Damigelle e cadetti, la notte è viennese

Damigelle e cadetti, la notte è viennese
di Lucilla Quaglia
3 Minuti di Lettura
Domenica 11 Novembre 2018, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 10:53

Crinoline, colori pastello, pizzi, ventagli, sete a perdita d’occhio e fiocchi. Nei saloni di Palazzo Brancaccio anche quest’anno la magia si ripete. Nino Graziano Luca, presidente della Compagnia Nazionale di Danza Storica, è l’ottimo maestro di cerimonie del Gran Ballo di Sissi: omaggio al mito della celebre imperatrice austriaca e al fervore culturale dell’Italia dell’epoca. 
 

 


Oltre cento ballerini e ospiti, in rigoroso costume ottocentesco, animano gli antichi saloni dando vita a uno spettacolare crescendo di valzer, quadriglie, polche e mazurche. Ma il clou è l’ingresso del fascino di Sissi, in pizzo total white con fiori nei capelli, e Franz, in divisa bianca e rossa, interpretati dagli attori Michelle Carpente e Danilo Brugia. Sono loro l’anima della festa. «Ho conosciuto il mito di Sissi grazie alla bellissima Romy Schneider - dice la Carpente - e posso citare a memoria le battute del film». Ma prima delle danze, dame e cavalieri esibiscono pizzi e trine nel parco naturale della location, tra fontane e piante secolari, per il cocktail di benvenuto a base di canapé e il classico angolo del tè. Poi gli invitati raggiungono le splendide sale interne: le stesse dove la principessa Mary Elisabeth Field, moglie del principe Salvatore Brancaccio, organizzava sontuose feste da ballo in onore del Re Umberto di Savoia. In un’atmosfera pregna di romanticismo ottocentesco nobili, imprenditori, personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, italiani ed europei, si lasciano coinvolgere dal turbine del piroettare. 

Ci sono il principe Guglielmo Giovanelli Marconi ma anche la ballerina russa Elana Anosova, presidente e fondatrice della Historical and social dance association di Mosca assieme ad Egor Anosov. Ecco Adriana Pannitteri. Immersi nella dimensione storica, gli intervenuti omaggiano il ricordo del primo viaggio in Italia di Elisabetta di Baviera, nel novembre 1856, quando il popolo si mostrò ostile a causa del regime militare imposto dagli Asburgo. «Più di centosessant’anni dopo i sentimenti sono cambiati – dice Graziano Luca – oggi il mito di Sissi è acclamato con affetto». Dopo il ballo, goloso buffet dinner a base di profumato riso con provola affumicata e champagne, rigatone di grano duro e la famosa torta Sissi.
Ed il brindisi è tutto al tempo che fu. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA