Carabiniere aggredito a Trastevere, il ministro Trenta gli conferisce un encomio

Carabiniere aggredito a Trastevere, il ministro Trenta gli conferisce un encomio
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Lunedì 17 Dicembre 2018, 16:49 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 18:30

Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha incontrato oggi a Palazzo Baracchini il carabiniere aggredito a Roma e gli ha conferito un encomio solenne: «È stato di una lucidità e di una professionalità straordinarie e ho chiesto al generale Nistri di complimentarsi anche con gli altri due carabinieri intervenuti, valutando di conferire anche a loro un riconoscimento». «I nostri militari sono esposti ogni giorno al pericolo», ha aggiunto il ministro. «Servono maggiori tutele, quando i nostri uomini intervengono, devono sentirsi garantiti e servono pene certe». Quest'anno sono stati feriti 1.517 carabinieri e di questi il 49% ha riportato lesioni con prognosi superiore ai 5 giorni.

La Procura di Roma intanto ha avviagto un'indagine per individuare gli autori dell'aggressione al carabiniere. Un fascicolo, al momento contro ignoti, nel quale presto finirà il video, diventato virale in poche ore sul web, che ha ripreso le fasi della violenza messa in atto da un gruppo di ultras della Lazio nelle ore successiva alla sfida di Europa League tra la squadra biancoceleste e l'Eintracht Francoforte.

Il militare dell'Arma viene preso di mira con lancio di bottiglie e cassonetti perché «reo» di avere difeso un gruppo di turisti tedeschi. Nelle prossime ore un' informativa arriverà al procuratore aggiunto Francesco Caporale che formalmente avvierà il procedimento. Sull'episodio era subito intervenuta il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, annunciando l'encomio in favore del giovane carabiniere esaltando il suo comportamento professionale nonostante la situazione critica in cui si era venuto a trovare. «È stato di una lucidità e di una professionalità straordinarie», aveva commentato il ministro, ricordando poi che «quest'anno sono stati feriti 1.517 carabinieri» e che nei confronti dei responsabili bisogna «cominciare ad essere un pò più duri. Questo essere sicuri che vengano in qualche modo perseguiti e non arrestati e rilasciati dopo poco tempo. Ogni volta che viene attaccato un carabiniere o un poliziotto viene attaccato lo Stato, dobbiamo dare segnale precisi».

 


Nelle immagini - che presto saranno all'attenzione dei magistrati - si vede il carabiniere che viene affrontato da un gruppo di uomini con il viso coperto che avevano «puntato» alcuni turisti tedeschi. «Infame! Vattene a f...!», urla il branco al carabiniere che non perde il controllo della situazione, indietreggia, impugna l'arma ma non lascia partire alcun corpo mentre viene colpito da oggetti, perfino un cassonetto. Per lui i medici hanno disposto una prognosi di sette giorni per trauma cranico.

La vicenda si è consumata nelle ore successive al match di coppa. Nel pomeriggio si erano registrati momenti di tensione quando i supporter tedeschi erano sfilati in centro esplodendo petardi, lanciando rifiuti, saccheggiando un supermercato e tentando di arrivare allo scontro con gli ultras biancocelesti. E dopo la partita, terminata con la sconfitta dei padroni di casa, si è scatenata una sorta di «caccia al tedesco» da parte degli ultras laziali. Una azione violenta scongiurata dalla prontezza di riflessi e dal sangue freddo di questo carabiniere. «Ho difeso persone impaurite, ho fatto solo il mio dovere», ha commentato il militare parlando con i colleghi.

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