Up&Down, quando i sentimenti sono uno spettacolo

Up&Down, quando i sentimenti sono uno spettacolo
di Lucilla Quaglia
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Martedì 18 Dicembre 2018, 09:22 - Ultimo aggiornamento: 09:45

Raccontare la normalità con chi, solo apparentemente, non è normale. Un tema, quello della disabilità, che presso il cinema di piazza Campo de’ Fiori, malgrado il gelo, catalizzata un gruppo glam sul piccolo red carpet d’ingresso. Occasione: l’evento d’eccezione organizzato da Tiziana Rocca per promuovere ”Up&Down – Un film normale”, di Paolo Ruffini e Francesco Pacini, di cui è anche coproduttrice. Molti gli amici vip presenti in proiezione. Oltre ovviamente ai protagonisti Ruffini e Federico Parlanti, ragazzo down che si definisce assolutamente normale, si affacciano Giacomo Urtis, ex Isola dei famosi, e Christian Marazziti al braccio della sua Marisela Bodan, in maglia a righe bianche e nere.
 

 


Ammiratissimi i biondi capelli e la mini rossa, su maglia nera, dell’attrice Federica Lucaferri, insieme al cantante Edoardo Galletti, con cui collabora. Fanno il loro ingresso i registi Volfango De Biasi, altissimo, e Alessio Rupalti. E poi il produttore Riccardo Di Pasquale. Ed ecco il rapper Piotta in cappellino e spolverino mimetico, salutare il comico Massimo Bagnato, ex Zelig. Raffaello Balzo, visto il freddo polare, sfoggia un candido e caldo cappottone. Total black per Diana Del Bufalo. Prendono posto Barbara Tabita e Sarah Maestri. Tra gli ultimi ad apparire, Kiara Tomaselli, in lunga e ampia tuta di velluto nero.

«Le cose più belle della vita - dice Ruffini - non sono normali. Sempre ammesso che si definisca il concetto di normale. In un momento in cui si pensa più ai social che al sociale, auguro un Natale per pensare a tutto questo. Perché sono persone come Federico a darmi la carica». Applaude l’attrice-ballerina Sara Santostasi. Poi in sala, prima del film, va in scena un saluto del resto del cast, davvero divertente. E arriva il tempo di godersi il docufilm che parla di un gruppo di attori “particolari” che compiono l’impresa di mettere in piedi un grande spettacolo comico per portarlo nei più importanti teatri d’Italia. Il racconto descrive il dietro le quinte dello show: uno straordinario esempio di teatro integrato, visto che la Compagnia Mayor Von Frinzius è composta da oltre novanta attori, metà dei quali disabili. Nonostante la natura comica, l’opera riesce ad essere molto emozionante lasciando spazio alla riflessione sul significato della parola abilità, e su come siano molte le persone disabili alla felicità.
Apprezzamenti tra il pubblico.

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