I bus turistici assediano Roma. La Raggi: «Li denunciamo»

I bus turistici assediano Roma. La Raggi: «Li denunciamo»
di Rosalba Emiliozzi
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Giovedì 20 Dicembre 2018, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 09:02

Le diverse decine di bus turistici che hanno invaso questa mattina piazza Venezia e il Campidoglio, bloccando l'intero centro della Capitale, hanno lasciato le piazze e la viabilità sta tornado alla normalità. La protesta dei pullman è legata al nuovo piano bus del Comune di Roma che entrerà in vigore a gennaio 2019 e che prevede il divieto di ingresso dei pullman in centro. «Vendesi bus e autista, per info rivolgersi alla sindaca Raggi. Causa piano bus 2019», sono i cartelli esposti sui vetri di numerosi torpedoni. La viabilità sta tornando alla normalità dopo mezzogiorno, ma gli organizzatori della protesta hanno espresso l'intenzione di manifestare ancora domani davanti piazza Montecitorio.

La protesta fin dalle prime ore della mattina. Diverse decine i bus turistici dalle 5 di questa mattina hanno letteralmente invaso piazza Venezia, bloccando la piazza e tutte le strade limitrofe. Una protesta annunciata dalle associazioni di categoria già nei giorni scorsi.
 


«È inaccettabile che Roma sia tenuta sotto scacco bus turistici: il centro va subito liberato, sciogliete l'assemblea perchè state paralizzando la città - ha detto il sindaco di Roma Virginia Raggi parlando ad una delegazioni di rappresentanti dei gestori dei bus turistici - È finito il tempo in cui i bus turistici scorazzano per la città». E ha aggiunto: «Queste persone protestano perché abbiamo deciso, dopo decenni di immobilismo, di liberare la città e i cittadini. Dopo due anni di acceso confronto con loro abbiamo approvato un regolamento che, come avviene per tutte le altre grandi città civili d'Europa, limita fortemente la loro presenza nelle piccole strade cittadine», ha continuato. «Abbiamo messo finalmente fine ad un'anomalia del passato fatta anche di tariffe stracciate, traffico in tilt e torpedoni in doppia fila nel centro della Capitale d'Italia. Avevamo preso un impegno con i cittadini e lo stiamo rispettando», ha garantito. «Da gennaio, quindi tra poche settimane, il cuore di Roma sarà off limits per quei bus che pensano di trovarsi in un immenso parcheggio senza regole».
 
 

«Dal 1 gennaio molti di noi saranno disoccupati. Abbiamo già avuto un 10% di cancellazione dei prossimi gruppi organizzati per il 2019 - ha replicato Cinzia Renzi, presidente Assoviaggi Confesercenti che sta partecipando al sit in di protesta contro il nuovo regolamento sui bus turistici - Il problema non investe solo Roma. Perché i grandi tour operatori stanno evitando la “programmazione Italia. L'assessore Meleo e il consigliere Stefano finora non hanno ascoltato le nostre proposte per migliorare il piano bus».

Altra giornata nera, dunque, per la Capitale da tre giorni assediata dalle proteste prima dei conducenti di Ncc, poi dei tassisti e ora dai bus turistici. Lunghe code nel centro storico e traffico a singhiozzo. La protesta è iniziata già questa notte e decine di pattuglie della Polizia Locale di Roma Capitale, anche di gruppi limitrofi al centro, sono state convogliate nell'area di piazza Venezia, a causa della presenza di decine di bus turistici fermi sotto al Campidoglio.

Circa 180 i bus turistici che hanno bloccato da questa mattina piazza Venezia. Autisti e rappresentanti di categoria hanno fatto un un sit in a piazza del Campidoglio. «Abbiamo occupato piazza Venezia in maniera pacifica. Non è vero che è bloccata, gli autobus dell'Atac riescono a passare» ha detto uno dei rappresentanti delle associazioni dei bus turistici. Ma in centro storico è il caos con lunghe code e il traffico in alcuni punti paralizzato. «Chiediamo la sospensione del piano sui bus turistici e l'avvio di un tavolo» hanno ribadito le associazioni di categoria. Qualcuno brucia una bandiera del M5S, poi la mostra fiero. Poi ne bruciano un'altra.  La protesta va avanti fino a mezzogiorno inoltrato quando diversi autisti decidono che può bastare e abbandonano pian piano piazza Venezia. Altri - ma sono pochi - non vogliono andarsene. «Stiamo ancora qui» dicono. Altri propongono di andare a «manifestare sotto palazzo Chigi», ma sono pocchissimi e nessuno li segue. La protesta viene sciolta poco prima di mezzogiorno e mezzo e chiude l'ennesina giornata in ostaggio di ingorghi e caos sulle strade della Capitale.

E domani si ricomincia. «La protesta continua, domani abbiamo intenzione di protestare a piazza Montecitorio», avvisano gli autisti. «Dalla sindaca abbiamo avuto una chiusura totale - annuncia al megafono uno dei componenti della delegazione che ha incontrato Raggi - ora però dobbiamo mantenere la parola e spostare i bus». «Sarà guerra - dicono alcuni - se non non otteniamo nulla blocchiamo la città».

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