«Fino al 2017 ho arbitrato senza - ha raccontato Valeri - poi è arrivata questa novità che può correggere una tua decisione e far sì che possa essere quella giusta. All'inizio ci può essere stata un pò di resistenza ma solo inconsciamente. Noi arbitri siamo tutti a favore perché evita polemiche e permette di essere più sereni. Sappiamo che la Var va usata, può salvarti dagli errori in una partita e quindi anche la carriera. Nei prossimi anni arriveremo a una grande uniformità da parte del direttore di gara e di chi è al lavoro alla Var».
Secondo il fischietto romano tra le migliorie da fare «selezionare bene le immagini a disposizione e sfruttare anche 20-30 secondi in più nell'analizzare le immagini.
Bisogna essere più scrupolosi e prendersi più tempo«. Quindi un riferimento alla scorsa stagione, la prima con la Var nel calcio italiano: »Pochi casi crearono polemiche, adesso sono aumentati perché la casistica dell'utilizzo della Var è più varia, non perché noi arbitri "bypassiamo" di più le decisioni di chi sta davanti ai monitor. Il protocollo Var? Dall'anno passato non è cambiato molto e comunque - ha concluso Valeri - non sta agli arbitri correggerlo bensì all'IFAB».
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