Flewid, ecco il magazine che celebra il "gender-fluid"

Alcune copertine del secondo volume di Flewid - "Courage Paradise"
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Domenica 16 Dicembre 2018, 12:21 - Ultimo aggiornamento: 20:41
Flewid torna, con una seconda uscita che sarà "battezzata" ufficialmente mercoledì 19 dicembre alle ore 18.30 al Macro, nel museo di arte contemporanea. Continua, quindi, il progetto editoriale ideato e diretto dalla prima editrice transgender italiana, la creativa Emi Marchionni. Una pubblicazione semestrale che promuove la fluidità di genere, una sfida ambiziosa che si allontana dalle strutture patriarcali e dai confini sociali e culturali. Un vero e proprio magazine che indaga storie e identità diverse e anticonvenzionali, con un progetto incentrato nel mescolare moda e arte per la creazione di un linguaggio visivo alla scoperta delle diversità di genere.

"Vorremmo contribuire a creare una scena che non faccia solo della diversità un ghetto alla moda, ma un ritratto in evoluzione di una realtà normale e accattivante". Questi gli intenti di Flewid, derivato delle due parole "Flew" (come nel passato di 'a y') e "id", in riferimento alla teoria psicanalitica di Sigmund Freud, che vede l' "id" come l'istintivo e l'inconscio, quella parte della psiche in grado di generare desiderio. "Courage Paradise" è il secondo volume che fa seguito al primo, manifesto della cultura di genere e il cui titolo è stato "Fragile Hope". "La fragile speranza della prima uscita, si tramuta così in coraggio", come spiegano la Marchionni e il direttore creativo Angelo Cricchi, che nella serata del 19 dicembre accoglieranno, tra gli altri: Simonetta Gianfelici, Clara Tosi Pamphili, Stefano Mastropaolo, Klaus Mondrian, Veronica Plebani, Helena Velena. "Se stai cercando dei modi per evolverti, devi essere cosciente del valore di andare avanti con idee e riforme. Essere un editore in Italia è tutt'altro che facile, essere un editore transgender, devo dire, lo è ancora di più... La bellezza e la bruttezza sono criteri di giudizio legati al background personale di ciascun individuo. Questo è il motivo per cui, anche in questo numero, 'Flewid' non è conforme (e mai lo sarà). Il coraggio è la chiave che predispone l'individuo ad andare oltre la forma e che apre le porte del 'paradiso': quel luogo in cui 'nulla è bello o brutto: tutto è tanto semplice quanto è nel suo ordine funzionale'.”. Così afferma Emi Marchionni nella lettera di presentazione al nuovo volume per cui sono stati scelti storie e personaggi di prestigio, dallo stilista Antonio Marras intervistato da Giuppy D'Aura, passando per Efisio Marras che fotografa la topmodel transgender Lea T. vestita Marras Main. E ancora il pragmatico artista e performer Olivier De Sagazan, seguito dall'attrice e icona en travestì dei giorni nostri Drusilla Foer ed un ritratto-intervista della sensuale campionessa paraolimpica Veronica Yoko Plebani. La storia di Luca che a soli sei anni si è reso conto che il genere biologico a cui apparteneva non rispecchiava ciò che era realmente ed oggi, all'età di dodici anni, è tra le prime modelle del magazine Flewid. Sulla quarta di copertina spiccano poi le creature androgine dell'artista Ray Caesar, nonché molti dei protagonisti della comunità LGBTQI romana, che hanno posato per il fotografo Roger Nicotera, tra cui la storica attivista Imma Battaglia, l'organizzatrice teatrale e di eventi culturali Carmen Pignataro, la drag singer Daniel Decò, la dj producer Gaia Logan e il ballerino e coreografo Andrea Pacifici. Sei copertine e ventuno capitoli per decine di volti, espressione di una cultura di genere e di una società che avanza, mescolando rapidamente i generi e le etnie, dando vita a meravigliose creature meritevoli di un progetto ambizioso e dedicato come Flewid.
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