Roma, rapina in banca con taglierini, parrucche e fondotinta per coprire i tatuaggi

Roma, rapina in banca con taglierini, parrucche e fondotinta per coprire i tatuaggi
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Venerdì 9 Novembre 2018, 14:00 - Ultimo aggiornamento: 14:31
Taglierini, parrucche, cappelli, sciarpe, occhioli, colla simula cicatrici e persino fondotinta particolarmente "coprente: si amplia il nécessaire dei rapinatori, sia pure inutilmente. Armati e con i volti coperti in due hanno tentato di rapinare una banca in via Pasquale II. Ma il dispositivo antirapina della Polizia di Stato ha permesso di arrestare i due rapinatori in flagranza di reato: è scattato in tarda mattinata, la Sala Operativa della Questura, appreso di una rapina in atto presso un istituto bancario, confermata dalle immagini fornite dalla Sala operativa di videosorveglianza della banca, ha fatto convergere sul posto le volanti e le autoradio, che in pochi minuti hanno blindato la zona.

Una pattuglia del Reparto Volanti è immediatamente intervenuta notando dall'esterno lo strano comportamento degli staggi, immobili e con lo sguardo fisso, avendo così ulteriore conferma di quanto stava avvenendo. L'intervento dei poliziotti si è concluso con l'arresto dei due malviventi, identificati per N.F., di 40 anni, e S.S., di 31, entrambi romani e con precedenti specifici, trovati in possesso di taglierini, parrucche, occhiali da sole e di una colla utilizzata per simulare la presenza di cicatrici sul volto, mentre un abbondante strato di fondotinta sul collo serviva per coprire un vistoso tatuaggio.

Nei pressi della banca, è stato trovato uno scooter, parcheggiato con il motore acceso, che sarebbe dovuto servire per la fuga.
A casa di S.S., inoltre, nel corso della successiva perquisizione effettuata, i poliziotti delle Volanti e del commissariato Primavalle hanno scoperto due panetti di hashish, di circa 60 grammi. La somma rapinata, circa 10.000 euro, al termine è stata restituita al direttore dell'istituto di credito. Per i due, pertanto, al termine delle indagini sono scattate le manette. Dovranno entrambi rispondere di tentata rapina e porto di armi, mentre S.S. è stato anche deferito all'autorità giudiziaria per il possesso dello stupefacente.
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