La stagione culturale dell’Accademia d’Egitto tra dialogo, mostre e progetti

La stagione culturale dell’Accademia d’Egitto tra dialogo, mostre e progetti
di Elena Panarella
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Giovedì 8 Novembre 2018, 19:37 - Ultimo aggiornamento: 19:52
Con l'apertura della nuova stagione culturale dell’Accademia d’Egitto tra mostre e concerti, viene lanciato un messaggio per sostenere il linguaggio della tolleranza e fratellanza da parte dell’Ambasciata egiziana a Roma. Un messaggio chiaro «per superare l’ignoranza e l’estremismo nero che tocca persone innocenti». L’Accademia, alla guida per il sesto anno consecutivo dalla professoressa Gihane Zaki, ha aperto (la scorsa settimana) con la mostra fotografica “Minareti e Campanili”, intitolata “Scorci egiziani”,  inaugurata dall’ambasciatore in Italia Hisham Badr con i rappresentanti della chiesa copta di Roma, il Centro islamico e il consigliere Wael Selim. Hanno partecipato anche un gruppo di intellettuali del mondo della cultura egiziana, artisti e professori universitari per rinforzare il dialogo e costruire ponti tra i popoli, ma anche scongiurare idee sbagliate che possono ostacolare le relazioni tra le comunità. Gli incontri in Accademia proseguono ricchi di argomenti ed eventi come il prossimo 15 novembre con il professore Giuseppe Fanfoni, direttore del Centro Italo-Egiziano per il Restauro e l’Archeologia (Ciera).
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