State Street: la manovra italiana e la Brexit peseranno sui mercati azionari

Un operatore a Wall street
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Mercoledì 28 Novembre 2018, 20:06
Le divergenze sulla legge di bilancio tra Italia e Unione Europea e le persistenti incertezze sulla Brexit peseranno sui mercati azionari nel 2019. Lo afferma State Street Global Advisors, divisione di asset management di State Street Corporation, nel suo ultimo "Global Market Outlook" per il 2019, intitolato "Not Over Until It's Over" appena pubblicato.

«I rischi geopolitici in Europa sembrano destinati a pesare sull’azionario, in particolare nel Regno Unito con l'avvicinarsi della data di uscita del paese dall’Unione Europea. Probabilmente, i timori in ambito politico avranno un impatto sull'euro e sulla sterlina, per via delle divergenze sulla legge di bilancio tra Italia e Unione Europea e le persistenti incertezze sulla Brexit», afferma il rapporto.

«Consapevoli dei rischi legati al più lungo periodo rialzista nella storia del mercato azionario, State Street Global Advisors ritiene che l’azionario statunitense nella prima parte del 2019 continuerà a beneficiare delle ultime tracce dello stimolo fiscale e di una robusta spesa da parte dei consumatori - afferma ancora lo studio -. Tuttavia è probabile che nella seconda metà dell'anno le opportunità si sposteranno verso altre regioni e settori, a seconda di come si evolveranno l’inasprimento della politica monetaria, le controversie in ambito commerciale e gli eventi geopolitici nei mercati emergenti e in Europa».

State Street Global Advisors prevede poi «che il prossimo anno le performance dei mercati saranno più discontinue. Pertanto, suggeriamo un approccio più cauto alla ricerca del rendimento, con una combinazione diversificata di titoli azionari difensivi, credito di alta qualità ed una selezione di azioni, valute e obbligazioni in valuta locale dei mercati emergenti».

«A nostro avviso, il sell-off a catena nei mercati emergenti verificatosi nel 2018 ha creato alcune interessanti opportunità d’investimento, a condizione che non si concretizzino tutti i rischi già incorporati nelle valutazioni per il 2019 - sostengono ancora i gestori di State Street -. La Cina sarà il paese da tenere maggiormente in considerazione, perché deve bilanciare la continua crescita economica con il crescente indebitamento, oltre all’impatto dei dazi imposti dagli Stati Uniti.

«Quest’anno per gli investitori globali la Cina sarà il principale mercato emergente da tenere in considerazione - ha affermato Rick Lacaille, global chief investment officer di State Street Global Advisors -. Non solo è un importante motore della crescita globale, ma la sua rilevanza si sta progrssivamente imponendo sui mercati, dato che i principali indici azionari e obbligazionari dei mercati emergenti cominciano a includere titoli cinesi onshore. Inoltre, i mercati stanno solo ora iniziando a comprendere l’impatto che un cambiamento radicale nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina avrebbe sulla crescita futura».

Per gli investitori obbligazionari, «prudenza e qualità sono le parole d'ordine per il 2019 dato che la Fed continua ad aumentare i tassi e a ridurre la liquidità in concomitanza con la riduzione del proprio bilancio. Di conseguenza, in questa fase avanzata del ciclo, è necessario mantenere un atteggiamento prudente sul credito e State Street Global Advisors continua a focalizzarsi su emittenti di qualità superiore. Per gli investitori obbligazionari disposti ad assumersi dei rischi, riteniamo che ci siano opportunità di valore nel debito dei mercati emergenti in valuta locale e nelle valute di questi mercati. Infine, con i tassi statunitensi a breve termine che continuano a salire, gli investimenti in asset liquidi (cash-like) sembrano più interessanti rispetto agli ultimi anni e potrebbe essere un buon momento per sfruttare i movimenti valutari di breve termine per prendere decisioni strategiche di hedging nel lungo periodo».

«Dato che ci aspettiamo una maggiore volatilità nel 2019, gli investitori potrebbero voler aumentare il dry powder (riserve di liquidità) - ha dichiarato Lori Heinel, deputy global CIO per State Street Global Advisors -. Nonostante il ciclo attuale non sia ancora ufficialmente terminato, incrementare ora le posizioni difensive in portafoglio dovrebbe aiutare gli investitori a orientarsi nello scenario di fine ciclo caratterizzato da volatilità e incertezza nei mesi a venire».

 
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