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Il patto punta a realizzare 23 obiettivi, partendo dalla raccolta dei dati come base per le politiche da implementare. L'azione mira a contrastare i fattori negativi e strutturali che impediscono alle persone di costruire e mantenere mezzi di sostentamento nei paesi di origine. Il patto, inoltre, intende ridurre i rischi e le vulnerabilità che gli individui affrontano nelle diverse fasi della migrazione. Alla protezione e al rispetto dei diritti umani, quindi, deve essere abbinata l'assistenza rispettando, proteggendo e rispettando gli individui che abbandonano il proprio paese e che hanno bisogno di assistenza nel loro percorso. L'intesa punta a occuparsi anche delle legittime preoccupazioni degli Stati e delle comunità, riconoscendo che le società stanno subendo cambiamenti demografici, economici, sociali e ambientali connessi a fenomeni migratori.
Il Global compact si sforza di creare condizioni favorevoli che consentano a tutti i migranti di arricchire le società attraverso le loro capacità umane, economiche e sociali. Oggi, evidenziano le stime dell'Onu, ci sono oltre 258 milioni di migranti in tutto il mondo che vivono fuori dal loro paese di nascita. La cifra è destinata ad aumentare per l'aumento della popolazione e della connettività, l'ulteriore sviluppo del commercio, l'allargamento delle disuguaglianze, gli squilibri demografici e i cambiamenti climatici. Nel settembre 2016 l'Assemblea Generale ha deciso, attraverso l'adozione della Dichiarazione di New York per i rifugiati e i migranti, di sviluppare un patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare.
L'iter per sviluppare il patto è cominciato ad aprile 2017. Il 13 luglio 2018 gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno finalizzato il testo. Il 10 e 11 dicembre, a Marrakech è in programma la conferenza intergovernativa chiamata ad adottare il patto. Il Global Compact non è legalmente vincolante. Il patto, ricorda l'Onu, è fondato sui valori della sovranità statale, sulla condivisione delle responsabilità, sulla non discriminazione e sui diritti umani. Il documento, inoltre, si basa sul riconoscimento della necessità di un «approccio cooperativo per ottimizzare i benefici complessivi della migrazione, affrontando i rischi e le sfide per gli individui e le comunità nei paesi di origine, transito e destinazione».
Gli obiettivi
1. Raccogliere e utilizzare dati accurati e disaggregati come base per le politiche basate su elementi concreti;
2. Ridurre al minimo i fattori negativi e i fattori strutturali che costringono le persone a lasciare il loro paese d'origine;
3. Fornire informazioni accurate e tempestive in tutte le fasi della migrazione;
4. Garantire che tutti i migranti abbiano la prova dell'identità legale e documentazione adeguata;
5. Migliorare la disponibilità e la flessibilità dei percorsi per la migrazione regolare;
6. Agevolare il reclutamento equo ed etico e salvaguardare le condizioni che garantiscono un lavoro dignitoso;
7. Affrontare e ridurre le vulnerabilità nella migrazione;
8. Salvare vite umane e organizzare sforzi internazionali coordinati per i migranti dispersi;
9. Rafforzare la risposta transnazionale al traffico di migranti;
10. Prevenire, combattere e sradicare la tratta di esseri umani nel contesto della migrazione internazionale;
11. Gestire i confini in modo integrato, sicuro e coordinato;
12. Rafforzare la certezza e la sistematicità delle procedure di migrazione per gestire in maniera appropriata screening, valutazione e rinvio;
13. Utilizzare la detenzione solo come misura di ultima istanza e lavorare per individuare alternative;
14. Migliorare la protezione consolare, l'assistenza e la cooperazione nel ciclo migratorio;
15. Garantire l'accesso ai servizi di base per i migranti;
16. Responsabilizzare i migranti e le società affinché si realizzino la piena inclusione e la coesione sociale;
17. Eliminare tutte le forme di discriminazione e promuovere un discorso pubblico basato su elementi concreti per
modellare la percezione della migrazione;
18. Investire nello sviluppo delle competenze e facilitare il riconoscimento reciproco delle competenze e delle qualifiche;
19. Creare condizioni affinché i migranti contribuiscano pienamente allo sviluppo sostenibile in tutti i paesi;
20. Promuovere il trasferimento più rapido, più sicuro ed economico delle rimesse e favorire l'inclusione finanziaria dei migranti;
21. Cooperare per agevolare il ritorno sicuro e dignitoso e la riammissione, nonché la reintegrazione sostenibile;
22. Stabilire meccanismi per la portabilità dei diritti di sicurezza sociale e dei benefici ottenuti;
23, Rafforzare la cooperazione internazionale e la partnership globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare.
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