Rugby, All Blacks e azzurri a sorpresa a San Pietro: foto di gruppo a ranghi misti. La confessione del pilone

Rugby, All Blacks e azzurri a sorpresa a San Pietro: foto di gruppo a ranghi misti. La confessione del pilone
di Paolo Ricci Bitti
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Mercoledì 21 Novembre 2018, 12:44 - Ultimo aggiornamento: 22:33
L'incontro - un po' di preghiera e un po' per turismo - fra giocatori di rugby non era stato organizzato, ma quando le formazioni si sono fronteggiate a sorpresa sotto la cupola di San Pietro è scattata subito l'idea di una foto di gruppo a ranghi misti: ecco, ad esempio, fianco a fianco, sulla sinistra, gli azzurri Campagnaro e Morisi e il neozelandese McKenzie, dietro i più alti, le seconde linee come George Fabio Biagi. 



Sorrisi, strette di mano, indicazioni sulla storia della basilica dispensate volentieri ai neozelandesi dagli italiani, a cominciare appunto da Biagi, laureato alla Bocconi.

Prima e dopo il match, in questo caso sabato alle 15 all'Olimpico, i rugbysti fanno così: stanno insieme, avversari compresi. Poi in campo, per ottanta minuti, nessuno sconto, nessuna guancia da porgere, nessuna indulgenza per lucrare meriti nella prossima vita.

Tutto ciò ieri di prima mattina in attesa dell'udienza papale del mercoledì, da sempre assai seguita dalle nazionali ovali di passaggio a Roma. Del resto Papa Bergoglio ha una forte predilezione per il rugby: nel 2013 accolse nella Sala Clementina gli italiani (adesso anche sponsorizzati da Cattolica Assicurazioni) e gli argentini, i bellicosi Pumas, ed è inoltre il primo sostenitore del progetto Espartanos che fa giocare a rugby i detenuti nelle carceri di tutto il sud america.

Chi non salta una visita in Vaticano, ogni due anni, è la nazionale irlandese, anche se la prima volta, nel 2000, al debutto del Sei Nazioni, lo staff dei verdi restò parecchio in apprensione: "Speriamo che Peter non decida nell'occasione di volersi confessare, sennò se ne va tutto il giorno". No, il pilone Peter "La Clava" Clohessy, quella volta non recitò l'Atto di dolore, quell'anno riservato agli azzurri il giorno dopo catechizzati 13-60 dagli irlandesi. 
 
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