L'Italia sale di quota, con il caccia Eurofighter i nanosatelliti li lancia l'Aeronautica

Due Eurofighter Typhoon dell'Aeronautica Militare
di Enzo Vitale
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Domenica 16 Dicembre 2018, 19:07 - Ultimo aggiornamento: 17 Dicembre, 14:15

L'Aeronautica militare sale di quota. Certo non raggiungerà il record stabilito nel 1963 dall'americano X15 che superò i 100 chilometri, ma l'intenzione è quella di andarci molto vicino per poi salire molto più in su. L'idea è allo stesso interessante quanto avvincente e permetterà al nostro Paese di volare ancora più in alto (è proprio il caso di dirlo) utilizzando i caccia Eurofighter Typhoon come lanciatori di nanosatelliti.


(Il video realizzato dall'Aeronautica illustra la messa in orbita di un nanosatellite da parte di un caccia Eurofighter)



Un primo passo è già stato messo in campo con la lettera di intenti ratificata a Roma tra l’Aeronautica militare, il Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche, l’Università di Roma “La Sapienza”, il Cira (Centro italiano ricerche aerospaziali) e Sitael SpA, azienda italiana specializzata nella produzione di satelliti di piccole dimensioni. Per adesso solo collaborazione, ricerca e sperimentazione per arrivare in un lasso di tempo compreso tra sei e dodici mesi ad un accordo quadro vero e proprio con la possibilità di coinvolgere imprese, piccole imprese e  altri soggetti interessati al progetto.


Il momento della firma con il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare generale di Squadra Aerea Alberto Rosso (al centro) insieme a Giambattista Brignone, direttore generale del Cnr; il prorettore alla ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico dell'Università La Sapienza di Roma Teodoro Valente;  Paolo Annunziato, presidente del Cira e Nicola Zaccheo ceo di Sitael Spa.
 
 


COLLABORAZIONE A CINQUE
«E' una collaborazione che ci apprestiamo a mettere in campo sotto la regia della Presidenza del Consiglio -ha esordito il generale Rosso-, possiamo arrivare allo spazio contando anche sulle capacità della nostra Aeronautica. In questo modo potremo estendere gli obiettivi e passare dai 20 ai 100 chilometri. Ma per far questo dobbiamo mettere insieme nicchie di eccellenza dell’Industria spaziale del nostro Paese, quelle del mondo accademico e scientifico. La  sinergia permetterà all'Italia di ampliare la sua presenza nell’aerospazio». Il postulato è quello della necessità di una politica unica, come ha sottolineato anche il generale Settimio Caputo, che renda l'aerospazio una priorità stategica sia per la Difesa ma anche per le industrie del nostro Paese.

UN METODO ECONOMICO
In sostanza l'idea è quella di utilizzare un metodo rapido ed economico per porre in orbita piccoli satelliti senza utilizzare costosi lanciatori. I caccia “Eurofighter”, come già accennato, saranno utilizzati come una sorta di piattaforma di lancio per nanosatelliti da porre a 250 chilometri d’altitudine. Invece dei missili, “spareranno” satelliti. I compiti di questi ultimi riguaderanno soprattutto osservazione del pianeta, meteorologia e telecomunicazioni. In tempi in cui la miniaturizzazione dei componenti elettronici prosegue a ritmi serrati, l'iniziativa dell'Aeronautica militare con le altre quattro realtà, pone le basi per una presenza significativa dell'Italia nel settore aerospazio. Attualmente gli F-2000A “Eurofighter” sono impiegati nella difesa dello spazio aereo nazionale h 24, festività e domeniche comprese. Le basi  si trovano a Grosseto (IV stormo), Gioia del Colle in provincia di Bari (XXXVI stormo)  e Trapani-Birgi (XXXVII stormo).

AERONAUTICA E VIRGIN GALACTIC
L'idea che un turista, seppur milionario, possa volare più alto di un pilota dell'Aeronautica militare non deve essere tanto piaciuta agli alti ufficiali dell'arma e così si è corso subito ai ripari. Ma, a parte l'ironia, sembra proprio che da diverso tempo tecnici e piloti dell'Ami sarebbero già in contatto con i colleghi della Virgin Galactic di sir Richard Branson per una imminente sinergia. Un gruppo italiano avrebbe fatto visita nella sede della compagnia per acquisire esperienza. Oltretutto proprio in questi giorni lo Space ship Two ha stabilito un importante risultato. Il velivolo è arrivato oltre "il limite dell'atmosfera" raggiungendo quota 82 chilometri. La road map è già stata programmata tra Aeronautica militare, Agenzia spaziale italiana (Asi) e la stessa Virgin Galactic di sir Richiard Branson. Entro il primo semestre del 2020, infatti,  dovrebbe essere sperimentato un volo suborbitale tra i tre protagonisti nei settori del volo suborbitale e della medicina aerospaziale. Altra  intesa (tra Asi, Altec, Sitael e Virgin Galactic),  riguarda Grottaglie, il primo spazioporto in Europa che si realizzerà in Puglia. Gli accordi in tema di Aerospazio, dunque, fioccano. Anzi, volano.

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(Lo SpaceShipTwo della Virgin Galactic)

OPERATIVI I PRIMI F35
E in tema di supercaccia non poteva mancare lui, il protagonista assoluto dei cieli: l'F35. Il caccia di quinta generazione da qualche settimana è diventato operativo anche in Italia. I primi 8 cacciabombardieri, infatti, sono entrati in servizio permanente effettivo nella base di Amendola, in provincia di Foggia, dopo aver raggiunto il cosiddetto "Initial Operational Capability", la capacità operativa della piattaforma di V generazione che l'Italia ha conseguito superando varie tappe. E' previsto l’acquisto di 90 esemplari rispetto agli oltre cento iniziali. Per adesso l'F35 non farebbe parte del progetto dell'Aeronautica inerente il lancio di nanosatelliti, ma non è detto che il futuro riservi interessanti novità.

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Un F35 operativo nella base di Amendola a Foggia





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