VOLONTÀ
Tutto è ancora possibile ma bisogna volerlo. Ecco il significato di quel “Volli fortissimamente Volli” detto a voce alta dal patron al termine degli stati generali biancocelesti di giovedì. I “figliocci” Inzaghi e Tare e “Angelino”, tutti insieme appassionatamente. Le parole di Lotito da un lato hanno dato una mano di bianco sul nero che in settimana aveva cominciato a spuntare qua e là, ma dall’alto ha investito tutti di grandi responsabilità. Tecnico e giocatori non possono più sbagliare. «Sulla definizione di Ferrari sarà mia premura far andare sempre la squadra a pieni giri. Sono rimasto deluso della prestazione di Cipro e dell’approccio col Chievo. Siamo a meno uno dalla Champions, abbiamo passato il turno in Europa. Siamo ambiziosi» ha sottolineato Inzaghi. Insomma da qui in avanti niente più uscite in curva o motori ingolfati. La Lazio è stata costruita per centrare l’obiettivo Champions ed il tecnico deve guidarla come si fa con auto di questo livello. Ingranaggi da oliare o da sostituire perché d’ora in avanti anche i giocatori non avranno più alibi mercato o presunta pubalgia che sia.
SCELTE
Il tecnico riparte dalle certezze. In primis il modulo. Nessun cambio si andrà avanti con il 3-5-2. Non sarà una gara semplice perché la Sampdoria è una squadra lanciata: 19 punti in campionato e turno di coppa Italia superata. I guai del presidente Ferrero non hanno intaccato la solidità del gruppo di Giampaolo. Inzaghi conosce bene le insidie della gara e per questo si affiderà nuovamente a Luiz Felipe a destra nei tre di difesa con Acerbi e Radu. Il volante resterà tra le mani di Badelj visto che Leiva non è ancora in forma (ha dormito comunque a Formello per dare l’esempio). Confermati Parolo e Milinkovic in mediana, sugli esterni agiranno Lulic e Caceres schierato al posto dell’infortunato Marusic. In avanti l’unico dubbio di formazione con tre giocatori, Caicedo, Correa e Luis Alberto per un posto a fianco di Immobile. Lo spagnolo sta bene ed è in pole per una maglia da titolare. Ora o mai più verrebbe da dire. La vittoria manca da un mese, l’Olimpico è pronto ad esultare e ad abbracciare la Lazio. Quella vera. Pronto anche un nuovo coro sulle note di “Una donna per Amico” di Battisti.
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