MERCATO
Attacco della Champions. Nulla è perso, il quarto posto va solo ripreso. E sembra quasi che stia aspettando proprio la Lazio: «A parte la Juve, tutti sono in deficit di punti. Questo campionato si chiuderà con quote più basse rispetto alla scorsa stagione, noi dobbiamo solo trovare il giusto filone. La classifica è corta e servono di corsa le vittorie». Forse alla Lazio servirebbe pure un aiuto dal mercato, ma Inzaghi ha capito l’andazzo: «Ho una buona rosa che sta cercando di fare il massimo, dopo queste tre partite ci penseremo a gennaio». Difficilmente interverrà Lotito, così si getta addosso tutte le responsabilità il tecnico: «Io in primis devo far rendere ogni giocatore e la squadra al meglio». Così, dopo lunedì, Simone si è rimboccato le maniche e ha studiato con equilibrio la miglior rivoluzione possibile.
FORMAZIONE
Dopo due giorni di 4-3-2-1, ieri provata a Formello l’alternativa 4-3-1-2 a specchio col Cagliari. Così (salvo ripensamenti di difesa a tre in extremis) cambia poco dietro: Marusic (in ballottaggio con Patric), Acerbi, Radu e Lulic saranno chiamati ad arginare i contropiedi sardi di Sau e Cerri, rilanciati da Maran al posto di Pavoletti. Inzaghi li teme particolarmente dopo aver visto i danni fatti a Roma e Napoli. Un gran lavoro dovrà anche essere realizzato a centrocampo da Parolo e Milinkovic su Ionita e Barella. Perché se pure oggi all’Olimpico non dovesse arrivare il successo per l’ottava volta consecutiva, per Inzaghi potrebbe arrivare invece l’ambulanza. L’allarme (come nel 2008 con Ballardini, 9 gare senza successi) tornerebbe a suonare fortissimo anche per la sua panchina. Altro poi che feste in famiglia, la prossima sfida di Santo Stefano contro il fratello Pippo diventerebbe un’agonia. Invece, tre punti sotto l’albero costruito da Simone oggi sarebbero il più bel regalo prima della vigilia.
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