Rieti, Chéu e Mpasinkatu: «Siamo
quelli di Viterbo, resettiamo
subito il ko». In vista ritorno
sul mercato. Foto delusione

La delusione a fine gara (Foto Enrico Meloccaro)
di Umberto Leoncini
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Sabato 10 Novembre 2018, 17:51 - Ultimo aggiornamento: 19:46

RIETI - Musi lunghi in casa Rieti con il tecnico amarantoceleste che si presenta in sala stampa dove inizialmente annuncia di voler rilasciare solo una dichiarazione senza rispondere alle domande dei cronisti: «Vengo in sala stampa solo per rispetto del lavoro dei giornalisti.
 

 

Abbiamo giocato contro una squadra più forte che ha avuto sei occasioni e fatto cinque gol: il Potenza ha avuto più qualità in fase realizzativa. Sull'1 a 1 abbiamo avuto una grande occasione con Maistro che se avessimo realizzato probabilmente adesso raccontavamo un’altra partita. Abbiamo giocato su un terreno di gioco non in perfette condizioni dove era difficile giocare e fare girare la palla e purtroppo alcuni errori individuali li abbiamo pagati oltremodo. Sono dispiaciuto per i cori da parte dei tifosi. Oggi siamo i peggiori giocatori e il peggior tecnico del mondo ma siamo gli stessi di Viterbo».

Alla fine, però chiamato in causa sulla brutta prestazione di Papangelis, Cheù, nonostante il proposito di non rispondere alle domande, cede e difende squadra e giocatore: «Purtroppo non sta attraversando un buon momento ma non è colpa sua, ha avuto molti infortuni e magari non è al top, però è anche vero che non abbiamo alternative in quel ruolo e inoltre stiamo in una situazione di emergenza con diverse assenze.  Non riesco mai a schierare la stessa linea difensiva. Adesso dobbiamo pensare a Catanzaro. Sono pronto a ricevere gli attacchi che mi arriveranno in settimana ma sono sicuro che a fine stagione faremo tutti insieme una festa per la salvezza che resta il nostro obiettivo».

Il direttore sportivo Malà Mpasinkatu invece non si sottrae ma alla fine fa anche lui quadrato: «Come sono solito ripetere non bisogna esaltarsi per una vittoria storica come quella di Viterbo né si deve deprimere dopo una sconfitta pesante come quella di oggi - commenta il direttore sportivo - Dobbiamo resettare, questa è una squadra giovane che a volte ha difficoltà a trovare i giusti equilibri, dobbiamo subito pensare a Catanzaro che sarà una partita difficile ma, come in altre occasioni, quando siamo in difficoltà i ragazzi riescono a dare il massimo». In merito a un possibile ritorno sul mercato per trovare un altro terzino sinistro il direttore sportivo apre uno spiraglio: «Stiamo monitorando un altro esterno in basso perché in quel ruolo c’è solo Papangelis e la coperta è un po’ corta».

Mpasinkatu infine blinda il tecnico Cheù: «Bisogna avere pazienza. Siamo una squadra giovane e dobbiamo far lavorare tutti in tranquillità. Il campionato è strano e ci dice che nulla compromesso e ogni domenica può riservare sorprese: il tecnico ha la nostra fiducia e la fiducia del gruppo. Dobbiamo trovare subito la forza per rialzarci».

Logicamente di umore opposto i lucani che giustamente si mostrano soddisfatti e raggianti sia per il risultato che la prestazione. «Non mi aspettavo un risultato così che, onestamente, non rispecchia i valori in campo- commenta generosamente Salvatore Caiata presidente del Potenza – Come sempre sono gli episodi che indirizzano la partita. Sul 1 a 1 il Rieti ha avuto l’occasione di andare in vantaggio e lì sarebbe stata un’altra storia invece dopo il nostro 2 a 1 la partita si è chiusa. I miei sono stati bravi a interpretare bene la partita con molto agonismo: una gara maschia e combattuta».

Caiata non lesina, e giustamente, complimenti ai tifosi: «Abbiamo una tifoseria emozionante. Prima di ogni partita sono teso perché sento il peso della responsabilità nei loro confronti: sono calorosi ma sono anche educati.  Ogni trasferta ci sono molte famiglie e oggi per esempio molti nostri conterranei che abitano in zone limitrofe a Rieti ci hanno raggiunto e hanno potuto assistere alla partita della loro squadra del cuore. Possiamo giocare un campionato di grande tranquillità, senza troppe angosce di classifica: la cosa che mi piace della squadra è il fatto che cerchiamo sempre a giocarci la partita cercando di vincere su qualsiasi campo anche su uno come questo con una squadra difficile da affrontare, fisica e molto giovane».

«I primi 25 minuti sono stati veramente tiratissimi, con un terreno di gioco non in perfette condizioni e dove era difficile far scorrere la palla - gli fa eco il tecnico rossoblù, Giuseppe Raffaele - il Rieti con la sua grande fisicità all’inizio ci ha messo in difficoltà e poteva farci anche male.
In quel frangente siamo stati bravi a tenere e poi dopo l’uno-due che ci ha permesso di andare in vantaggio andare sul 3 a 1 la gara si è messa sul binario giusto da quel momento in poi abbiamo gestito bene facendo vedere anche un bel calcio».

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