmi e ballate ricche di groove. Sono in dodici e tre di loro provvedono alla sezione ritmica.
Parco della Musica, Sala Sinopoli, ore 18
 
 
Blues/Jam session al Charity Cafè

Jam session all’insegna del blues, stasera al club romano, coordinata dalla band Taxi Blues, ovvero il vocalist Angelo Auciello, il pianista e organista Emiliano Guidi, il contrabbassista Luca Amici  e il batterista Mario Damico. Come sempre, tutti i musicisti ospiti del locale sono invitati a salire sul palco e partecipare.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
GIOVEDI’ 27 DICEMBRE
 
 
Musica/Mario Biondi in tour con Quintorigo, Malaman, Greco e Peterson

E’ una superband quella che accompagna il vocalist catanese Mario Biondi nel suo nuovo tour: al suo fianco ci sono il gruppo dei Quintorigo (il violinista Andrea Costa, il violoncellista Gionata Costa, il vocalist Alessio Velliscig, il contrabbassista Stefano Ricci e il sassofonista Valentino Bianchi: avevano già fatto con lui UmbriaJazz e da quella collaborazione era nato il brano “I Wanna be Free, che Mario aveva nel cassetto da un paio d’anni), il contrabbassista Federico Malaman (già partner di band come i Dirotta su Cuba e Elio e le Storie Tese), il tastierista e mago dell’elettronica Massimo Greco e il batterista californiano Tosh Peterson (ha solo diciassette anni ma tanta energia).
«Alla base di tutto quello che faccio – ha sempre detto Biondi - c’è una grossa condivisione con i musicisti. La mia forza è lavorare insieme con loro: vedo un brano, lo penso, lo condivido, lo confronto. Ho sempre fatto così, l’energia viene da un rapporto molto paritario, e fra noi basta uno sguardo per capirci. Insomma, faccio all’americana: giro, lavoro, suono». Anche stavolta, con la sua voce black, roca, calda e profonda che si muove fra soul, jazz, rhythm & blues e funk, ha fatto così. «L’idea era quella di rinnovare e potenziare un repertorio consolidato e fonderlo con novità piene di colori e di sound accattivanti», spiega, e anche in questa ultima avventura ha colpito l’obiettivo.
Parco della Musica, Sala Santa Cecilia, ore 21
 
 
Gospel/Harlem Gospel Choir, tre serate al Parco

Al Roma Gospel Festival ritorna una delle formazioni più famose nel mondo, cioè l’Harlem Gospel Choir, che riunisce nove delle più belle voci delle chiese nere di Harlem e New York e gira il globo condividendo con il pubblico la gioia nella fede e raccogliendo fondi da devolvere in opere di bene. Fondato nel 1986 da Allen Bailey per le celebrazioni in onore di Martin Luther King, ha collaborato con tutti (dagli U2, che l’hanno ribattezzato “Angels in Harlem”, a Michael Jackson, Prince, Diana Ross, Simple Minds, Sinead O’Connor, The Chieftains, Live, i Gorillaz. ...) e ha cantato per tutti (da Nelson Mandela a Giovanni Paolo II, Paul McCartney, Barack Obama, Elton John...). Se non l’avete mai sentito (ma anche se già lo conoscete) vale la pena di non perdere il triplo appuntamento. Provate ad ascoltare, fatto da loro, un evergreen come “Oh Happy Day”, e non potrete fare a meno di trovarlo nuovissimo e di accompagnarlo battendo il tempo con le mani e con i piedi.
Parco della Musica, Sala Sinopoli, stasera e domani ore 21, domenica ore 17.30 e ore 21
 
 
Jazz/Giannini, Bintzios, Chiarofonte Jazz Trio

E’ il trio formato dal chitarrista Luca Giannini, dal contrabbassista Alessandro Bintzios e dal batterista Federico Chiarofonte, nato un anno fa all’interno del Conservatorio di Santa Cecilia, a dare il via alla serata che poi diventerà una jam session alla quale tutti gli ospiti del club sono invitati a partecipare. La band si ispira all’improvvisazione della tradizione jazzistica degli anni ’50 e ’60, unita al sound moderno tipico del guitar trio.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Jazz/Tankio Band Quintet plays Zappa all’Alex

Un quintetto figlio della Tankio Band del pianista Riccardo Fassi rende omaggio al grande Frank Zappa pochi giorni dopo il suo compleanno (era nato a Baltimora il 21 dicembre 1940) presentando i brani dell’album  “Riccardo Fassi Tankio Band Plays Zappa- The Return Of Fat Chicken”, uscito nel 2017. Con lui suonano Torquato Sdrucia al sax baritono e soprano, Pierpaolo Bisogno al vibrafono, Steve Cantarano al contrabbasso e Pietro Iodice alla batteria.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 22
 
 
Rock/Peggy Sue negli anni ’40 e ‘50

“Bevo solo rock’n’roll” è la serata diretta da Lalla Hop che il giovedì propone musica vintage all'insegna del rock'n’roll.
Stasera il live è con Peggy Sue & The Dynamites, ovvero la vocalist Valentina Cesetti, il chitarrista Riccardo Schiavello, il contrabbassista Roberto Battilocchi e il batterista Antony Manzi. La band nata nel 2013 ripropone gli hit degli anni '50 e '60, da Wanda Jackson a Brenda Lee, Little Richard e altre star dell'epoca, oltre a una serie di successi rivisitati in chiave d’epoca soprattutto per far ballare e divertire il pubblico.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Jazz/Valeria Rinaldi in concerto al Charity

Per gli appuntamenti della serie Jazz Voice stasera c’è “Sometimes I’m Happy”, live della vocalist Valeria Rinaldi, il cui obiettivo è semplice: sottolineare le sfumature e raccontare la bellezza dei passaggi musicali in un progetto che parte dalla tradizione e arriva fino ai giorni nostri. E’ in trio con il pianista Leonardo Borghi e il contrabbassista Stefano Nunzi.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Blues/Fulvio Tomaino torna al Big Mama

Il vocalist Fulvio Tomaino è uno dei migliori cantanti di black music sulla piazza: la rivista americana “Living Blues” lo ha eletto nel 2003 e nel 2004 come il miglior cantante europeo, e nella sua carriera ha collaborato con tanti artisti, dal vocalist Bobby Kimball dei Toto a Hiram Bullock, Frank McComb, Mario Biondi, Fabio Concato, Ron, José Feliciano. Ha una voce potente e raffinata e una tecnica vocale che lo ha portato a fondare l’Accademia La Voce. Offre un repertorio di black music e rock made in Usa, con brani di Steve Wonder, Huey Lewis, Michael McDonald, John Hiatt, Neville Brothers, Tower of Power, Bill Whiters, Doobie Brothers, Hall & Oates e tanti altri. Al suo fianco ci sono Luca Casagrande alla chitarra, Jacopo Carlini alle tastiere, Francesco Puglisi al contrabbasso, Luca Trolli alla batteria e la voce di Nicola Gargaglia.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
VENERDI’ 28 DICEMBRE
 
 
Cantautori/Tre serate con Max Gazzè, Adamo e Eva

E’ un periodo di ventennali, questo, e il discorso vale per un musicista coi fiocchi come Max Gazzè, che vent’anni fa, nel lontano 1998, incise un album nel quale raccontava la prima favola della storia, appunto “La Favola di Adamo ed Eva”, nella quale era accompagnato da un basso (era lui che lo suonava, e continua a farlo) che scandiva, come un metronomo perfetto, un tempo preciso e inesorabile. Ora, a distanza di due decenni, arriva “La favola di Adamo ed Eva Tour”, che farà rivivere in Europa, con tre soli concerti italiani, il compleanno di un album che fu una svolta per la carriera di Max e portò alla musica made in Italy uno dei lavori pop più amati e sperimentali, fatto di testi ironici, surreali e poetici e di suoni a tratti avveniristici.
Per questo tour Max sarà accompagnato dalla sua band storica, e riproporrà esattamente la scaletta di quel disco, riprendendo il suo contrabbasso dopo i concerti sinfonici di “Alchemaya Tour” della scorsa estate. Per essere più esatti i tre appuntamenti romani offriranno un live di 3 ore diviso in due parti: la prima dedicata ai brani di “La Favola di Adamo ed Eva” e la seconda ai maggiori successi del suo repertorio. Con lui la sua storica band, quella che lo segue da sempre: Giorgio Baldi alle chitarre, Clemente Ferrari alle tastiere, Max De Domenico agli strumenti a fiato e Cristiano Micalizzi alla batteria. Se siete troppo giovani per ricordare quello splendido disco è l’occasione ideale per rifarvi le orecchie.
Parco della Musica, Sala Santa Cecilia, stasera, domani e domenica ore 21
 
 
Cantautori/Emilio Stella, nuovo album al Monk

Emilo Stella, cantautore romano noto sulla scena indipendente per i suoi brani sociali e ironici (parla di case popolari, di vita in cantiere, di strade fatte per andare al lavoro, per raggiungere un sogno o per andare semplicemente al mare) presenta il suo nuovo album “Suonato”, uscito da un paio di mesi e anticipato dal singolo “Attenti al cool”. Il suo è un viaggio musicale che parte dalla periferia e osserva il mondo in tutte le sue contraddizioni, per far riflettere ma anche e soprattutto divertire. Ha vinto parecchi premi, ha cantato con Simone Cristicchi, Mannarino, Piotta, Il Muro del Canto, collabora con  il poeta urbano Er Pinto. Un personaggio saporito, tutto da scoprire.
Monk Club, via Giuseppe Mirri 35, ore 22
 
 
Soul/Lucy Blues Band, Experience al Big Mama

"A Soul Experience" è un percorso nella soul music alle origini a oggi, da Aretha Franklin, Stevie Wonder e Otis Redding a Lenny Kravitz, Randy Crawford, Chaka Khan: lo propone la Soul Band della vocalist Lucy Campeti, con Gianni Aquilino alle tastiere, Bruno Marinucci alla chitarra, Mimmo Catanzariti al basso e Stefano Marazzi alla batteria.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Jazz/Al Charity il meglio dell’ultima grande era

"Music from the Late 60's", musica dagli ultimi anni Sessanta: un tributo all'ultima grande era del jazz, il postbop, con standard della tradizione americana, brani originali e uno sguardo verso il futuro: è la proposta del trio formato dal pianista Roberto Tarenzi, dal contrabbassista Matteo Bortone e dal batterista Enrico Morello.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/Red Pellini Gang al Gregory’s

Il favoloso sound del jazz bianco dei roaring twenties viene riproposto dal sassofonista Red Pellini e dalla sua Gang, formazione che s’ispira a quella del leggendario cornettista Bix Beiderbecke, caratterizzata dalla presenza del gigantesco sax basso e anche famosa, all’epoca, per aver coperto nella New York di Al Capone una sparatoria tra due band rivali suonando un brano velocissimo, "China Boy". Il repertorio è quello del dixieland e del New Orleans sound, con gli arrangimenti originali di Red Pellini, e con lui suonano Michael Supnick (tromba e voce), Pino Clementi (sax alto), Torquato Sdrucia (sax tenore e soprano), Giancarlo Colangelo (sax basso), Alessio Magliari (pianoforte) e Carlo Battisti (batteria),
Gregory’s, via Gregoriana 54a, ore 21
 
 
Jazz/The Scoop Band al Cotton Club

E’ sempre attivissima The Scoop Jazz Band, orchestra nata nel 2010 da un gruppo di giornalisti e musicisti uniti dalla passione per il jazz, la bossanova, il blues & dintorni, che propone un misto di successi del repertorio jazzistico e di classici del blues, del Brasile e dello swing. La trovate stasera al Cotton, e ne fanno parte Stefano Abitante (voce),  Sebastiano Forti (sax e clarinetto), Romano Petruzzi (sax), Dino Pesole (chitarra), Antonio Troise (tastiere), Stefano Sofi (percussioni), Antonello Mango (contrabbasso), Guido Cascone (batteria) e le voci di Donatella Cambuli e Massimo Leoni. Divertente e piena di sorprese, la band ogni tanto si modifica, ma la base resta più o meno la stessa.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Soul/Giulio Todrani, Alan Soul all’Arciluto

«Il soul è una missione, una fede, una regola di vita da non tradire mai, e noi rispettiamo questa legge non scritta», dicono Giulio Todrani, meglio noto come Alan Soul, e la sua band. Sono live stasera con un ricco repertorio di brani che si muovono fra soul e jazz, e con Giulio suonano Ferruccio Corsi al sax contralto, Santi Scarcella al pianoforte, Flavia Ostini al contrabbasso e Ermanno Marcangeli alla batteria.  Alle 20.30 al Salotto Musicale c’è "Corde InCanto", musica spagnola con Silvia Mirarchi, soprano, e Luca Rinaldo Villani, chitarra.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, dalle ore 20.30
 
 
Revival/Seneca Sound in concerto al Fonclea

«Ex compagni di liceo follemente riuniti dopo 20 anni per amore della musica, di ciò che erano e sono ancora: ‘na manica de scappati de casa, de sognatori»: si definisce così la Seneca Sound Machine Band, foltissimo gruppo di scena stasera. Sono tanti: Antonio Oliva, batteria e ideatore del progetto, i chitarristi Alessandro Mastrangelo e David Qwistgaard, il contrabbassista Daniele Piergianni, il sassofonista Pierfrancesco Cacace, il tastierista Gianluca Baccarini, le voci di Paolo Desideri, Cristina Consalvi, Alessandra Caiani e Francesca Ibba. Sono divertenti e hanno in repertorio tanti hit d’annata da recuperare e far rivivere.
Fonclea, via Crescenzio 82a, ore 21
 
 
SABATO 29 DICEMBRE
 
 
Jazz/Dean Bowman, voce magica da New York

Dean Bowman è uno dei vocalist più dotati della scena afroamericana contemporanea, una vera star della downtown newyorkese: con trent’anni di carriera alle spalle (ha fatto parte degli Screaming Headless Torsos, una splendida band che mescolava rock, jazz, hip-hop, funk, soul, rhythm & blues, reggae…), già partner di musicisti come John Scofield (con lui ha fatto un tour tributo a Ray Charles), Don Byron, David Gilmour, Lester Bowie, Uri Caine, Jane Bunnet, Stanley Cowell, Elliott Sharp, M’Shell Ndege Ocello, Charlie Hunter e tanti altri, è cresciuto con il gospel dei predicatori americani del New Jersey e di New York, si è sempre mosso nella politica (è un membro di vecchia data della Black Rock Coalition), l’hanno definito “il cantante con l’anima di un rocker” e “il nuovo Demetrio Stratos”, mentre per Madonna la sua “è la voce di un Dio”. Dean è capace di tutto, dallo scat ai falsetti, dal rap alle diplofonie, sforna dinamiche da capogiro ed è in concerto con il fedele partner Andrea De Luca (chitarre e lap steel), il contrabbassista Mauro Arduini e il batterista Jacopo Coretti. Nella prima parte propone gospel e dintorni, nella seconda rende omaggio a James Brown e a Ray Charles.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21 e ore 23.30
 
 
Jazz/La Corvini Young Art Ensemble alla Casa

La Young Art Jazz Ensemble è una big band nata nell’ottobre scorso da un’idea di Mario Corvini: ha un format progettuale simile alla New Talents Jazz Orchestra ed è un laboratorio orchestrale giovanile con età media di 21 anni, costituito da talenti e con l’obiettivo di avviare i giovani strumentisti alla specializzazione e all’attività professionale. Ha un intenso carattere formativo nel quale si affrontano stili orchestrali attraverso lo studio delle varie epoche, dagli anni 20 del secolo scorso a oggi affrontando anche la conduction estemporanea e l’improvvisazione. La YAJE è formata da 5 sassofoni, 5 trombe, 4 tromboni, chitarra, pianoforte, contrabbasso e batteria, e stasera propone un tributo a Frank Sinatra con la voce di Riccardo Mei, mentre domani offre brani che vanno da Duke Ellington a Count Basie e a Thad Jones.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, stasera e domani, ore 21
 
 
Rock/Lorenzo Kruger con i brani dei Nobraino

Il vocalist dei Nobraino, Lorenzo Kruger, torna in tour e con il suo spettacolo per pianoforte e voce propone le canzoni più belle scritte in questi anni per la band con la quale ha fatto più di mille concerti, sei album e tante performance diventate famose per essere sempre un po' fuori dagli schemi, provocatorie e divertenti. Da mesi porta in tutta Italia questo concerto, nel quale esegue le sue canzoni in un recital imprevedibile: da “Bifolco” a “Film Muto”, “Record del Mondo”, “Tradimento”, “Cani e Porci” e così via. Qualcuno dice che «le canzoni sono come le persone, se sono belle stanno bene con qualsiasi vestito», e lui ribatte «figuriamoci con l'eleganza di un pianoforte e della mia voce».
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 22
 
 
Blues/Con la band di Francesca il sound di New Orleans

La Gypsy Blues Band guidata dalla vocalist e chitarrista Francesca De Fazi nasce nel 2013 per l’album "Roman Blues Woman", registrato dalla leader proprio a New Orleans con la band dell’armonicista statunitense Andy J Forest. La formazione si è subito trasformata nella tipica street band della Louisiana, il cui sound fruga nelle atmosfere del delta blues fuse con le armonie della sezione di fiati. Su questa “jambalaya” di suoni Francesca, oltre a cantare, racconta storie di Voodoo Woman e Mardi Gras Indians, tra carnevale e blues. Con lei suonano Angelo Olivieri (tromba), Eric Daniel (sax), Roberto Paggio (tastiere), Ivano Sebastianelli (basso) e Riccardo Colasante (batteria).
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22.30
 
 
Rock/Riding Sixties, Beatles contro Stones

Una performance dei Riding Sixties è una via di mezzo fra una divertente festa e una lezione-concerto. Sono due epoche che s'incontrano in una formazione sulla breccia da parecchi anni e che annovera dai “vecchi” testimoni d’epoca come Pietro Maria Tirabassi, voce e chitarra, e Enzo Civitareale, batteria e voce (nel 1970 suonava con i mitici Corvi) ai più giovani Marco Bertogna (basso e voce), Simone Rauso (chitarra e voce) e Alberto Bolli (pianoforte e voce). Stasera propongono una sorta di battaglia a tutto beat fra i migliori brani dei Beatles e dei Rolling Stones.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Cantautori/Matteo D’Incà, l’album di debutto al Monk

“Qualcosa di gentile” è il titolo dell’album di debutto di Matteo D’Incà, cantautore, chitarrista e musicista che viene da Belluno per presentare «un’operetta esotica ed esoterica perfetta per quest’epoca malsana». Presenta il disco insieme al suo sestetto, ovvero Susanna Sallemi al piano, Giancarlo Romani alla tromba, Angelo Liberali al sax e flauto, Federico Ciancabilla al contrabbasso e Andrea Ringhio Palmeri alla batteria.
Monk Club, via Giuseppe Mirri 35, ore 22  
 
 
Blues/The Honey Fish Band al Charity

Nel 2010 Honey (all’anagrafe Giorgia Creatura), vocalist di estrazione soul, jazz e funk, e il chitarrista Marc Henri Fish, bluesman della vecchia guardia, si sono incontrati e hanno pensato di fondere due forme d’espressione dello stesso genere musicale arricchendosi l’una con l’altro dei rispettivi background. Dopo il progetto "Ladies in Blues" (omaggio a famose blueswoman come Etta James, Koko Taylor, Diane Schuur, Joanna Connor, Ruthie Foster, Thelma Houston) adesso tocca a un mix di blues elettrico, soul e gospel per uno show dalle sfumature e atmosfere differenti. Al loro fianco suonano il bassista David Pintaldi e il batterista Alessandro Beccati.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Musica/I Karly Ensemble, viaggio nella storia del cinema

L'idea dei Karly Ensemble è di riproporre la dimensione sonora del cinema in un concerto molto orechiabile, con brani rappresentativi di film che hanno accompagnato la storia di più generazioni, dagli anni Settanta a oggi. Con lo slogan “la musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c'è fuori”, sono sul palco in quattro: Carla Karly Costigliola (voce, armonie), Marco Minnucci (chitarra acustica), Andrea Guitta (basso elettrico) e Stefano Arena (percussioni).
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
DOMENICA 30 DICEMBRE
 
 
Rock/I Caltiki live a Na Cosetta


«Immaginate che il Rocky Horror Picture Show sia ambientato sull’isola di Pasqua con i Beach Boys alla regia e la coppia Battisti & Mogol alla direzione della fotografia, e forse potete farvi un’idea del nostro concerto show»: così i Caltiki, ovvero il cantautore romano Tommaso Di Giulio, il chitarrista Giulio Filippini e il batterista Marco Montesano presentano lo spettacolo che offrono stasera. Già autore di due album, “Per fortuna dormo poco" e "L’ora solare", Di Giulio ha aperto i concerti di Franco Battiato, Max Gazzè, Marta Sui Tubi, Mario Venuti, Irene Grandi, Marlene Kuntz, Alessandro Mannarino e Dente. La band si muove fra garage, rock, surf, beat psichedelico, è unita dall’amore per gli anni '50 americani, per la libertà dei '60 inglesi e per la sperimentazione dei '70 italiani e offre brani originali e rivisitazioni spericolate di grandi successi.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 22
 

Jazz/Viaggio nella storia del piano trio all’Elegance

Un viaggio nella storia dei piano trio: lo propongono il pianista Lewis Saccocci, il contrabbassista Marco Zenini e il batterista Francesco De Rubeis, con un repertorio che va dai brani più tradizionali del jazz ai grandi classici e alle atmosfere delle composizioni più recenti.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Soul/Alan Soul al Big Mama, veglione di “Capodalan”

Tornano gli Alanselzer, la band che affianca il vocalist Giulio Todrani nelle sue serate a base di soul, swing e funky. Sono Ferruccio Corsi (sax alto), Mirko Rinaldi (tromba), Alfredo Posillipo (trombone), Muzio Marcellini (piano e tastiere), Claudio Trippa (chitarra), Maurizio Meo  (basso elettrico) e Stefano Parenti (batteria), tutti in gran forma, e com’è ormai tradizione del Big Mama propongono la sera del 30 dicembre il “Capodalan”, vera e propria anticipazione della festa di Capodanno, con tanto di brindisi e cotillon.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 

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