«Vogliamo portare in piazza la compostezza, vogliamo una manifestazione estremamente pacifica - dicono le organizzatrici della iniziativa di sostegno alla Torino-Lione - l'importante è essere presenti senza urlare, non è più il momento di urlare e possiamo essere un laboratorio per lanciare un paradigma nuovo che possa andare al di là di Torino».
In piazza Castello scenderà in piazza il sì alla Tav, ma anche il sì allo sviluppo, ad un futuro di lavoro, cultura e turismo, per una città che «vuole crescere e non rimanere indietro». Il programma della manifestazione non è stato svelato. Al momento si sa soltanto che ci saranno alcuni interventi sui temi della mobilitazione. I relatori parleranno da un pullman scoperto, perché non c'è stato il tempo di allestire un palco. Vietate le bandiere di partito - «se ce ne saranno chiederemo per favore di abbassarle, il colore del sì sarà l'arancione».
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