Bertolucci e il rapporto speciale con la Sandrelli: «Addio mio ultimo imperatore»

Bertolucci e il rapporto speciale con la Sandrelli. «Addio mio ultimo imperatore»
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Lunedì 26 Novembre 2018, 14:49
Per Bernardo Bertolucci era un po' una bambina da proteggere, mentre per Stefania Sandrelli «l'ultimo imperatore», ma altrettanto da proteggere. Non si può dire che tra i due non ci fosse un rapporto speciale nato dai film fatti insieme, da "Partner" fino a "Io ballo da sola", e dunque da tanta vita vissuta. «Se ne è andato il mio "ultimo imperatore". Che si sentiva come un "topo nel formaggio". Per lui significava stare come in un bozzolo, al caldo e al riparo. Me lo disse gioiosamente dopo una estate di sofferenza e di passione. "Adesso sto bene, sai? Sto come un topo nel formaggio". Grazie per essere stato cosi speciale. Per il tuo cinema cosi speciale. Spero di incontrarti ancora e di fare un altro film insieme. Un lungo bacio». Questo oggi il ricordo commosso, in forma di lettera, dell'attrice dedicato a Bernardo Bertolucci che a sua volta aveva scritto di lei tante cose belle come si legge nel libro "Stefania Sandrelli L'arte di essere donna" a cura di Adriano Pintaldi.

«Non conosco un film in cui Stefania non sia più che credibile, lei può essere tutto. È straordinaria, possiede un'invincibile natura di attrice. Nel film Il Conformista l'ho scelta perché mi sembrava che non esistesse nessun'altra attrice così moraviana. La figura della donna romana di cui molte volte ha parlato Moravia, con una solidità, con una grande capacità di attutire i colpi della vita, una presenza protettiva», diceva. E ancora Bertolucci: «Sul set, Stefania è una grande professionista, è inutile darle indicazioni troppo complicate sul personaggio, basta darle una breve spinta sulla schiena per entrare in scena, dopodiché lei, sarà giusta, perfetta per quello che deve fare. Ci sono attori che hanno bisogno di frequentare scuole per apprendere bene il mestiere, lei no, qualsiasi personaggio abbia mai interpretato l'ha reso sempre credibile».

Infine sempre dal regista di Novecento un breve aneddoto che dice molto sul loro speciale rapporto: «Mi ricordo un episodio molto tenero durante le riprese de Il Conformista: avevamo finito di girare le scene di Stefania e si presenta per il suo primo giorno di lavoro Dominique Sanda, inaspettatamente Stefania ha una crisi, incomincia a piangere disperata.
Immagino, da una parte, perché aveva perso la sua unicità sul set, dove era stata fino allora l'unica protagonista femminile e, dall'altra, perché era arrivata questa giovane donna, bionda, bellissima, con un glamour che Stefania non aveva, ma che non aveva bisogno di avere, perché aveva qualcos'altro, ma quel momento, per lei fu difficile. Forse anche Stefania ricorda quel giorno. Mi ricordo che l'abbracciai, ma nel farlo ricordo anche che mi scappava un pò da ridere perché era come una bambina».
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