Qatar, terra di cultura …e di sport: ecco come si prepara alla Coppa del Mondo del 2022​

Qatar, terra di cultura …e di sport: ecco come si prepara alla Coppa del Mondo del 2022
di Francesca Spanò
6 Minuti di Lettura
Mercoledì 12 Dicembre 2018, 21:53


Lo skyline multicolore di Doha si tinge delle sfumature dell’arcobaleno al crepuscolo. Proprio allora si ha davvero l’idea dello strabiliante progetto in divenire di un Paese che cambia al ritmo del sorgere del sole. In Qatar tornare dopo qualche mese significa scorgere nuove costruzioni, meno alte di Dubai ma sicuramente incredibili, che si innalzano letteralmente dalla sabbia e risplendono superbe all’orizzonte. E alla città simbolo degli Emirati Arabi intende strappare almeno lo scettro di capitale culturale, puntando tutto su iniziative che grazie alla creatività e all’investimento (di tempo, idee e denaro), dovrebbero nel giro di venti anni cambiarne totalmente il volto. Intanto adesso gli occhi sono puntati su questo palcoscenico in costruzione, perché è qui che nel 2022 si disputeranno le fasi finali della Coppa del mondo e le news sono continue e strabilianti. Di certo ci saranno in tutto 8 stadi, attualmente in costruzione in giro tra i centri principali. Uno di questi sarà realizzato interamente di container e smontato a fine evento. Sorgerà a meno di 2 chilometri dall'aeroporto internazionale di Hamad e sarà unico al mondo e un altro resta una sorpresa, annunciato nei prossimi giorni durante la Giornata Nazionale.Tutti avranno impianti sofisticati per combattere il caldo torrido, ma con un occhio all’ambiente, tema molto sentito da queste parti.
 

 

 
I nuovi stadi nel dettaglio
 
  • Khalifa International Stadium: Situato in Al Rayyan, è stato riaperto nel 2017 dopo una ristrutturazione e inaugurato direttamente dallo Sceicco Tamim Bin Hamad Al Thani. Presto sarà disponibile una vicina metropolitana e i visitatori, tramite una passerella, potranno raggiungere il nuovo 3-2-1 Qatar Olympic e Museo dello sport.
  • Al Thumana Stadium: il design è stato ispirato alla gahfia, un tessuto tradizionale dai ragazzi nel Mondo arabo. Simboleggia quindi la gioventù e l'emergere della regione come grande protagonista dello sport globale. Parte della struttura potrebbe sucessivamente essere rimossa ed essere donata ai Paesi che non hanno una infrastruttura di questo tipo adeguata.
  • Al Rayyan Stadium: la facciata esterna della magnifica sala da 40.000 posti farà da modello per il Paese riprendendo i suoi paesaggi desertici. Nel complesso si troveranno anche bancarelle di commercio a raccontarne la spiccata ospitalità e la sera si illuminerà con una luce soffusa. Sarà creato, inoltre, una campo da cricket, moschea, campo da hockey,skate park e campi da tennis.
  • Al Wakrah: quest’ultimo sarà ispirato alla tradizione marinara locale, con il tetto che riprodurrà le vele della famosa imbarcazione utilizzata per la pesca, il dhow. Del resto, proprio questa attività ha rappresentato per decenni il fulcro dell’economia e del sostentamento. Sarà retrattile e, dunque, si potrà aprire e chiudere in circa 30 minuti grazie a una serie di fili d’acciaio. In questo modo sarà facile offrire zone d’ombra all’interno del campo e far funzionare al meglio l’innovativo sistema di raffreddamento.
  • Lo  stadio Al Bayt - Al Khor avrà 60mila posti e sarà coperto da un struttura che ricorda un tradizionale tenda araba conosciuta come bayt al sha'ar.
  • Qatar Foundation Stadium: sarà il coronamento della Città dell'Educazione, una zona tentacolare in Al Rayyan che rappresenta il Qatar del futuro nei settori dell’educaizone, scienza e sviluppo. I pannelli avranno la forma di diamante e sembreranno cambiare colore col sole. 
Non solo calcio: nella capitale più trendy del Golfo, i migliori architetti del mondo creano capolavori
 
Non solo grattacieli dorati, rossi, blu e verdi: lo skyline di Doha cambia in continuazione. Se la strada che porta all’aeroporto è arricchita di pali della luce colorati con versetti del Corano all’interno, non mancano complessi residenziali e alle business tower si aggiungono opere d’arte dei più grandi architetti del globo. Edifici dove architettura, design e innovazione coincidono, a creare un paesaggio urbano futuristico. Ecco le icone (nuovissime o diventate punto di riferimento negli anni) da scoprire:
 
  • Sheraton Grand Doha Resort & Convention Hotel (1982) (William L. Pereira Associates): un hotel che in città è ben noto e che spicca per la sua forma a piramide. Un progetto moderno che è stato fra i primi, in una Doha in fortissima crescita. Il palazzo prevede una struttura in acciaio e unità prefabbricate sospese collegate al nucleo principale. L’hotel è stato sponsorizzato dal governo del Qatar e si trova nell'area di West Bay ed è stato recentemente ristrutturato, riaprendo nel 2016.
  • The Aspire Tower (2007) (Hadi Simaan): rappresenta una mano che regge una torcia, proprio perché l’idea è nata in occasione dei Giochi Asiatici del 2006. Formato da un'anima cilindrica in calcestruzzo avvolta in un involucro di vetro a basso consumo energetico, è alto 300 metri ed è il palazzo più elevato del Qatar. Sorge nell’Aspire Zone e The Torch Doha, un hotel a cinque stelle che dispone di una piscina esterna al 19° piano affacciata sullo skyline, il Torch Tea Garden al 21° piano con vista su Aspire Park, e al 47° piano un ristorante girevole a 360 gradi con un’incredibile terrazza panoramica sulla città.
  • Museum of Islamic Art (2008) (I. M. Pei): il MIA è un museo da non perdere ed è esteriormente un mix tra design moderno e architettura islamica. Nella zona del porto dei dhow, è costruito su un'isola collegata alla terraferma e i riflessi dell’acqua creano dei bellissimi giochi cromatici durante il giorno. All’interno tra linee geometriche perfette è conservata la storia di 14 secoli di arte islamica.
  • Qatar National Convention Centre (2011) (Arata Isozaki): il complesso è ispirato all’albero del sidro e il tetto è sorretto da gigantesche colonne d’acciaio a forma di ramo che creano l'illusione di due alberi adiacenti alla grande facciata rettangolare in vetro. Al suo interno dispone di spazi per meeting, una sala conferenze polivalente da 4.000 posti, un teatro da 2.300 posti e 3 auditorium.
  • Burj Qatar Tower (2012) (Jean Nouvel): una torre di 46 piani, situata in uno dei più importanti quartieri degli affari di Doha, vanta una vista panoramica e una residenza. Sormontata da una cupola a tutto sesto e da una guglia, è interamente rivestita da uno schermo in acciaio inossidabile con motivi intricati.
  • Qatar National Library (2018) (Rem Koolhaas, OMA): si tratta della biblioteca nazionale del Qatar e ha la tipica forma di diamante, con un open space per ospitare comodamente persone ed oltre un milione di libri. Con una lunghezza di 138m, l’edificio si estende su una superficie di 42.000 metri quadrati e con tra corridoi di scaffali, funge da biblioteca accademica pubblica e nazionale. 
Progetti in arrivo
 
National Museum of Qatar (in apertura nel 2019): sarà il secondo edificio del paese progettato dall'architetto francese Jean Nouvel e sarà ispirato a una rosa del deserto. Sarà formato da un incastro di  dischi che sembrano crescere in modo organico dal terreno per circondare l’Old Palace dello Sceicco Abdullah bin Jassim al-Thani.
 
Informazioni utili
 
Per chi cerca un buon rapporto qualità prezzo, per visitare il Qatar, un’idea può essere quella di partire con Francorosso, che propone pacchetti soggiorno di 7 notti con voli Qatar Airways da Milano, Venezia, Pisa e Roma. Qui ha ben due hotel: il Sea Diamond St. Regis Doha, che ha una spiaggia privata di sabbia bianca, la piscina e diversi ristoranti dove la cucina è veramente al top e declinata per accontentare tutti i palati. Con lo stesso brand si può provare il 4 stelle SeaClub Sealine Beach, fuori Doha ma vicino al deserto. Per ulteriori informazioni sul Paese, il sito di riferimento è: www.visitQatar.qa.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA