Imbraccia un kalashnikov su Facebook, può candidarsi al consiglio di quartiere

Imbraccia un kalashnikov su Facebook, può candidarsi al consiglio di quartiere
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Sabato 10 Novembre 2018, 17:18 - Ultimo aggiornamento: 17:39
MILANO L’immagine che ha pubblicato non è delle più rassicuranti. Una sua fotografia mentre, seduto sul divano, imbraccia un kalashnikov. Peccato che Chaudry Talat Sultan Tas, 43 anni, origini pachistane ma residente a Brescia, sia anche candidato al consiglio di quartiere di via Cremona. Quell’immagine avrebbe potuto decretare la fine della sua potenziale carriera politica e invece la commissione comunale che si occupa di esaminare le candidature ha dato il suo via libera. I cinque componenti del consiglio si sono riuniti due giorni fa e hanno deciso che Doga potrà rimanere nelle liste elettorali che verranno presentate il 2 dicembre.

L’OPPOSIZIONE DEL SINDACO
Insomma, quello scatto che tante polemiche e indignazione ha scatenato in città, non è ritenuto un motivo valido per escludere Chaudry Talat dalle liste elettorali. «Non è rilevabile alcuna causa ostativa all’ammissibilità della candidatura del signor Chaudry Talat Sultan Tas», scrivono i membri della commissione - quattro tecnici e due politici - chiamati a verificare tutte le candidature ai consigli di quartiere. Il giudizio sul caso dell’uomo, in possesso di un passaporto italiano, era stato sospeso proprio a seguito delle roventi polemiche scoppiate a causa di quella foto, scovata sul profilo Facebook, che lo ritrae mentre imbraccia una mitragliatrice da guerra. Prima di giudicare, la commissione si è rivolta alla questura, alla prefettura e al tribunale per avere un quadro completo. E se il suo profilo facebook è discutibile, la fedina penale di Chaudry Talat risulta pulita (anche se la questura sta approfondendo le indagini) e dunque la sua candidatura è stata accettata, nonostante il parere contrario del sindaco Emilio del Bono che fin dall’inizio ha espresso dubbi sull’opportunità di ammetterlo tra i candidati. «Credo che questo signore non debba partecipare alla consultazione. La scelta di pubblicare una propria fotografia armato, infatti, va contro i principi contenuti nello statuto del Comune di Brescia, che invece inneggiano alla pace e alla fratellanza», afferma il primo cittadino.
IL PROGAMMA
Chaudry Talat Sultan Tas, da parte sua, si è sempre difeso spiegando il contesto in cui quella foto è stata scattata: «Partecipavo ai festeggiamenti del matrimonio del fratello, in Pakistan.
Quell’arma è detenuta non per fini terroristici, ma per legittima difesa». Ora spera di conquistare un posto nel consiglio di quartiere con l’obiettivo, dichiarato nella sua campagna elettorale in rete, di migliorare la zona in cui abita. Tra i punti focali del programma ci sono la parità di trattamento in tutti gli uffici pubblici, la possibilità di avere dei mediatori culturali negli ospedali per aiutare le donne, l’assistenza alle persone per le pratiche burocratiche e la creazione di uno spazio nel quale il candidato possa ricevere e ascoltare le esigenze dei residenti del quartiere.
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