Pecoraro: «Il rapporto tifosi-dirigenti della Juve mi ha sorpreso. Roma-Inter? Perché la Var lo scorso anno funzionava?»

Pecoraro: «Il rapporto tifosi-dirigenti della Juve mi ha sorpreso. Roma-Inter? Perché la Var lo scorso anno funzionava?»
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Mercoledì 5 Dicembre 2018, 16:42 - Ultimo aggiornamento: 16:50
«La storia della Juventus mi ha sorpreso molto». Lo ha detto Giuseppe Pecoraro, procuratore della Figc, in una intervista all'agenzia Adnkronos, dopo la puntata di Report sugli ultras della Juve. «Non tanto della presenza della criminalità organizzata ma del rapporto che c'era tra tifosi e dirigenza della Juve, è questo che mi ha sorpreso. Il discorso 'Ndrangheta è un discorso che riguarda l'ultimo periodo, il periodo Conte soprattutto». Sul fatto se sia stata aperta una istruttoria, il Procuratore ha aggiunto: «Abbiamo visto la puntata ma non c'era niente di nuovo rispetto a quello uscito. A Cuneo è stato riaperto il fascicolo riguardante il suicidio di Bucci, se dovessere emergere novità vedremo. Al momento per noi è chiuso. La Juve e Agnelli hanno avuto 700mila euro di multa». Il problema della malavita tra gli ultras è comunque un fenomeno che può colpire ovunque. «Abbiamo visto con la Juventus, ma non posso escludere che anche in altre parti ci sia un'attenzione della malavita, ovviamente ad oggi non abbiamo documentazione su rapporti, ma non posso escludere che questi rapporti in passato ci siano stati o che ci sia attualmente attenzione da parte della malavita». Sul fatto invece che gli ultras possano tentare di condizionare in qualche modo le società, Pecoraro ha aggiunto: «mi ha molto meravigliato quando a Verona le Curve dell'Hellas hanno deciso di fare lo sciopero allo stadio perché i risultati non erano buoni. Che ci sia da parte delle Curve, da parte di una massa di tifosi, il tentativo di condizionare la dirigenza, su questo non c'è dubbio, e quindi non soltanto per quanto concerne i risultati, ma anche probabilmente per avere maggiori spazi e favori, ma qui parliamo di ultras non di malavita».

«Il calcio italiano è sano? C'è un fenomeno che è quello che molte società sono state acquisite da proprietà straniere. Abbiamo avuto l'esempio della Premier League dove molte società sono in mano a stranieri e penso abbiano portato un miglioramento dal calcio, almeno dal punto di vista qualitativo. In Italia per ora non abbiamo avuto questo salto. Mi aspettavo un salto di qualità». È l'opinione espressa da Giuseppe Pecoraro, procuratore della Figc, all'Adnkronos, sulle proprietà straniere nei club di calcio italiani. «La Roma è ancora indebitata, al Milan è successo quello che è successo, il Bologna non mi pare stia crescendo.
Questo sta a significare che c'è una crisi imprenditoriale italiana e il calcio non attecchisce più presso gli imprenditori italiani. Dall'altra parte ci sono gli stranieri che vogliono investire in Italia e io mi auguro che i capitali che vengono in Italia siano 'pulitì e che non si favorisce l'ingresso di capitali acquisiti con il malaffare. questo sarebbe molto sgradevole, perché l'Italia diventerebbe un porto franco per la pulizia dei capitali», ha aggiunto Pecoraro. «Altre squadre su cui sono stati aperti fascicoli? C'è il Palermo. Vogliamo vedere questa nuova proprietà e vediamo di cosa si tratta. Penso che ci sia l'attenzione. Tutte le squadre che hanno proprietari stranieri, se non sono conosciuti, sono all'attenzione della Federazione e della Procura. Noi vogliamo prima di tutto che il campionato si svolga regolarmente e non ci siano problematiche di carattere economico-finanziario e se vengono capitali stranieri portino un salto di qualità», ha spiegato il procuratore federale.


«L'introduzione del Var è stata una cosa giustissima, corretta, anche perché il calcio deve adeguarsi alle innovazioni tecnologiche, ma deve essere utilizzato al meglio. Non capisco perché l'anno scorso ha dato degli ottimi risultati, quest'anno mi sembra che ci sia qualche errore. Ad esempio quello che è successo con la Roma dove bastava che Rocchi andasse a controllare il Var si poteva evitare». È l'opinione espressa da Giuseppe Pecoraro, procuratore della Figc, in una intervista all'Adnkronos, parlando del Var. «Probabilmente le immagini proiettate al Var non erano chiare per poter stabilire l'azione fallosa. Qualcuno propone di sospendere la partita per poi riprenderla, recuperando il tempo perso, in modo tale che l'arbitro si senta più tranquillo e non abbia questa fretta nel vedere le immagini. Certo quello con la Roma è stato a detta di tutti un errore, più che sufficiente affinché ci sia una riflessione da parte dell'Aia», ha aggiunto Pecoraro.
 
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