Concerti a Roma: da Shapiro & Vandelli a Cremonini, da Ara Malikian a Irene Grandi

shel shapiro e maurizio vandelli
di Fabrizio Zampa
28 Minuti di Lettura
Lunedì 10 Dicembre 2018, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 17:58

LUNEDI’ 10 DICEMBRE
 
 
Cantautori/Enrico Nigiotti con Cenerentola al Parco

Appuntamento a Roma con il “Cenerentola tour” del cantautore Enrico Nigiotti, per l’ultimo dei tre speciali concerti che anticipano la sua tournée 2019. Livornese, 31 anni, figlio di un chitarrista che amava il blues di Eric Clapton e a sua volta ottimo chitarrista, passato per "Amici" di Maria De Filippi, un festival di Sanremo, X-Factor e altre avventure, a settembre ha pubblicato il suo terzo album, “Cenerentola”, che si apre con “Complici”, brano in duetto con Gianna Nannini della quale aveva aperto alcuni concerti, e seguito da altri undici brani.
 

 


«Li ho scritti con il cuore e con la mia storia sulle spalle, e non ho composto nulla con superficialità, nemmeno una virgola. Cenerentola è il disco che tanto desideravo, ne sono completamente innamorato e mi auguro che se ne innamorino in tanti», dice Nigiotti, che ama il rock e propone uno show ricco, al completo di giochi di luce e immagini che scorrono sul ledwall. Nella scaletta del concerto non mancheranno reinterpretazioni di successi di cantautori come Edoardo Bennato, Lucio Dalla, Pino Daniele, Fabrizio De André, Ivano Fossati e Vasco Rossi. Nel tour è accompagnato da Mattia Tedesco (chitarre elettriche e acustiche), Fabiano Pagnozzi (tastiere), Andrea Torresani (contrabbasso) e Andrea Polidori (batteria).
Parco della Musica, Sala Petrassi, ore 21
 
 
Jazz/La musica di Gil Evans con l’orchestra di Bruce Ditmas

Torna la Monday Orchestra del batterista Bruce Ditmas, americano di Atlantic City cresciuto a Miami, per riproporre un omaggio al compositore canadese Gil Evans, grande innovatore del cool jazz scomparso nel 1988 che ha lavorato con tutti, da Lee Konitz a Miles Davis, Barry Gailbraith, Danny Polo, Charlie Parker, George Russell, Gerry Mulligan, John Lewis, Jaco Pastorius, Pat Metheny, Enrico Rava, Roswell Rudd, Stan Getz, e ha lasciato alle spalle brani famosi: Una Monday Orchestra in versione italoamericana (ci suonano Angelo Olivieri alla tromba, Antonello Salis alla fisarmonica, Sandro Satta e Carlo Conti ai sax, Antonio Jasevoli e Guido Silipo alle chitarre, Daniele Pozzovio e Lewis Saccocci al piano e Ron Seguin al contrabbasso) ripropone con arrangiamenti conditi anche con un pizzico di elettronica.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
MARTEDI’ 11 DICEMBRE
 

Rock/Shel Shapiro e Maurizio Vandelli, Love & Peace al Parco

Era qualcosa come mezzo secolo che Shel Shapiro, 75 anni, già leader degli storici Rokes, e Maurizio Vandelli, 74 anni, voce dell’Equipe 84, non si ritrovavano insieme su un palcoscenico, ma poco tempo fa i due si sono messi al lavoro fianco a fianco, hanno inciso l’album “Love and peace” riscuotendo un ottimo successo di pubbico e di critica e hanno deciso di presentare dal vivo il frutto del loro lavoro. Ieri lunedì il loro tour ha debuttato a Firenze e stasera è la volta di Roma, dove offrono un live di oltre due ore, una produzione che oltre ai brani del disco racconterà le rispettive storie musicali sia nei rispettivi progetti personali che con le band con le quali hanno cominciato.  
«Quando saliamo su un palco riusciamo ancora a sentire il brivido e l’energia di una volta. Insieme tireremo fuori una carica che per molti potrebbe essere inedita», dice Shel Shapiro. «All’epoca non avremmo mai pensato di essere ancora qui, cinquant’anni dopo. Il momento però è quello giusto», spiega Vandelli, e i due concludono aggiungendo che «abbiamo un compito e un dovere anche alla nostra età, ed è quello di emozionare il prossimo». Assicurano che sarà uno show travolgente, di altissima qualità, innovativa da un punto di vista tecnologico e ricca scenograficamente, al completo di immagini e video che verranno proiettati su un grande schermo, mentre la loro proverbiale rivalità verrà affrontata con molta ironia, come esempio di due identità e personalità artistiche che della loro differenza hanno fatto un punto di forza, unendosi per un progetto comune.
Sul palco insieme a loro una formazione con tutte le carte in regola: Alessio Saglia alle tastiere, Gian Marco De Feo e Daniele Ivaldi alle chitarre acustiche e elettriche, Massimiliano Gentilini al basso e David Casaril alla batteria. In scaletta tanti brani del loro repertorio, da “Che colpa abbiamo noi” a “Tutta mia la città”, “Un angelo blu”, “Bang bang”, “E’ la pioggia che va”, “Io ho in mente te”, “Bisogna saper perdere”, “Io vivrò senza te”. “You raise me up”, “Piangi con me”, “Nel cuore e nell’anima”, “29 settembre” e così via, nonché cover di hit italiane e internazionali legate alla loro storia.
Parco della Musica, Sala Sinopoli, ore 21
 
 
Rock/Cesare Cremonini, due bis al Palalottomatica

Dopo il successo di giugno allo Stadio Olimpico Cesare Cremonini torna a Roma per un concerto che prosegue il suo ”Cremonini Stadi 2018”. Il nuovo live del cantautore bolognese, che per due anni ha lavorato all’ultimo album ”Possibili scenari”, ripercorre 18 anni di carriera durante i quali ha scritto e proposto canzoni che fanno parte della memoria collettiva, da ”Dicono di me” a ”Il primo bacio sulla Luna”, ”Cercando Camilla”, ”Figlio di un re”, ”Un giorno migliore”. Un esempio degli ultimi brani? E’ ”Kashmir-Kashmir”, terzo singolo dell’ultimo cd dopo ”Poetica” e ”Nessuno vuole essere Robin”. «Racconta – spiega lui - la storia di un ragazzo dagli occhi curiosi e le gambe veloci, fuggito da uno dei territori più fragili e contesi del pianeta, il Kashmir: i suoi mocassini consumati dai chilometri del lungo viaggio che l’ha portato in Europa sono il vero motore dei suoi desideri, e il suo ostacolo di ogni giorno è la paura e il pregiudizio di un’Europa diffidente». Le canzoni di Cesare (ne fa 24, tra le quali alcune mai eseguite dal vivo, e il concerto dura quasi due ore e mezza) sono storie da vivere e respirare con lui, fatte di rapporti, emozioni e sentimenti, e dal vivo sono potentissime.
Palalottomatica, piazzale Pier Luigi Nervi, stasera e domani, ore 21
 
 
Jazz/Steve Nelson Quartet al Gregory-Salone Margherita

Steve Nelson, annata 1954, vibrafonista di Pittsburg, Pennsylvania, già membro delle band del bassista Dave Holland, è un musicista che ha raccolto con fedeltà e con rispetto l’eredità di Milt Jackson del Modern Jazz Quartett e arriva a Roma in quartetto con il pianista Massimo Faraò, Aldo Zunino al contrabbasso e Byron Landham alla batteria. On the road dagli anni Settanta, Nelson è stato il vibrafonista di alcune delle formazioni più prestigiose della sua generazione, ha suonato con Bobby Watson, Curtis Lundy, James Williams, Mulgrew Miller, Donald Brown, Geoffrey Keezer e Lewis Nash, ha sviluppato negli anni un suono armonicamente aperto, influenzato dalle innovazioni di Bobby Hutcherson, ed è un a sorta di mago del suo strumento. Massimo Faraò, definito "il più nero dei pianisti italiani", ha fatto parte del quintetto di Nat Adderley e del quartetto di Archie Shepp, Aldo Zunino è uno dei bassisti italiani più riconosciuti e apprezzati all'estero, Byron Landham ha collaborato con Betty Carter, George Coleman, Bobby Hutcherson, Joey DeFrencesco, Frank Wes, Pat Martino, Cyrus Chestnut, Russell Malone, Ruth Naomi Floyd e Hannibal Lokumbe. Che altro volete?
Salone Margherita, via dei Due Macelli 75, ore 21
 
 
Jazz/Extradiction con Marco Sinopoli alla Casa

Ecco un nuovo progetto del chitarrista e compositore Marco Sinopoli, che propone quello che lui chiama «un repertorio originale di sintesi fra la musica composta e l’improvvisazione»: è “Extradiction”, cioè estradizione dai generi più convenzionali per una musica energica e evocativa. Al suo fianco suonano Bruno Paolo Lombardi (flauto), Luca Cipriano (clarinetto), Fabio Gianolla (fagotto), Alessandro Gwis (pianoforte), Toto Giornelli (basso) e Alessandro Marzi (batteria), L’appuntamento è in coproduzione con I Concerti nel Parco.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Jazz/Occhi aperti su Nina Pedersen

“Eyes Wide Open” è l’ultimo album di Nina Pedersen, cantautrice e vocalist norvegese da anni trapiantata a Roma, che vive e interpreta il jazz grazie ai suoi legami con la sua patria e mescola tradizione scandinava e improvvisazione. Il suo è un jazz contemporaneo ai confini con la canzone d’autore, che racconta storie di vita vissuta, osservazioni sul mondo e su se stessa, momenti di crescita e maturazione, stati d’animo che narrano anche di molta serenità. “Eyes Wide Open” vuol dire avere gli occhi spalancati, ma anche chiedere di “osservare e ascoltare” con attenzione se stessi e il mondo. Con lei Pierpaolo Principato (tastiere), Marco Loddo (contrabbasso) e Giampaolo Scatozza (batteria e live electronics), special guest Aldo Bassi (tromba) e Paolo Innarella (sassofoni e flauto).
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21
 
 
Jazz/Roberto Tarenzi, piano solo all’Alex

Il pianista Roberto Tarenzi offre in un concerto da solista un'occasione per scavare a fondo nell'essenza della musica, rileggendo pagine della tradizione del jazz e della propria storia e viaggiando su atmosfere ora rarefatte, ora elettriche e pulsanti.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Blues/Andy’s Corner, Andrea Angelini al Charity

Il vocalist, chitarrista e armonicista Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, presenta il suo progetto solista acustico: una sintesi di varii generi e influenze, un viaggio nella migliore musica anglo-americana, in particolare degli anni ’60 e ’70, a partire dal buon vecchio blues.
Charity Cafè, via Panisperna 68 ore 22
 
 
MERCOLEDI’ 12 DICEMBRE
 
 
Rap/Emis Killa, Supereroe all’Atlantico

“Supereroe” è l’ultimo album di Emis Killa, e il “Supereroe Tour” del rapper brianzolo, all’anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli, arriva a Roma dopo il debutto milanese. Il suo è un concertone, con le scenografie del palco, nate da una sua idea, che ripropongono graficamente il concept dell’album a metà tra scenario urbano e immaginario fumettistico: i grattacieli della Gotham City in stile Emis Killa fanno da sfondo a uno show nel quale i maggiori successi del rapper, come “Parole di ghiaccio”, “Soli Assieme”, “Vampiri”, si alternano alle hit del nuovo disco, tra cui “Rollercoaster”, “Fuoco e Benzina” e il nuovo singolo “Claro” nel quale ha al suo fianco Gemitaiz e Vegas Jones. La data romana riserva diverse sorprese: saliranno in palcoscenico molti amici, da Gemitaiz a Carl Brave, Achille Lauro e Boss Doms e Vegas Jones. Il live sarà quindi l’occasione unica e irripetibile di vedere i brani “Claro” e “Senza Cuore e Senza Nome” nella versione dal vivo con tutti gli interpreti originali.
Atlantico Live, viale dell'Oceano Atlantico 271d, ore 21
 
 
Jazz/Buon Natale con la Jumpin’ Jive Orchestra

Un Natale scintillante al Parco con la Jumpin’ Jive Orchestra, che offre un repertorio di canzoni natalizie di artisti di tutto il mondo, a partire dai cosiddetti "Christmas Carols" resi celebri da autori e interpreti come Irving Berlin, Sammy Cahn, Frank Sinatra, Tony Bennet, Bing Crosby. Con una formazione di undici musicisti che si ispira alle prime big band di Duke Ellington, la Jumpin'Jive Orchestra è guidata dall’arrangiatore Max Ciafrei, fa rivivere le atmosfere delle ballroom americane degli anni '30 e ha in repertorio brani originali in perfetto stile hollywoodiano anni '20. Sono due trombe (Stefano Di Cori e Pino Favale), tre sassofoni (Angelo De Angelis, Rossano Centofanti e Vito Ferrazzi), un trombone (Stefano Coccia), le vocalist Laura Seragusa, Chiara Talone e Clara Simonoviez, il chitarrista Alfredo Bochicchio, il bassista Marco Gallinelli e il batterista Alfredo Romeo. Gente, insomma, che sa suonare.
Parco della Musica, Sala Petrassi, ore 21
 
 
Jazz/Silent Rides, Michisanti Horn Trio all’Alex

Due fiati e un contrabbasso: ecco il progetto nonché l’album “Silent Rides” della bassista Federica Michisanti, un trio senza pianoforte né batteria che mette più in evidenza l'aspetto melodico e timbrico dei brani. Con Francesco Bigoni al sax tenore e Francesco Lento alla tromba e al flicorno, è una formazione parallela al Trioness di Federica e affine dal punto di vista musicale. I brani, tutti firmati dalla leader, vengono presentati sotto forma di suite, senza interruzione e raccordati da improvvisazioni libere o concepite sulla struttura delle composizioni stesse.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Jazz/Jam Session all’Elegance

Un omaggio alla musica di due grandi, Duke Ellington e Billy Strayhorn: lo propongono nella jam session di stasera, intitolata “Remember Duke and Billy”, Filippo Bianchini al sax tenore, Vincenzo Solimene al pianoforte, Francesco Puglisi al contrabbasso e Francesco Merenda alla batteria. Com’è consuetudine, tutti i musicisti ospiti del club sono invitati a salire sul palco e partecipare.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Blues/Jam session al Charity Cafè

Jam session all’insegna del blues, stasera al club romano, coordinata dai Blues for Rent, ovvero il vocalist Marco Boz, il chitarrista Andrea Pellegrini, il bassista Stefano Scoarughi e il batterista Salvatore Leggeri. Come sempre, tutti i musicisti ospiti del locale sono invitati a salire sul palco e partecipare.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
GIOVEDI’ 13 DICEMBRE
 
 
Musica/Alla Conciliazione il violino di Ara Malikian

Libanese di origini armene e di base a Madrid, 50 anni, violinista che ha già stupito mezzo mondo suonando di tutto, dai brani di David Bowie alle composizioni di Johann Sebastian Bach, dal rock dei Led Zeppelin alla musica di Niccolò Paganini, Ara Malikian arriva a Roma con il suo “The Incredible World Tour of Violin”, che nella stagione ha portato l’artista a fare quasi duecento concerti, la maggior parte dei quali esauriti, per più di 300 mila biglietti venduti in tutto il mondo.
Dopo essersi esibito con la super band che lo segue da anni nei più importanti e prestigiosi teatri e auditorium, Malikian (lo ricorderete sul palco del Primo Maggio e nel successivo tour del novembre scorso) torna con i suoi concerti performance nei quali propone il materiale dell’ultimo album “The Incredible Story of Violin”. E’ un disco variopinto, il venticinquesimo che incide, nel quale emerge il suo straordinario talento di musicista sia come esecutore che come compositore: interamente scritto da lui, è un melting pot di generi musicali diversi, eseguiti con la grande tecnica che caratterizza un violinista abilissimo e un entertainer che sa come fare breccia su qualsiasi tipo di pubblico, al cento per cento.
Auditorium Conciliazione, via della Conciliazione 4, ore 21
 
 
Fusion/Greg Spero & Spirit Fingers dagli Usa all'Elegance

Il quartetto del pianista Greg Spero, statunitense di Highland Park, Illinois, con Dario Chiazzolino (chitarra), Hadrien Feraud (basso) e Mike Mitchell (batteria) affonda le radici nella contemporary fusion e presenta un repertorio improntato su composizioni originali del leader. La band ha conquistato il pubblico americano da New York a Los Angeles, Spero ha vinto ai “Chicago Music Awards” il premio di Best Jazz Entertainer, Chiazzolino ha suonato con star come Dave Liebman, Bob Mintzer, Bobby Watson, Roy Hargrove e Billy Cobham, Feraud è un eccezionale bassista frances già partner di Chick Corea, John McLaughlin, Bireli Lagrene, Virgil Donati, mentre Mike Mitchell è un batterista che ha lavorato con Stanley Clarke, Christian McBride, Antonio Hart. Come dire una formazione di tutto rispetto e di grande energia.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21 e ore 23.30
 
 
Jazz/Carta bianca alla batteria di Gegè Munari
Per la serie "Carte Blanche" stasera la carta bianca viene data a Gegè Munari, batterista che pur non essendo più un ragazzo offre un sostegno ritmico di prima classe e ha swing da vendere. Lo trovate in quartetto con il pianista Ettore Carucci, il contrabbassista Luca Bulgarelli e il sassofonista Max Ionata, musicista apprezzatissimo e definito dalla rivista giapponese "Jazzlife" come «uno di quei solisti che hanno aperto una nuova frontiera nel jazz». In scaletta molti standard rivisitati ed eseguiti in una versione moderna.  
Alexanderplatz, via Ostia 9, da giovedì a sabato, ore 21
 
 
Folk/I Pupi Di Surfaro, le radici sono in Sicilia

E’ una band di Nu Kombat Folk quella dei Pupi di Surfaro, trio siciliano formato dal vocalist Totò Nocera, da Pietro Amico (batteria, sequencer, cori) e da Salvo Coppola (basso elettrico, cori) che cerca di recuperare e riscoprire le vere radici della musica popolare del nostro sud e punta sull’impegno sociale, storico e politico. Reduci da tante rassegne, da Musicultura a Musica contro le mafie, dal Premio De Andrè (dove due anni fa erano finalisti, come al Premio Tenco) al Premio Amnesty “Voci per la Libertà”, per loro «un brano deve raccontare una storia, e non tutte le storie: deve avere la capacità di raccontare la storia di chi l’ha scritto, perché solo così ci può emozionare e può far emozionare chi lo ascolta». Ci sanno fare, hanno un sound attualissimo e diverso dal solito e il loro ultimo album “Nemo Profeta”, nel quale usano un dialetto contaminato dall’italiano, dall’inglese e anche da lingue straniere come l’arabo, sta riscuotendo un notevole successo. Andate a scoprirli, il folk non è più quello di una volta.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Jazz/Roberto Gatto Italian Trio alla Casa

Il batterista Roberto Gatto ha suonato in mezzo mondo e con tante diverse formazioni, ma una di quelle che preferisce è il classico trio, piccolo e efficiente, e stasera arriva appunto con il suo Italian Trio, insieme al pianista Dado Moroni e al contrabbassista Rosario Bonaccorso, per offrire una serata di jazz totalmente made in Italy e presentare un’anteprima del suo nuovo album di prossima uscita nonché una serie di grandi standard del jazz, il tutto condito dalla lunga amicizia che lega i tre musicisti fin dall'inizio delle loro carriere.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Rock/Anni Cinquanta con Marco Liotti & Fifty Fyfty

“Bevo solo rock’n’roll” è la serata diretta da Lalla Hop che il giovedì propone musica vintage all'insegna del rock'n’roll.
Stasera si torna agli anni Cinquanta con il vocalist Marco Liotti e la band dei Fifty Fifty, ovvero il chitarrista Cristiano Riccardi, il pianista e vocalist Cristian Fortucci, il tenorsassofonista Fabio Mancano, il contrabbassista Massimiliano Pischedda e il batterista Tommaso Sansonetti. In scaletta le canzoni più famose degli anni '50 '60, da “Diana” a “Put your head on my shoulder“, “Oh Carol”, “The great Pretender”, brani di Elvis Presley e colonne sonore di film come “Happy Days”, “Dirty Dancing”, “Grease” e così via.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Jazz/Simone Partigianoni live per JazzVoice

Si chiama "Jazz Voice" la serata del giovedì dedicata ai cantanti e oggi tocca a Simone Partigianoni, in trio con il pianista Danilo Blaiotta e il contrabbassista Francesco Pierotti. Obiettivo del protagonista: offrire una nuova realtà musicale proponendo anche brani originali scritti dai componenti del gruppo insieme a standard del jazz. Partigianoni è reduce da un lungo tour in Russia.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Blues Rock/Neapolitan Contamination torna al Big Mama

Crocevia da secoli di culture, razze, musiche e lingue, Napoli apre le porte alla contaminazione delle sue canzoni con quelle del resto del mondo. Cosi Giovanni Imparato (voce e percussioni), Luigi  Carbone (voce e tastiere), Antonio Carluccio (voce e chitarra), Aldo Perris (basso), Lavinia Mancusi (voce e violino), Mats Erik Hedberg (chitarre) e Davide Grotteli (sax e flauto) tornano con il progetto "Neapolitan Contamination" e offrono risultati imprevedibili: “O Surdato ‘nnammurato” diventa un blues, la Brigida cui è dedicata “A’ Tazza ‘e cafè” non è napoletana ma viene dalla Jamaica e balla il reggae, i guagliune e’ malavita  di “Guapparia” sembrano la band di Fred Buscaglione e il celebre brano “Take Five” di Paul Desmond & Dave Brubeck si sposa perfettamente al testo della più antica canzone partenopea, “Te voglio bene assaje”. L’idea è splendida, il sound pieno di sorprese.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
VENERDI’ 14 DICEMBRE
 
 
Cantautori/Sergio Cammariere in concerto al Parco

E’ sempre un piacere ritrovare in concerto Sergio Cammariere, cantautore che ama e conosce bene il jazz, che suona splendidamente il pianoforte passando senza problemi da Johann Sebastian Bach a Keth Jarrett e che ha alle spalle una decina di album di qualità. In quintetto con Luca Bulgarelli al contrabbasso, Bruno Marcozzi alle percussioni, Amedeo Ariano alla batteria e Daniele Tittarelli ai sassofoni, Sergio propone il meglio della sua produzione. Calabrese di Crotone ma da sempre a Roma quando non è in giro per il mondo, Cammariere ha 58 anni e all’inizio i suoi live erano per un’élite di appassionati, finché nel 2003 partecipò a un festival di Sanremo e si fece conoscere dal grosso pubblico con la sua particolare ricetta che mescolava canzoni e jazz in modo molto personale. L’anno scorso, lo ricordiamo a chi lo stima come musicista, ha inciso “Piano”, il suo primo album senza parole, ovvero per solo pianoforte. «É il mio primo disco solo piano e cuore, perché non ho usato nient'altro che le mie mani, il mio cuore e il mio piano», dice di quel disco, aggiungendo che «è un disco che racconta davvero tutta la mia storia musicale, iniziata da adolescente proprio componendo musiche al piano per il teatro. L'ho voluto fare per tutte quelle persone che dopo avermi sentito suonare nei miei concerti e aver ascoltato i miei album da cantautore mi chiedevano un disco da pianista».
Parco della Musica, Sala Sinopoli, ore 21
 
 
Canzoni/Eleonora e Laura, la musica che unisce

​Eleonora Bianchini e Laura Lala si confrontano attraverso la musica, in un viaggio dalle sonorità raffinate che spaziano dal pop-rock acustico al jazz. Eleonora Bianchini, voce e chitarra, presenta l'album “Surya”, dal carattere intimista e dalla vena autorale. Surya, che nella mitologia indiana è il Dio del sole, rappresenta per l’artista l’illuminazione, un «racconto sonoro di un percorso di evoluzione esistenziale», crocevia delle esperienze musicali raccolte durante i suoi lunghi viaggi. In uno di questi crocevia incontra Laura Lala con il suo album “Coraggio”: la parola utilizzata per il titolo accompagna l’artista come un piccolo mantra ed è il motore della musica che ha scritto, imprescindibile dal vissuto. La musica è il linguaggio con cui giura di “dire la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità”. Con loro il pianoforte di Seby Burgio, il basso di Marco Siniscalco, la batteria di Alessandro Marzi e la kora di Ousmane Coulibaly.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Jazz/Doppio live, Simona e Carmine alla Casa

Un doppio live, stasera, vede protagonisti la cantautrice milanese Simona Severini e il quartetto del fisarmonicista Carmine Ioanna. La prima, che ha una bella voce e molto talento, mescola jazz e musica rinascimentale, e propone da solista, voce e chitarra, canzoni di sua composizione e rivisitazioni di brani scelti tra le arie di Monteverdi e Henry Purcell. Carmine Ioanna, 33 anni, da Avellino, per la prima volta applica alla sua fisarmonica l’elettronica per una serie di nuove sperimentazioni, e con Francesco Savoretti alle percussioni, il chitarrista Daniele Castellano e il contrabbassista Alex Gorbi presenta il suo ultimo progetto “Soli in viaggio”.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Jazz/Da Nu Jazz live all’Elegance

Serata dedicata allo smooth Jazz, una fusion tra jazz, funk, soul e rhythm & blues: lo propone il Da Nu Jazz Quartet, cioè il sassofonista Costantino Ladisa, il pianista e tastierista Antonio Iammarino, il bassista Francesco Puglisi e il batterista Andy Bartolucci. Presentano i loro brani originali, a partire dal nuovo singolo “Love Soldier”, e rivisitazioni in chiave soul/funk di classici di Herbie Hancock, John Coltrane, Miles Davis, Grover Washington Jr., David Sanborn, Marcus Miller e della soul music di Michael Jackson, Marvin Gaye, Stevie Wonder, Gloria Gaynor.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21 e ore 23.30
 
 
Soul/Alan Soul & Alanselzer al Big Mama
E’ una bella formazione quella degli Alanselzer, la band che affianca il vocalist Giulio “Alan Soul” Todrani nelle sue serate a base di soul, rhythm & blues, swing e funky e che torna stasera al club di Trastevere. Nel loro ultimo disco, "Live @ Big Mama Vol.2", sono raccolti grandi successi di star della black music come Otis Redding, Ray Charles, Smokey Robinson, James Brown, Tom Jones e così via. Insieme a Todrani suonano Ferruccio Corsi (sax alto), Mirko Rinaldi (tromba), Alfredo Posillipo (trombone), Muzio Marcellini (piano e tastiere), Claudio Trippa (chitarra), Maurizio Meo (basso elettrico) e Stefano Parenti (batteria), tutti in gran forma. «Il soul è una missione, una fede, una regola di vita da non tradire mai, e noi rispettiamo questa legge non scritta», dicono Giulio & band.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Jazz/Joseph & Jonathan all’Alexanderplatz

Il pianista inglese Jonathan Gee e il contrabbassista americano Joseph Lepore si sono conosciuti a New York, hanno collaborato per più di dieci anni facendo avanti e indietro sull’Atlantico e a Londra si sono mnessi a suonare con il batterista Enzo Zirilli dando poi il via a un lungo tour britannico. Tutti e tre hanno suonato o collaborato con artisti internazionali tra i quali Joe Lovano, Pharoah Sanders, Benny Golson, Greg Osby, JD Allen, Joe Tom Harrell, Enrico Pieranunzi, Gary Bartz. Per questa occasione il trio suona brani originali di Joseph e di Jonathan e composizioni del repertorio del jazz e della musica brasiliana.
Alexanderplarz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Jazz/Il sax di Manuel Caliumi in concerto al Charity

La band dell’altosassofonista Manuel Caliumi ricerca le atmosfere del jazz degli anni '50 e '60 proponendo un repertorio di standard della tradizione jazzistica riadattati all'organico di un trio che accanto al leader vede David Paulis al contrabbasso e Fabrizio Sferra alla batteria. Il sound e il gruppo ricordano le formazioni dell’epoca guidate da Sonny Rollins, Lee Konitz e Warne Marsh.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/Red Pellini Gang al Gregory’s

Il favoloso sound del jazz bianco dei roaring twenties viene riproposto dal sassofonista Red Pellini e dalla sua Gang, formazione che s’ispira a quella del leggendario cornettista Bix Beiderbecke, caratterizzata dalla presenza del gigantesco sax basso e anche famosa, all’epoca, per aver coperto nella New York di Al Capone una sparatoria tra due band rivali suonando un brano velocissimo, "China Boy". Il repertorio è quello del dixieland e del New Orleans sound, con gli arrangimenti originali di Red Pellini, e con lui suonano Michael Supnick (tromba e voce), Pino Clementi (sax alto), Torquato Sdrucia (sax tenore e soprano), Giancarlo Colangelo (sax basso), Alessio Magliari (pianoforte) e Carlo Battisti (batteria),
Gregory’s, via Gregoriana 54a, ore 21
 
 
Jazz/Swing al Cotton con l’ottetto di Emanuele Urso

E’ ormai un appuntamento fisso quello del venerdì con il clarinettista e batterista Emanuele Urso: stavolta è insieme al suo ottetto, con Lorenzo Soriano (tromba), Vittorio Cuculo (sax), Alessandro Cicchirillo (trombone), Adriano Urso (pianoforte), Stefano Napoli (contrabbasso),  Giovanni Cicchirillo (batteria) e la vocalist Clara Simonoviez. Il repertorio è quello del jazz della Swing Era americana, periodo 1935-1945, con gli arrangiamenti originali della Fletcher Henderson Orchestra. Doppio live.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 21.30 e 0.30
 
 
SABATO 15 DICEMBRE
 
 
Cantautori/Valerio Scanu, A Christmas Carol

Spiega Valerio Scanu che «il Natale per me è uno stato d’animo e le mie emozioni voglio viverle e trasmetterle con il mio pubblico: ecco perché anche quest’anno ci ritroveremo nella splendida cornice dell’Auditorium Parco della Musica di Roma». Si chiama “A Christmas Carol” l’appuntamento  con il cantautore sardo, che per il suo ultimo album “Dieci” s’è affidato a giovani autori e che definisce il concerto natalizio «un appuntamento imperdibile per lo Scanu Mondo e per tutti coloro che la mattina del 25 dicembre continuano a svegliarsi bambini: le tradizioni vanno onorate e rispettate, a maggior ragione quest’anno che sono esattamente 10 anni di carriera, e non posso non festeggiarli con chi, per ogni estate, per ogni inverno, è sempre stato accanto al passo mio». Fra gli ospiti della serata romana ci sono Gessica Notaro e Pierdavide Carone, due degli autori delle canzoni di “Dieci”.
Parco della Musica, Sala Sinopoli, ore 21
 
 
Pop/Irene Grandi e Pastis, lunghissimo viaggio

“Prima di partire per un lungo viaggio” è stato un grande successo di Irene Grandi, e “Lungoviaggio” è l’ultimo disco della vocalist, uscito a settembre: offre dodici brani ed è un visual album realizzato con il duo Pastis, cioè gli artisti fiorentini Marco e Saverio Lanza, nel quale la videoarte sposa la canzone. I Pastis, rispettivamente fotografo e musicista, attivi da lungo tempo nell’ambito della videoarte, hanno messo insieme uno spettacolo in cui video, musica, fotografia e la voce di Irene realizzano una messa in scena visionaria grazie alla simbiosi tra chitarre, pianoforte, macchina fotografica e canto. Nel progetto che sta girando l’Italia le video-opere in proiezione simultanea interagiscono con l’esibizione come se fossero un ulteriore musicista sul palco e rivelano anche le immagini di personaggi unici del loro settore che hanno voluto collaborare al progetto, come Vasco Rossi (autore del nuovo singolo di Irene "Benvenuti nel vostro viaggio") e l’astronauta Samantha Cristoforetti, oltre a intense immagini dello scrittore Tiziano Terzani. Insomma, se cercate una Grandi nuova (ma non dimenticate che parecchio tempo fa Stefano Bollani si è occupato di lei e le ha dato una bella rinfrescata) la trovate in questo tour.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Tributi/Al Cotton un omaggio a Fred Buscaglione

Il jazz americano incontra il jazz italiano con uno speciale tributo a un personaggio unico e amato come Fred Buscaglione, scomparso nel lontano 1960. A interpretare il ruolo è l’attore, cantante e trombettista Stefano Abitante, affiancato dalla band guidata dal pianista Adriano Urso con il chitarrista Sergio Piccarozzi, il contrabbassista Alessio Urso e il batterista Giovanni Cicchirillo. In scaletta brani deliziosi come “Eri piccola così”, “Guarda che luna”, “Una sigaretta”, “Che notte”, “Whisky facile”, “Noi duri”, “Teresa non sparare”, “Che bella cosa sei”, “Il dritto di Chicago”, “Non partir”. Se non conoscete Buscaglione andateci, perché farete una bella scoperta e vi divertirete.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 21.30
 
 
Blues/C. W. Stoneking, dall’Australia al Monk

Australiano di Katherine, Christopher William Stoneking, C. W. tout court, è uno storyteller, un blues singer vecchio stile che mescola nelle sue canzoni swing, blues, calypso e ragtime e che molti definiscono un'incarnazione di un’epoca musicale del passato. Ha conquistato i fan di tutto il mondo grazie al suo sound jungle rock blues, ai suoi completi bianchi e ai suoi brani di qualità. Ha viaggiato in mezzo globo per raccogliere esperienze e influenze musicali dappertutto, dall’Egitto a New Orleans e fino a Trinidad, dove ha conosciuto e imparato la musica calypso, centrale nella sua miscela. Insieme al banjo suona una chitarra Fender d’oro scintillante, e il suo ultimo album “Gon’ Boogaloo” ha avuto molto successo.
Monk Club, via Giuseppe Mirri 35, ore 21
 
 
Jazz/All’Alex l’amore secondo Carla Marcotulli

E’ uscito nel febbraio scorso l’album “Love Is The Sound Of Surprise”, nel quale la vocalist Carla Marcotulli interpreta dodici storie con altrettante canzoni arrangiate da Dick Halligan, suo collaboratore di vecchia data e famoso per essere stato il fondatore della band dei Blood, Sweat & Tears, storica formazione di fusion. «E’ il disco che oggi più mi rappresenta e che racconta la mia storia musicale, come cerco di fare anche con i miei disegni. L’illustrazione sulla copertina dell'album restituisce la mia idea di jazz e di musica: viva, metropolitana, colorata, sempre aperta all’incontro e in viaggio», spiega la vocalist. L’album segue di ben dieci anni il precedente cd “How Can I Get To Mars?”.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Afro Latin/Salmieri & Principato Quartet all’Elegance

Dall’incontro del sassofonista Bob Salmieri con il pianista Pierpaolo Principato e dalla loro passione per il latin jazz, la musica contaminata e di confine, la grande tradizione afro-americana, la bossanova, il son cubano, il funk, il soul e i sapori mediterranei nasce un quartetto vivo e pieno d’energia che crea tessiture e nuove trame sonore. Con loro completano la formazione Marco Loddo al contrabbasso e Pietro Iodice alla batteria.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21 e ore 23.30
 
 
Soul/Sister Dynamite live al Big Mama

Sister Dynamite e i suoi Funky Bullets sono una band che mescola funk, soul e rhythm & blues e rilegge il repertorio di James Brown, Aretha Franklyn, Marvin Gaye, Ray Charles e altre star per una serata di trascinante black music. Con Sister Dynamite (la vocalist Simona Altea) ci sono Matteo Bassi (basso), Stefano Napoleoni (batteria), Lorenzo De Angelis (chitarra), Luigi Carbone (tastiere), Giorgio Pineschi (sax alto), Massimiliano Spina (sax tenore) e Claudio Starnoni (tromba). Un live tutto da ballare.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Blues/Stevie’s Blend, il progetto di De Angelis

"Stevie’s Blend" (dove blend è il termine inglese per miscela) è un progetto ideato dal chitarrista Stefano De Angelis  per unire musicisti legati dalla stessa passione per il blues. Al suo fianco ci sono il contrabbassista e vocalist Michael Brill e il batterista Piero E. Pierantozzi.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/Elena Duni, una voce dall’Albania


Ha una breve ma complessa storia la vocalist albanese Elena Duni. Viene da Tirana, ha lasciato il suo paese quando aveva dieci anni (oggi ne ha trentasette), si è trasferita in Svizzera per studiare musica classica e jazz all’Università delle Arti di Berna, dal 2004 si è dedicata alla sua passione per il folk dell’Albania e negli anni è diventata una rising star del jazz. Ha alle spalle due album di jazz e il suo ultimo progetto s’intitola “Partir”: una raccolta di canzoni d’amore, di perdita e di partenza, nella quale accompagnandosi con pianoforte, chitarra e percussioni interpreta brani di diverse provenienze, dalle canzoni popolari alla musica tradizionale dell’Albania, del Kosovo, dell'Armenia, della Macedonia, della Svizzera e dell'Andalusia, ma non mancano "Je ne sais pas" di Jacques Brel, "Meu Amor" di Alain Oulman, "Amara Terra Mia" di Domenico Modugno. La voce di Elena e gli arrangiamenti scarni creano un filo conduttore di desiderio che attraversa tutto l’album.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
DOMENICA 16 DICEMBRE
 
 
Jazz/Nuova Generazione con Alessandro Paternesi

Il P.O.V. Quintet del batterista Alessandro Paternesi (POV sta per Point of View, e lui ha 35 anni, viene da Fabriano e insegna il suo strumento a Roma e a Perugia) è uno dei progetti più innovativi e originali del jazz italiano. La formazione, che riunisce Enrico Zanisi al piano, Simone La Maida al sax alto e soprano, Gabriele Evangelista al contrabbasso, il chitarrista Francesco Fiorenzani e il leader alla batteria offre un itinerario che si muove fra le diverse sonorità dei rispettivi strumenti. Il progetto e album “Dedicato” (con omaggi a Chopin ma anche al pianista Kenny Werner, a Joe Zawinul e a Wayne Shorter) offre musica libera, ricerca, riflessione e brani in continua evoluzione.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Musica/Richard Galliano, fisarmonica doc con Orchestra

Il francese Richard Galliano è il numero uno tra i fisarmonicisti di tutto il mondo, si muove fra jazz, tango argentino (qualcuno lo definisce l’erede di Astor Piazzolla), musica classica, suoni del Mediterraneo, ritmi brasiliani e mille altri stili. In concerto, come nei dischi, è trascinante e pieno di creatività, ha una tecnica straordinaria, ha inciso una cinquantina di album vendutissimi e ha suonato con i migliori artisti di fama mondiale. Stasera è in concerto con l'Ensemble Symphony Orchestra, una delle formazioni più conosciute nel panorama artistico nazionale, grazie ai molti progetti cui ha partecipato e agli artisti con i quali ha collaborato. Lo spettacolo mescola atmosfere francesi, tango, profumi di tanti diversi paesi e improvvisazione.
Parco della Musica, Sala Sinopoli, ore 21
 
 
Jazz/Tornano i Baraonna all’Alexanderplatz

Torna il quartetto vocale dei Baraonna, che stasera è davvero al completo: accanto a Vito Caporale, Delio Caporale Music e Eleonora Tosto c’è la storica voce del gruppo, Rosella Caporale. In repertorio standard del jazz e della canzone d’autore italiana, un particolare omaggio al mondo di Paolo Conte e, visto il clima prefestivo, una serie di grandi classici tradizionali riarrangiati in chiave polifonica. Serata molto piacevole.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Jazz/Modern Jazz Combo live all’Elegance

Un mix di stardard e brani originali con il Modern Jazz Combo, ottetto nato tra le mura dell’iMusic School Rome, diretto dal sassofonista e arrangiatore Angelo Schiavi e con un repertorio che recupera le sonorità della Blue Note Era: in quegli anni in cui il jazz lasciava il ruolo di musica di massa, l’etichetta Blue Note e i suoi artisti preferiti ponevano le basi del jazz contemporaneo. La sezione fiati e la ritmica si fondono in un tributo ai grandi Freddie Hubbard, Joe Henderson, Herbie Hancock, George Benson, Horace Silver, Roy Hargrove e Thomas Marriott. Con Schiavi suonano Guglielmo Cetto al sax alto, Giovanni Capuano al sax tenore, Alfredo Posillipo al trombone, Domenico Russo al piano, Fabio Ramacci alla chitarra, Gabriele Civitella al basso elettrico e Dimitri Nicastri alla batteria, special guest il trombettista Claudio Corvini.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Rock/Sono solo due i delinquenti del R&R

The Rock’n ’Roll Delinquents sono due musicisti romani già colleghi in passato nella band 4 Ways Treat (tributo a Neil Young e CSNY), e la loro coppia prende il nome dal titolo italiano del film “Jailhouse Rock” con Elvis Presley. Sono Andrea Angelini (voce, chitarra, armonica e banjo) e Diego Magnani (voce, chitarra, pianoforte, basso e armonica).
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 18.30

 

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