Fredy Pacini, il gommista derubato 38 volte uccide il ladro di notte:

Imprenditore uccide il ladro che ruba in azienda: indagato per eccesso di legittima difesa
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Mercoledì 28 Novembre 2018, 09:06 - Ultimo aggiornamento: 20:38

Applausi e grida a voce alta «bravo Fredy, bravo Fredy» da parte di amici e conoscenti davanti alla sua azienda per Fredy Pacini, il commerciante che la notte scorsa ha ucciso un ladro dentro la sua ditta, quando alle 12.30 è rientrato, accompagnato in auto, e ha ripreso la sua attività.
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha telefonato al commerciante Fredy Pacini di Monte San Savino che la notte scorsa ha ucciso un ladro nella sua ditta per rappresentargli «la vicinanza delle istituzioni». Lo ha riferito l'avvocato Alessandra Cheli, uno dei legali che assiste il gommista. «Pacini non se l'è sentita di parlare con il ministro, perchè è troppo scosso. Ha chiamato me perchè lo ricontattassi. Salvini è stato sincero», ha detto l'avvocato.


Fredy Pacini, imprenditore di Monte San Savino (Arezzo) è indagato per eccesso di legittima difesa. Il gommista intorno alle 4 di stamattina ha sparato e ucciso uno dei ladri scoperti all'interno della sua azienda: si tratta di un 29enne moldavo. Pacini, esasperato da 38 tra tentativi e furti subiti in pochi mesi, aveva deciso di dormire all'interno dell'officina per sorvegliarla. 

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Fredy Pacini, 57 anni, aveva denunciato i suoi disagi anche alle telecamere di Mattino 5, che sono state a Monte San Savino lo scorso marzo. 



Ascoltato dal pm di turno della Procura di Arezzo, Andrea Claudiani, il gommista avrebbe spiegato che era nel pieno del sonno quando è stato svegliato dal rumore dei vetri di una finestra che erano stati infranti con una mazza. 
Il titolare della ditta sarebbe quindi sceso al piano di sotto del magazzino e avrebbe sparato d'istinto contro il 29enne moldavo colpendolo agli arti inferiori e centrando l'arteria femorale. Secondo quanto emerso, il 29enne moldavo aveva un complice che sarebbe riuscito a fuggire.

 

 


«Aveva subito 38 furti, esasperato dormiva in ditta e si è trattato di legittima difesa dopo un tentativo di furto». Lo ha detto l'avvocato Alessandra Cheli, legale di Fredy Pacini, il gommista 57enne che la notte scorsa a Monte San Savino ( Arezzo) ha sparato colpendo a una gamba e alla coscia un moldavo di 29 anni che era entrato con un complice nella sua officina, dopo aver spaccato una vetrata con una mazza, poi ritrovata dai carabinieri. Il 29enne è morto nella fuga mentre un complice che probabilmente lo aspettava fuori è riuscito a scappare. Il legale ha mostrato anche il giornale che a marzo scorso aveva pubblicato l'intervista nella quale Pacini raccontava di dormire da 4 anni in ditta a causa dei 38 furti, riusciti o tentati. Subito dopo l'arrivo dei carabinieri e del pm Andrea Claudiani, Fredy Pacini è stato sentito e verso le dieci è rientrato a casa. Per ora è indagato per eccesso di legittima difesa. «Un imprenditore e un uomo lasciato solo dalle istituzioni» dicono in un bar vicino all'azienda, che si trova in via della Costituzione, nella zona industriale di Monte San Savino. Non è escluso che i ladri, come successo altre volte, volessero le costose bici da corsa di cui Fredy Pacini è rivenditore autorizzato.

Il moldavo di 29 anni ucciso la notte scorsa dal titolare di una ditta di Monte San Savino (Arezzo) durante un tentativo di furto, risulta incensurato alle autorità italiane. Inoltre potrebbe trovarsi in Italia da settembre scorso: aveva un passaporto con un visto di transito dalla Romania che risale a circa un paio di mesi fa. Da quanto appreso la notte scorsa sarebbe entrato dentro il capannone dopo un'effrazione della vetrata d'ingresso alla ditta di pneumatici. Ma i rumori hanno svegliato il titolare, Fredy Pacini che dormiva in un locale soppalcato: dalla finestra della stanza, che si affaccia all'interno del capannone, avrebbe sparato contro la sagoma del ladro. E secondo una prima ricostruzione la traiettoria dei proiettili sparati da Pacini va dall'alto verso il basso.
 

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